
23 Ott Copenaghen in due giorni: alla scoperta della capitale danese
Ora che i primi freddi si fanno sentire (e le prime nebbie si fanno vedere), anche le mie fantasie di viaggio cominciano a entrare nel mood invernale. Strano, eh? Fa freddo e io cosa faccio? Altro che sognare spiagge esotiche e climi tropicali! Con la mente volo in Danimarca e scrivo una guida su cosa vedere a Copenaghen in due giorni.
Per scrivere devo tornare indietro di qualche anno e ripensare a un viaggio nordico bellissimo che ho avuto la fortuna di fare con due delle persone più importanti della mia vita. All’epoca condividevamo un buco di due stanze nella periferia milanese più remota, eravamo fanciulline con i conti in banca ai minimi storici e a organizzare questo viaggio ci sembrava quasi di poter realizzare chissà quale desiderio. Peccato non averne organizzati altri solo per noi tre, negli anni a venire. Ma questa è un’altra storia.
Non faccio molta fatica a tirar fuori dalla memoria l’itinerario delle cose da vedere a Copenaghen: lo avevamo infatti studiato alla perfezione e fin nei minimi dettagli. Quello che non avevamo previsto, e chissà se oggi è ancora così, erano gli sbalzi indecenti delle temperature da un momento all’altro.
Erano i primi di aprile, ad accoglierci un vento impetuoso che rovesciava a terra le centinaia di biciclette in sosta sui marciapiedi e, il giorno dopo, il calore di un sole che ci ha concesso di dimenticarci dei cappotti per qualche ora. Chissà come si sta in autunno, da quelle parti.
Cosa vedere a Copenaghen in due giorni
Lo dico sin da ora: due giorni per la colorata capitale danese sono davvero pochissimi. Più che altro perché varrebbe la pena fermarsi qualche giorno in più e sfruttare l’efficienza dei mezzi di trasporto locali per programmare almeno un paio di gite fuori porta.
Lo ammetto: sono davvero andata in fissa per l’itinerario della Danimarca che tengo nel cassetto da qualche mese in attesa di tempi migliori. Lo sto sognando. E tra castelli, città d’arte e isolette, con i dintorni di Copenaghen c’è davvero da sbizzarrirsi. Intanto, però, partiamo dalle cose da vedere nel centro città.
Strøget, la via dello shopping di Copenaghen
Me li ricordo benissimo, i danesi e le danesi. A sfilare su e giù per Strøget con le loro gambe lunghissime e la loro bellezza inconsapevole. Anche se, a dire il vero, erano più le mia compagne di viaggio a osservare i passanti, mentre io ero più interessata a sbirciare nelle vetrine dei negozi e, come al solito, a scattare fotografie.
Se avete in programma di visitare Copenaghen in 2 giorni come abbiamo fatto noi, vi suggerisco di prendervela comoda e concedervi un bella passeggiata di circa un chilometro alla scoperta della via più lunga della città (ed è anche una delle vie pedonali più lunghe d’Europa). Che poi è l’isola felice dello shopping nella capitale della Danimarca. A Strøget troverete le firme più in voga, ma anche tanti bar e locali in cui ristorarvi (occhio ai prezzi, però! Copenaghen è parecchio cara e mangiare fuori è un lusso).
Giardini di Tivoli
Cosa fare a Copenaghen con i bambini? Ma in realtà, dato che per certe cose l’età non conta, l’idea che sto per suggerirvi potrà piacervi anche se nel vostro gruppo siete tutti adulti.
I Giardini di Tivoli sono una delle attrazioni più amate della capitale danese. Un immenso parco divertimenti che ha già quasi due secoli di storia (è stato aperto nella metà dell’Ottocento), dove potrete sbizzarrirvi con decine di giostre e giochi. Non mancano gli ottovolanti vertiginosi, la ruota panoramica e le montagne russe. A parte questo, i Giardini di Tivoli rappresentano un punto di ritrovo e di interesse che si presta a ogni momento dell’anno: il parco vanta infatti un lungo calendario di eventi, festival e mercatini (compresi quelli del periodo natalizio), così come concerti e spettacoli pirotecnici. Infine, vi è ancora un ottimo motivo per visitare i Giardini e ha a che fare con la sostenibilità della location: tutte le attrazioni presenti sono infatti alimentate a energia eolica.
Nyhavn
Pensereste mai di vedere Copenaghen in due giorni, o anche solo in uno, e non fermarvi per un caffè in uno dei tanti locali carini che si affacciano sul coloratissimo canale del Nyhavn? Ovviamente no, come rinunciare a una delle due tappe più amate e fotografate della città (l’altra è indubbiamente la Sirenetta)! Sarà anche molto turistico, ma Nyhavn è davvero d’effetto. Fino a diversi decenni fa, era il porto commerciale della città. Le barche che sostano nel canale sono lì a ricordarne l’antico splendore. E poi ci sono i vecchi palazzi dalle facciate brillanti e colorate nel tipico stile nordico (ancora aspetto di vedere quelle del porto di Bergen, in Norvegia, le immagino molto simili). Io del nostro pomeriggio a Nyhavn, oltre alla bellezza del luogo, stringo forte nel cuore soprattutto la pausa di mille chiacchiere davanti a un tè bollente, con una copertina di lana rossa sulle gambe (date le temperature, i bar sono molto ben organizzati).
