30 Gen Cosa vedere in Sicilia: 35 posti da non perdere
Quest’anno voglio giocare d’anticipo: grazie a questo post mi troverete più che pronta quando inizierete a inviarmi le vostre email con richieste di info e suggerimenti su cosa vedere in Sicilia, cosa che solitamente inizia a verificarsi tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e prosegue per diversi mesi. Magari quest’anno non mi scriverà nessuno, ma per il momento mi baso su una statistica: questo blog di viaggi ha tre anni (per la precisione, la terza candelina la spegnerà ad aprile) ed è da tre anni che le vostre paroline raggiungono la mia casella di posta elettronica. E sono tre anni che, leggendole, mi diventano gli occhi a forma di cuore quando mi raccontate che vi state preparando per il vostro viaggio in Sicilia, che non vedete l’ora di partire e che lo state progettando da tempo.
La richiesta d’aiuto che mi rivolgete più spesso riguarda l’itinerario da seguire una volta arrivati: cosa visitare in Sicilia ma anche quanto tempo fermarsi in ogni tappa e quale località scegliere come base per spostarsi poi verso altre zone dell’isola.
Con questo post voglio risolvere almeno la prima questione: vi porto con me a fare un tour della Sicilia virtuale, presentandovi 35 posti bellissimi che potreste raggiungere durante la vostra vacanza. Venticinque posti del (mio) cuore da cui iniziare a esplorare. Strada facendo ne incontrerete molti di più.
Sicilia cosa vedere: 35 posti imperdibili
Taormina
Luogo degno dal quale far partire un tour della Sicilia, nonché uno dei posti della mia regione ai quali sono più affezionata. È vero: Taormina incarna l’immagine della Sicilia turistica, se vogliamo anche un po’ troppo cara, con i locali dai prezzi esagerati e gli hotel extra lusso. Difficile se non impossibile da visitare con calma durante la stagione estiva quando sembra che tutto il mondo sia atterrato lì e si trovi a passeggiare per il Corso Umberto. Ricordo però di una volta che raggiunsi Taormina in pieno inverno: diversi negozi chiusi e quasi nessuno in giro. Quel silenzio straordinario e la solitudine delle strade, delle piazze e del belvedere tutti per me e per quei pochi altri che avevano saputo scegliere il momento giusto.
Castelmola
Perché i chilometri che lo separano da Taormina si contano sulle dita di una mano, per cui è un sacrilegio non visitarlo. Perché è uno dei borghi più belli d’Italia. Perché non potete perdere il panorama sul blu immenso dello Ionio dalla terrazza della piazza principale. Perché il vino alla mandorla del Bar Turrisi in realtà è un nettare rubato agli dei.
All’amore che mi unisce a Castelmola ho dedicato un post che vi invito a leggere prima di programmare il vostro tour della Sicilia.
Gole dell’Alcantara
Tra le tante esperienze da fare e i tanti posti da visitare in Sicilia vorrete mica perdere uno dei più avventurosi e divertenti? Ho documentato in un post di qualche tempo fa la mia giornata da brivido alle prese con gli otto gradi delle acque che scorrono tra le Gole dell’Alcantara, tra Taormina e Giardini Naxos. Quel giorno diedi prova di grande coraggio (per quelli che sono di solito i miei standard); a distanza di qualche anno, però, il ricordo più vivo è il divertimento per un’esperienza davvero speciale.
Parco dell’Etna
Un mese fa, quando mi trovavo a Catania per il Natale, ci ha fatto ballare un po’. E io lo avevo dimenticato cosa significa svegliarsi in piena notte perché la terra ha deciso di iniziare a tremare. Ma nonostante i terremoti e le emissioni di cenere nera capace di diffondersi e posarsi su tutto quello che incontra persino a centinaia di chilometri di distanza, noi catanesi perdoniamo sempre il nostro vulcano (quando fa crollare le case lo perdoniamo un po’ meno). E per noi l’Etna resterà sempre un punto di riferimento. Geografico ma non solo.
Non capita spesso di poter organizzare un’escursione sul territorio quasi lunare di un vulcano.
