21 Dic Cosa vedere in Emilia-Romagna: itinerario di una settimana
Potremmo stare qui un mese a passare in rassegna tutti i luoghi da visitare in Emilia-Romagna che meritano di comparire nell’itinerario di una settimana di vacanza. Me ne sto accorgendo persino io che vivo qui da tre anni e, soprattutto, che ho scelto di vivere qui per la seconda volta. Borghi, città bellissime, parchi naturali, castelli, colline. Visitare l’Emilia-Romagna equivale a fare un viaggio in un regno dai mille volti che vi farà attraversare tanta storia così come tanta geografia. Sarà un po’ come trovarsi a esplorare una terra di mezzo: girando da queste parti, avvertirete tanto del nord ma, credetemi, anche qualcosa del sud. E forse non è un caso che a me piaccia così tanto vivere qui, al di là delle infinite cose da vedere che poco per volta sto scoprendo.
Potrei star qui ore a consigliarvi cosa vedere in Emilia-Romagna durante un viaggio. Facciamo che intanto scrivo questo post e poi, man mano che scopro luoghi nuovi torno qui a raccontarvelo?
Emilia-Romagna cosa vedere
Parma
Benché non ne abbia una conoscenza approfondita (mea culpa, non ho ancora mai programmato per bene un’intera giornata per esplorarla come si deve), mi è bastata una passeggiata veloce per capire che Parma è una delle regine di bellezza della regione.
Con il suo centro storico raccolto che trasuda eleganza da ogni angolo, i palazzi maestosi dai toni tipicamente emiliani e i tantissimi musei, la città degli anolini e del crudo migliore che esista al mondo si prepara ad adempiere a pieno titolo al suo ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2020.
Pertanto, chi programmerà una gita in Emilia-Romagna per il prossimo anno non potrà assolutamente trascurare una delle punte di diamante più brillanti che questo territorio ha da offrire (e prometto anche io di visitarla a fondo e dedicarle una guida completa al più presto).
Castello di Torrechiara
Chi sta pianificando cosa vedere in Emilia-Romagna durante una vacanza di una settimana non potrà resistere al fascino dei castelli. I castelli dell’Emilia-Romagna sono tantissimi, specie nei territori di Parma e Piacenza. Quello di cui vi parlo io si trova, per l’appunto, in provincia di Parma la quale, secondo me, è una delle province emiliane più interessanti da visitare (prima o poi ce la farò a raccontarvi qualcosa anche di Parma città).
Il Castello di Torrechiara è un luogo che definire romantico è poco. Ai cinefili ricordo che si tratta di uno dei luoghi in cui è stato girato Ladyhawke. Celebrità a parte, il castello è bellissimo all’interno (gli affreschi che ne decorano le sale vi incanteranno) e sia all’esterno, dove gode di una posizione privilegiata sul paesaggio collinare circostante. Il borgo ai piedi della fortezza è minuscolo ma volendo ha un suo perché.
Fontanellato
Immaginate di varcare la soglia che separa il centro storico dalla zona nuova, e di lasciarvi la modernità alle spalle per entrare in un piccolo mondo antico. Quando ho visitato Fontanellato, sempre in provincia di Parma, la sensazione è stata questa. L’ingresso al centro storico, con tanto di arco e piccolo ponte, ricorda l’accesso a un castello. E il castello, ossia la Rocca Sanvitale c’è davvero, pochi metri più avanti. Ed è circondato prima dall’acqua e poi dai portici, sotto i quali la gente si ferma per un caffè e due chiacchiere e dove vi capiterà di trovare ancora l’insegna di qualche bottega antica.
Credetemi quando vi dico che ci sono posti in Emilia-Romagna che sembrano resistere al tempo. Fontanellato è uno di questi; se siete in cerca di spuntis su cosa vedere in Emilia-Romagna ne avete appena trovato uno interessantissimo.
Monte Cimone
D’inverno si va a sciare. E per la bella stagione c’è un Adventure Park pronto a far provare a grandi e piccini il brivido di arrampicate sugli alberi e lanci con le tirolesi. I più tranquilli (assieme a quelli che soffrono di vertigini) possono fare un picnic nel parco o rilassarsi sul verde a bordo lago.