A me è rimasto il ricordo di un’esperienza bellissima, qualcosa per cui valga davvero la pena. Se cercate idee su cosa fare e cosa vedere in Sicilia ve ne ho appena data una pazzesca.
Acitrezza e Acicastello
Saranno le distanze ormai incolmabili, sarà che con l’età divento sempre più nostalgica e malinconica, sarà il tempo, ma io ogni volta che torno a Catania non posso non venire qui. Acitrezza e Acicastello, luoghi di mito, di mare profondo, di roccia scura. Di infinite passeggiate e interminabili sabato sera estivi ai tempi della scuola. Adesso, che ho qualche anno in più e che i luoghi in cui vanno tutti cominciano a darmi noia persino il sabato sera, l’orario in cui preferisco affacciarmi dalla terrazza di Acicastello o percorrere il lungomare dei Faraglioni di Acitrezza è il tramonto. Sotto la luce migliore che la Sicilia possa regalare.
Acireale
Durante il vostro tour della Sicilia potrete avere un primo assaggio del Barocco in una delle località più interessanti della provincia catanese. La piazza centrale di Acireale è una delle più belle che vi capiterà di incontrare durante il vostro viaggio. E chissà se vi capiterà di vederla mentre sono in corso i grandi festeggiamenti e la processione dei carri di Carnevale più famosi della Sicilia?
Catania
A chi mi chiede cosa vedere in Sicilia durante un tour della regione permettetemi di rispondere indicando la mia città d’origine. La città che sorride al mare e vive alle pendici di un vulcano. Ho visto cambiare tante volte, negli anni, la mia Catania. Per certi aspetti l’ho conosciuta meglio da quando sono andata via. Quel che è certo è che con il tempo (e la distanza) ho imparato ad apprezzarla e a sentirne la mancanza. Prendetela per il mare e la sua scogliera scura. Prendetela per i palazzi barocchi e il centro vivace e brulicante di locali. Prendetela per la poesia di Acitrezza, Acicastello e San Giovanni Li Cuti. Imparate a scoprirla con calma e pazienza. Sono certa che saprà farsi apprezzare.
Caltagirone
Tra i luoghi da vedere in Sicilia e in provincia di Catania Caltagirone spicca per la straordinaria bellezza delle sue ceramiche. Visitate il centro, che è già stupendo di per sé, ed entrate nelle botteghe e nei laboratori degli artigiani. Scoprirete un borgo fermo a un tempo lontano che sembra votato esclusivamente alla sua arte.
La Villa romana del Casale di Piazza Armerina
Per raggiungere uno dei più importanti siti Unesco della Sicilia dovrete arrivare al cuore della regione, quasi il suo centro esatto, e addentrarvi per circa un centinaio di chilometri da Catania fino a sconfinare nella provincia di Enna. La famosa Villa romana del Casale, risalente al IV sec. d.C., vi aspetta a Piazza Armerina per mostrarvi i suoi incredibili mosaici. Pare siano tra i mosaici antichi meglio conservati, per cui non sbaglierete di certo a inserirli tra le tappe del vostro viaggio in Sicilia.
Siracusa
Quando mi si chiedono consigli su cosa vedere in Sicilia è matematico che io suggerisca Siracusa, che per me rimane sempre una delle città più belle della regione. Così bella che un domani non mi dispiacerebbe farne la mia casa. Vista con i miei occhi, che sono gli occhi di una persona che mette piede da quelle parti solo una volta l’anno, l’isola di Ortigia è un piccolo paradiso perfetto. Un paradiso avvolto in un qualcosa di magico.
Noto
Che Noto sia uno dei più bei posti da visitare in Sicilia è un’altra affermazione che mi sentirete spesso fare. Una delle capitali sicule del Barocco, famosa per la sua Cattedrale ricostruita che, vi assicuro, è solo una delle tantissime bellezze che vedrete nella cittadina. Vi innamorerete di ogni palazzo e di ogni strada. Noto è l’ennesimo esempio di quella Sicilia turistica che tutti conoscono, ma che ha saputo mantenere intatto il suo fascino fuori dal tempo.
Vendicari
Se cercate consigli su cosa vedere in Sicilia durante la stagione estiva non potete rinunciare al sole cocente e alla sabbia bianca di Calamosche, quella che per me è una delle spiagge più belle della Sicilia orientale. Vi avviso: non è una spiaggia immensa e per raggiungerla dovrete camminare un bel po’. A tenervi compagnia lungo il percorso ci sarà l’aspetto selvaggio del territorio della Riserva di Vendicari, che vi consiglio di esplorare (un’altra delle spiagge più belle dell’oasi, anche se non è grandissima, è quella dominata dalla vecchia Tonnara).
Marzamemi
Visitare la Sicilia significa anche questo: conoscere paesini che nel pieno dell’estate sono presi d’assalto e fuori stagione riescono a far sentire la propria voce rivelandosi in tutto il loro splendore, in tutta la loro piccolezza, in tutto il loro essere fuori dal tempo. Per me Marzamemi è così. Ed è un posto speciale. Ricordatevene quando costruirete il vostro itinerario di luoghi da visitare in Sicilia.
Palazzolo Acreide
Ci siamo conosciuti solo di recente. Fino a poche settimane fa apparteneva a quell’ahimè ancora troppo grande patrimonio della Sicilia che conosco poco o che non conosco affatto.
A definire Palazzolo Acreide come uno dei borghi più belli della regione concorre di certo la sua anima fortemente barocca, bella e vistosa soprattutto sui volti dei palazzi del centro.
Per me, vince soprattutto la straordinaria solitudine fuori dal tempo del quartiere medievale. Ho parlato anche di questo nel post dedicato a Siracusa e dintorni.
Monterosso Almo
Poco distante da Palazzolo Acreide, e già in provincia di Ragusa, un altro dei borghi più belli della Sicilia: Monterosso Almo. Un altro piccolo paese circondato da colli, piane e valli, che sembra adagiato su un territorio “a più piani”: al piano alto il quartiere centrale dove si svolge la vita, dove passano le auto, dove si aprono i negozi. Al piano basso il centro storico (ma storico per davvero): un labirinto di vicoli, piazze e stradine fuori dal tempo. Uno stile che ricorda quello di Ragusa e Ragusa Ibla, se vogliamo.
Ragusa
Ed eccola qui, una delle perle più luminose del Barocco siciliano. Della luce accecante che quel giorno mi ha accompagnato tra le strade di Ragusa Ibla, prima, e Ragusa, poi, così come dei palazzi meravigliosamente barocchi, delle chiese immense e di quel saliscendi continuo tra il passato e un passato ancora più remoto ho parlato in questo post.
Se vi manca il mare, la lunga spiaggia di Marina di Ragusa saprà come accogliervi. Se invece sentite che del Barocco non potrete mai averne abbastanza, recatevi anche a Modica e Scicli. Tenete conto che l’intera zona del ragusano fornisce già da sola un’ottima risposta ai vostri interrogativi su cosa vedere in Sicilia.
Modica
Non mi stancherò mai di ripeterlo: chi vuol sapere cosa vedere in Sicilia, troverà nella punta sud-est della regione tantissime risposte. Modica è una di quelle. Assieme a Ragusa e Scicli compone un trittico meraviglioso votato al Barocco e alla bellezza estrema. Ne sono testimonianze la splendida cattedrale di San Giorgio e quella di San Pietro, così come ogni vicolo, ogni palazzo del raggiante Corso Umberto e ogni scalinata nascosta nel piccolo centro storico.
Scicli
Chi visita la Sicilia meridionale, desideroso di perdersi nel biancore accecante delle sue forme barocche, non può mancare una visita a Scicli. Un altro dei posti da visitare in Sicilia, specie se siete nei dintorni di Modica e Ragusa, che distano solo pochi chilometri.
Scicli, in effetti, è una miniatura di entrambe. Ma non è meno prezioso: le sue straordinarie chiese, che si susseguono una dopo l’altra lungo le strade del centro, danno vita a una sfilata di candida eleganza. Tra tutte, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Maria la Nova, la Chiesa Madre di Sant’Ignazio di Loyola e la chiesa di Santa Maria della Consolazione. Tra i palazzi barocchi più belli della piccola città resa famosa dalla fiction del Commissario Montalbano vi è Palazzo Beneventano. Ma Scicli è tutta un gioiello, e come tale va preservato.