Tra i posti da visitare in Emilia-Romagna, magari in compagnia dei bambini, c’è il parco naturale del Monte Cimone, in abbinamento al piccolo Lago della Ninfa, in località Sestola, a circa 80 km a sud di Modena. Se cercate un luogo in cui rifugiarvi per sfuggire al caldo asfissiante di luglio, come ho fatto io la scorsa estate, è perfetto. Sentirete persino il bisogno di una felpina. O semplicemente, se ogni tanto avvertite il bisogno di ristabilire un contatto con la natura e con la quiete. Oltre agli alberi, il lago e l’Adventure Park Cimone, vi attendono a braccia aperte anche un’ottima trattoria, un rifugio e qualche bar.
Bologna
Secondo voi quale risposta potrei darvi per prima se mi chiedeste cosa visitare in Emilia-Romagna? Bravi, scommetto che avete indovinato.
Bologna, per me, è sempre un’ottima idea. Lo è da quindici anni, ormai, cioè dalla prima volta che sono arrivata qui per affrontare i test d’ammissione all’università. Che sia per un giorno, per poche ore, per una settimana o per la vita, Bologna vi darà sempre più di un motivo valido per raggiungerla e scoprirne un pezzettino.
Se è la prima volta che visitate la mia città adottiva e magari non avete molto tempo a disposizione, date un’occhiata all’itinerario del centro storico che suggerisco sempre a tutti di fare per esplorare al meglio il capoluogo emiliano. Tra piazze bellissime, luoghi della cultura, portici e quartieri caratteristici troverete tutto l’essenziale. Se invece non siete stretti con i tempi e avete voglia di spingervi oltre i percorsi più gettonati, ecco una lista di dieci cose da vedere a Bologna fuori dal centro.
Infine, è d’obbligo un occhio di riguardo per le papille gustative. Perché anche quando si arriva in Emilia-Romagna, un po’ come accade per la Sicilia, bisogna mettere in conto di prendere qualche etto. Per rimpinzarvi a dovere, potete quindi consultare la mia guida sui posti in cui bere e mangiare a Bologna con gusto ed estrema soddisfazione.
Dozza
Se vi interessa scoprire cosa vedere in Emilia-Romagna e state cercando un posto caratteristico e che somiglia a poche altre località che vi capiterà di visitare altrove, quel posto è Dozza. Uno dei borghi più belli d’Italia, uno di quelli che è impossibile che non rimanga impresso nella memoria dei visitatori. Il motivo è semplice: si tratta di un borgo piccolo ma coloratissimo, dove i murales la fanno da padrone.
Ferrara
Altro suggerimento che do sempre quando mi si chiede cosa vedere in Emilia-Romagna. Non mi è ancora ben chiaro se si trovi in Emilia o in Romagna, quel che è certo è che Ferrara è una città bellissima. Da qualunque lato la si guardi. Dal centro come dalla periferia. Dall’alto di un campanile come dalle mura storiche che circondano un parco. Ferrara è la città dei parchi; è così verde che ogni volta mi chiedo se lo spazio urbano si estenda più della campagna. Anzi, dato che non impiegherete tantissimo a visitare il centro della città (che è abbastanza piccolino), il mio consiglio è quello di dotarvi di una bici e immergervi per qualche ora nel silenzio e nella quiete del Parco Urbano Giorgio Bassani. Se non vi va di pedalare potete semplicemente camminare. L’importante è che vi spingiate anche fuori dal centro della città: Ferrara, come Bologna, nasconde diverse chicche anche al di là degli itinerari più battuti.
Un buon proposito per la prossima volta che andrò: fare una visita al Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, che ancora non conosco.
Comacchio
Un itinerario di una settimana in Emilia-Romagna che si rispetti non può escludere Comacchio. Una piccola Venezia in provincia di Ferrara che, per certi aspetti, sembra essere uscita direttamente dal set di un film. Di giorno ammirerete i colori brillanti dei vecchi edifici lungo il canale, la sera troverete ad aspettarvi un’atmosfera di fascino e luce. Se sarete fortunati, anche un velo sottilissimo di nebbia che sembra diffondersi direttamente dall’acqua.
Perdetevi tra i canali, i vicoli, salite mille volte sulla cima dei Trepponti per fotografare ogni angolo e ammirare Comacchio da un’altezza privilegiata. Prendetevela con calma, vi trovate in una delle mete più belle dell’Emilia-Romagna e merita una bella dose del vostro tempo.
Cesenatico
Non vado matta per qualsiasi località della riviera romagnola a prescindere.
Cesenatico, però, difende bene il suo fascino di paesino diviso tra il mare e il porto canale. E conserva un non so che di suggestivo e caratteristico avvolto in un’aura quieta e delicata (specie fuori stagione). Insomma, volendo scegliere una delle tante cittadine che si contendono il primato dei divertimenti nell’area più a est della Romagna direi che Cesenatico è la candidata ideale. Per un pasto a base di ottimo pesce, ad esempio. Ma anche per una passeggiata lungo il canale ammirando i pescherecci.