Valle dei Templi di Agrigento
Ve l’aspettavate tutti, eh? Capirete infatti che è impossibile non consigliare la Valle dei Templi di Agrigento tra le 25 cose da vedere in Sicilia. Certo, sarebbe preferibile vederla non in agosto o in generale non con la calura dei mesi estivi.
Non la visito da secoli e muoio dalla voglia di provare l’esperienza del tour notturno tra i templi. Chissà che la prossima primavera non sia l’occasione per vivere la mia Sicilia esclusivamente da turista?
Scala dei Turchi
Un altro gioiello che va preservato e che non può mancare in una guida su cosa vedere in Sicilia. Scala dei Turchi è un luogo più unico che raro. Si trova a Realmonte, in provincia di Agrigento, e come dice il nome stesso, si tratta di una vera e propria scalinata di roccia bianchissima e naturale, che sorge a ridosso del mare. I “Turchi” erano in realtà i Saraceni che utilizzavano proprio la parete bianca per raggiungere i villaggi da saccheggiare.
Oggi, ci si stende sopra i gradoni della Scala dei Turchi per prendere il sole, anche se, per fortuna, le autorità hanno molto limitato l’accesso al sito per favorirne la conservazione.
Parco archeologico di Selinunte
Quello che vedrete a Selinunte ha più di 2.700 anni e ha origine nell’antica Grecia. La città fu fondata dai Megaresi e in poco tempo raggiunse splendore e ricchezza economica, fino allo scontro con i cartaginesi. Ancora oggi, nell’area archeologica sono ben visibili le diverse zone della città, con le tracce di luoghi di culto ed edifici atti alla vita pubblica, e ognuna di esse, ancora oggi dopo secoli e secoli, è in grado di testimoniare la grandezza passata della città.
Saline di Marsala
Ecco un’altra delle esperienze più originali da fare in Sicilia: il saliturismo, tra i paesaggi incantati delle saline della laguna, nel litorale che collega Trapani e Marsala.
Parlo di esperienza perché non si tratta di una visita qualunque: potrete, infatti, soggiornare all’interno di strutture esclusive, fare un bagno termale nel sale, oppure visitare il museo multimediale all’interno del Mulino d’infersa o, ancora, trasformarvi in esperti raccoglitori di sale. L’ente che si occupa della gestione delle Saline Ettore e Infersa ha creato un vero e proprio percorso per guidare il viaggiatore alla scoperta di uno degli elementi più preziosi donati dal mare: il nostro Oro Bianco.
Favignana
Il ricordo del mare più bello della mia vita è quello che bagna le coste di questa piccola isola a poco più di un’ora di traghetto da Trapani.
Favignana, nelle Isole Egadi, è un gioiello da esplorare con calma, cala dopo cala e spiaggia dopo spiaggia, in bicicletta possibilmente. E rigorosamente a colpi di (forte) vento in faccia.
Erice
Altro giro, altro borgo bellissimo. Lì dove la pietra bianca e liscia rende le salite e le discese più impegnative per i piedi poco avvezzi (tipo i miei). Vicoli e viuzze disegnano il piccolo centro storico di Erice, paesino in collina a circa 600 metri di altezza. Per arrivare bisogna percorrere in auto metri e metri di curve. Il panorama da lassù sulla riserva del Monte Cofano e sul mare di San Vito vi ricompenserà di ogni distanza.
San Vito lo Capo
Il regno del cous cous di pesce. Ma anche delle spiagge calde, lunghissime e delle casette basse e tutte bianche. Il tipico paesino di mare siciliano che ricorda un altrove così distante da trovarsi facilmente in un altro continente. Tutte le volte che sono stata a San Vito lo Capo era estate (mai una volta che sia andata in occasione del Festival del Cous Cous). Ma è uno di quei luoghi che non mi dispiacerebbe riscoprire in inverno per carpirne l’anima più vera, quella che rimane un po’ rintanata in casa con il pienone dell’alta stagione.
Scopello
La piccola spiaggia della Tonnara di Scopello e il suo mare azzurrissimo. Uno dei mari più belli della Sicilia. Un luogo piccolo ma incredibilmente prezioso. Il tipico soggetto che starebbe bene dipinto in qualsiasi tela. Il paesino di Scopello è un borgo minuscolo, ancora più piccolo di Marzamemi; vale la pena fermarsi per un piatto di ottima caponata di pesce spada o di pasta alla trapanese (ma a proposito di cibo, esiste un luogo in Sicilia dove non valga la pena fermarsi? Se sì ditemelo che io non l’ho ancora mai trovato).
Riserva dello Zingaro
Un tuffo dove il mare è più blu. La Riserva dello Zingaro è uno dei tesori più grandi della Sicilia, roccaforte di mare intenso e natura senza confini. Una roccaforte da proteggere, ma che invece troppo spesso è vittima dell’incuria e degli incendi devastanti che si ripresentano ogni anno.
Questo luogo, dominato dall’esplosione della vegetazione tipicamente mediterranea, è la meta preferita da chi cerca con il mare un rapporto quasi esclusivo. La riserva si apre infatti a calette solitarie e spiagge nascoste meravigliose, alcune raggiungibili solo in barca. È qui che dovete venire, portando con voi tutto il rispetto del mondo, per avere un assaggio di ciò che voglia dire la natura in Sicilia.
Parco di Segesta
Come Selinunte, dalla quale dista circa 65 chilometri, anche Segesta fu una città fiorente, che visse il suo periodo di massimo splendore proprio quando Selinunte cadde, e poi in epoca romana.
A rendere il sito ancora più suggestivo, vi è la posizione collinare e leggermente dominante sul territorio circostante. Famoso in tutto il mondo per monumenti straordinari come il Tempio dorico e il teatro, in realtà il Parco di Segesta offre al visitatore un’esperienza ancora più ricca e complessa, attraverso numerosi siti e testimonianze millenarie. Tutto questo fa di Segesta un luogo imperdibile per qualsiasi guida su cosa vedere in Sicilia.
Palermo
Impossibile visitare la Sicilia senza approdare in quel meraviglioso mondo di ricchezza architettonica, contrasti, voci e colori che è Palermo. Con quel suo carattere unico e quel suo inconfondibile volto arabeggiante. Con il temperamento vivace e chiassoso dei suoi mercati e lo splendore unico delle sue chiese e dei suoi palazzi storici. Se volete capire tanto della Sicilia, della sua storia e delle sue persone, da Palermo non potete di certo non passare.
Monreale
A una manciata di chilometri da Palermo si trova questa mega testimonianza della magnificenza siciliana. E con “mega” probabilmente ho usato un’espressione riduttiva. D’altronde se Monreale, assieme a Palermo e Cefalù, fa parte del circuito arabo-normanno divenuto patrimonio Unesco un motivo ci sarà. Ve ne renderete conto facilmente non appena poggerete lo sguardo sugli incredibili mosaici bizantini che decorano le pareti del Duomo.
Cefalù
Ancora un borgo, ma questa volta sul mare. La collina resta comunque vicina e a portata di mano.
Cefalù è di una bellezza struggente. I raggi dorati del sole al tramonto che calano sulla piccola baia e sulle case che le si stringono attorno fanno quasi commuovere. Chi ama il mare è impossibile che non ne scovi la poesia. Che non si lasci divorare dalla sua luce.
Cefalù è in assoluto una delle località più belle che incontrerete durante il vostro tour della Sicilia.
Gangi
Il classico paesino da presepe, quello che ti basta guardarlo un attimo da lontano per immaginarlo coperto di neve con la poesia di una tipica giornata natalizia. Non a caso, Gangi è uno dei borghi siciliani più belli e celebrati e, secondo me, è uno di quelli che più di tutti si avvicina tantissimo allo stereotipo di borgo fuori dal tempo per il quale molti di noi viaggiatori vanno matti. Per raggiungere Gangi dovrete addentrarvi nel cuore della Sicilia, nel territorio che si divide tra le province di Palermo ed Enna, e scoprire così paesaggi inediti e persino brulli. Perché in Sicilia non c’è mica solo il mare!