Ravenna
Altro suggerimento su cosa vedere in Emilia-Romagna è quello di non trascurare assolutamente una visita a Ravenna e i suoi straordinari mosaici. In un post di poche settimane fa vi ho presentato i principali, quelli più famosi e che solitamente rientrano negli itinerari dedicati alla bella città romagnola. Fossi proprio costretta a scegliere vi direi che i miei preferiti in assoluto sono quelli all’interno del Mausoleo di Galla Placidia e della Basilica di San Vitale; ma, ripeto, fossi proprio costretta a scegliere. Sono tutti uno più bello dell’altro. E, oltre ai mosaici, vi consiglio di respirare a pieni polmoni l’atmosfera frizzante tra le strade del centro storico che, secondo me, fa di Ravenna una città altamente vivibile e gradevole.
Rimini
Lo so che non sempre viene indicata tra i luoghi da visitare in Emilia-Romagna, ma io vi sorprenderò. Sappiate infatti che Rimini è davvero interessante. Dimenticate la spiaggia, il colore non ben definito dell’Adriatico, le discoteche. Addentratevi piuttosto nel centro della città, tuffatevi tra le testimonianze di una storia antichissima, in mezzo a monumenti, strade e piazze vivaci. E, soprattutto, innamoratevi di Borgo San Giuliano, il quartiere di casette colorate abbellite dai murales che raccontano vita e opere di Federico Fellini. E se la voglia di mare dovesse cogliervi, una passeggiata al porto turistico o al lungomare di Rimini non ve la toglie nessuno. Qui è dove ho raccontato tutto quello che la città romagnola è stata in grado di darmi, quel giorno. Vedrete che non è poco.
Santarcangelo di Romagna
Tra i borghi dell’Emilia-Romagna che ho visitato finora, Santarcangelo è e resterà sempre uno dei miei preferiti. Siamo in provincia di Rimini, a pochi chilometri dal confine con il territorio di Forlì-Cesena. Santarcangelo di Romagna è un ridente paesino dalle stradine colorate e le piazze accoglienti. Andateci una domenica qualsiasi, meglio se con la bella stagione, e coglietene a cuore aperto la vivacità.
Terra di sapori, (pensate solo all’ottimo Sangiovese che fanno da quelle parti), di poesia (Santarcangelo ha dato i natali a Tonino Guerra), di storia (visitate le antichissime grotte tufacee). Santarcangelo incarna perfettamente l’essenza vivace che contraddistingue tante altre città emiliano-romagnole seppur nello spazio ridotto di un piccolo paese. A me, se non si fosse capito, piace da morire. Non posso quindi non consigliarlo a chi mi chiede cosa vedere in Emilia-Romagna.
San Leo
Altro borgo bellissimo della provincia di Rimini, la peculiarità di San Leo sta nella posizione dominante della sua famosa rocca, che osserva dall’alto il minuscolo centro storico (minuscolo sul serio. Non ci impiegherete neanche un’ora per girarlo tutto a piedi).
La rocca in cui fu imprigionato Cagliostro, dalle cui terrazze si ammira il panorama verdissimo delle colline romagnole. Dopo una massiccia dose di sguardi romantici al paesaggio, non dimenticate di fare anche una visita al Duomo di San Leo e all’antichissima Pieve di Santa Maria Assunta.
Premilcuore
Di questo borgo piccolo e silenzioso non vi ho ancora mai detto nulla. Premilcuore, delicato sin dal suono del suo nome, è una mia scoperta recente. Ci sono arrivata una domenica d’autunno, sotto un cielo grigio e l’aria umida quasi come fosse pioggia. Se non fosse stato per l’odore di legna e il fumo che usciva da alcuni camini, avrei pensato che si trattasse di un paesino abbandonato. Invece è uno dei luoghi più suggestivi che abbia mai visitato nella mia regione. Passeggiando tra i vicoli incontrerete qualche gatto sornione e tante galline nei cortili.
Faticherete un po’ per arrivarci, non è immediatamente vicino all’autostrada. Ma è il prezzo da pagare per raggiungere un borgo dal nome così dolce e dall’aria così timida. Un luogo al quale, secondo me, è impossibile resistere. Troverete Premilcuore in un angolo sperduto della provincia di Forlì-Cesena, adagiato tra le colline delle Foreste Casentinesi che sembrano quasi nasconderlo per proteggerlo.
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