Petralia Soprana
Cosa vedere in Sicilia se non un altro dei suoi meravigliosi piccoli borghi? Poco distante da Gangi, ecco un’altra perla bella e antichissima, che vi accoglierà con il suo volto di pietra e l’imponenza delle sue chiese.
Il centro storico di Petralia Soprana è rimasto quasi intatto nel tempo, nonostante i numerosi avvenimenti che hanno scosso la vita del paesino, e si intona perfettamente con il paesaggio avvolgente delle Madonie che sembrano stringerlo in un lungo abbraccio.
Dai tanti belvedere del borgo potrete osservare gran parte dell’entroterra di Enna, Caltanissetta e Palermo, ma arriverete a scorgere persino l’Etna in tutta la sua grandezza.
Isole Eolie
Sono sette, ognuna con il proprio profilo. Ma nel nome nascondono una delle caratteristiche ricorrenti che probabilmente le riguarda tutte.
C’è quella più selvaggia, quella più modaiola, quella con il vulcano che non perde occasione di farsi sentire. Salina e Panarea le ricordo come le più belle. Lipari è una Taormina in miniatura. Di Stromboli mi è rimasta impressa l’immensa spiaggia nera e quel suo lato scuro, vuoto, disabitato. Non ho visitato tutte e sette le Isole Eolie, sogno prima o poi di addentrarmi nel mondo fuori dal tempo di Filicudi e Alicudi.
Argimusco
Una Sicilia insolita, incredibile, antichissima. Un sito straordinario e misterioso, attorno alla cui origine si confondono miti e leggende. Sto parlando dell’Argimusco, sito rupestre che domina un territorio sperduto nel cuore della Sicilia meno conosciuta e più distante dalle coste. Un luogo che in pochi conoscono e chi si trova in alto, a circa 1200 metri, adagiato sul confine tra Nebrodi e Peloritani, tra i territori di Messina e Catania. Qualcosa che dovete assolutamente conoscere se volete sapere cosa vedere in Sicilia al di là dalle mete più rinomate.
Lo sapevo: a furia di raccontare a voi cosa vedere in Sicilia mi sono riempita di nostalgia io. Avrei voglia di rivedere ognuno dei luoghi che vi ho suggerito in questo post. E non occorre che vi dica che i posti da vedere sono infinitamente più numerosi di quelli che ho indicato qui.
Ogni volta mi riprometto di tornare in Sicilia più spesso e più a lungo. Di scoprirla più a fondo come se non ci fossi cresciuta, come se non ne sapessi abbastanza, come se non ne avessi abbastanza.
Nel frattempo, però, mi riempirebbe di felicità sapere di aver ispirato voi.
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Emanuel Sestieri
Posted at 10:07h, 18 OttobreGrazie Velia, blog bellissimo 🙂
Mia moglie ed io abbiamo in programma un viaggio di una decina di giorni in Sicilia Maggio-Giugno prossimo per scoprirla ed eventualmente farla diventare dimora fissa tra qualche anno.
Mia moglie Ana e’ Peruviana ed io Romano di origine, ma viviamo da molti anni in Israele.
Se capiti da queste parti fammi sapere mi farebbe piacere conoscerti ed aiutare a conoscere questa terra meravigliosa e travagliata.
Grazie di nuovo
Emanuel
Alla fine di un viaggio
Posted at 15:50h, 20 OttobreCiao Emanuel!
Sfondi una porta aperta: Israele è uno dei posti che prima o poi mi piacerebbe visitare. Quando riuscirò a organizzarmi (spero non fra mille anni) ti scriverò :).
La Sicilia per una vacanza è sempre un’ottima idea; per la vita, invece, è una scelta insolita (per i non siciliani, intendo) e, per certi versi, coraggiosa. Ma in questo preciso momento storico in cui qualsiasi posto nel mondo mostra pregi e difetti mi sento di dirvi che, tutto sommato, fate bene a considerarla.
In bocca al lupo per i vostri progetti futuri. A presto!