Kastellet
Ed eccoci giunti alla famosa cittadella a forma di stella. Kastellet era un tempo una fortificazione militare, ancora oggi popolata da diversi edifici (non tutti visitabili) e da un immenso parco nel quale rifugiarsi per concedere qualche ora di riposo ai piedi (e alla testa), dopo tante camminate. Tra i principali luoghi di interesse della cittadella vi sono l’imponente ingresso della Porta del Re, la Casa del Comandante e, soprattutto, l’antico mulino (dico soprattutto perché vado matta per i mulini). Kastellet continua a essere di proprietà del Ministero della Difesa danese, e alcune attività militari si svolgono ancora all’interno dei suoi edifici (ma niente paura, ci si può andare tranquillamente anche a prendere il sole). Vale la pena inserirla nel proprio itinerario perché si tratta di una delle cittadelle fortificate meglio conservate dell’Europa del Nord.
La Sirenetta di Copenaghen
Potreste immaginare per Copenaghen un simbolo più appropriato della pensosissima Sirenetta? Lei che con le sue vicende ha fatto tanto sognare e piangere?
Sarà che la Sirenetta è sempre stata una delle mie storie e dei miei personaggi preferiti sin da bambina, ma ero davvero emozionata all’idea di ritrovarmela davanti (anche se solo in forma di statua). La statua in bronzo raffigurante il personaggio più amato di Hans Christian Andersen si trova al molo di Langelinje, dove attende i visitatori al porto di Copenaghen dal 1913. La storia della Sirenetta è stata piuttosto travagliata, dato che, in passato, la statua ha subito deturpazioni alquanto brutali. Lei però non hai abbandonato il suo sguardo perso e speranzoso, e non hai mai smesso di fissare l’orizzonte, tenendo stretto a sé il pensiero di mondi sicuramente molto lontani.
Inutile dirvi che in un itinerario di Copenaghen in due giorni dovete considerarvi obbligati a farle omaggio di una visita.
Statens Museum for Kunst
Altra tappa obbligata per chi viaggia nella capitale della Danimarca. Lo Statens Museum for Kunst – Museo d’Arte Nazionale è uno dei musei più importanti del paese. Vanta un’incredibile collezione che racconta ben 700 anni di arte danese e nordica.
Non a caso, il percorso delle opere si articola tra “l’Età d’Oro dell’Arte danese”, che copre un periodo che va dalla metà del 700 fino al 900 e le correnti artistiche internazionali e contemporanee (cioè fino ai giorni nostri). Una sezione del museo è dedicata all’arte francese (dove sono presenti nomi del calibro di Henri Matisse) e una all’arte europea dal Medioevo all’Illuminismo.
Palazzo di Amaliensborg
Cosa vedere a Copenaghen in due giorni se non l’attuale residenza della famiglia reale di Danimarca? Eccoci quindi al Palazzo di Amaliensborg, dove il re abita dagli ultimi anni del 700. L’edificio si compone di quattro palazzi, non tutti visitabili. Il museo si trova all’interno di Palazzo Levetzau, dove è possibile visitare gli appartamenti nobiliari, l’immensa Biblioteca Gotica e la splendida Stanza del Giardino, che vanta un soffitto rococò originale e risalente alla metà del Settecento.
Ovviamente, uno dei motivi principali per visitare Amaliensborg è poter ammirare il cambio della guardia, che avviene tutti i giorni a mezzogiorno.
Palazzo di Christiansborg
Il bellissimo Palazzo di Christiansborg, che si trova nel pieno centro della città sull’isola Slotsholmen, è oggi sede del Parlamento danese e altre istituzioni importanti.
Mentre le sale del parlamento non sono accessibili se non in compagnia di una guida e su prenotazione, ci sono alcuni ambienti meravigliosi che sono liberamente aperti al pubblico. Tra questi, la cucina reale, la lussuosa e luminosa Sala del Trono, e la Grande Sala, sede dei ricevimenti e degli eventi reali più importanti, che vanta una splendida collezione di arazzi.
Chi lo desidera potrà salire anche in cima alla torre del palazzo, una delle più alte della città.
Inoltre, sotto l’edificio si trova una piccola area archeologica. Qui è possibile ammirare le rovine delle costruzioni che hanno lo preceduto nei secoli passati: Christiansborg sorge infatti dove un tempo si trovava un castello che nei secoli è stato più volte distrutto e rinnovato.
Christiania
Vi sembrerà strano, ma nel nostro itinerario di Copenaghen in 2 giorni abbiamo incluso una mezza giornata a Christiania, il quartiere della comunità hippie del quale vi ho già raccontato in un post dedicato. E, cosa che forse vi sembrerà ancora più strana, stare lì ci è piaciuto da matti. È stato come varcare la soglia di un mondo nuovo e al tempo stesso passato, e di fatti in parte è davvero così. Ci sono delle regole ben precise, alle quali devono sottostare anche i visitatori (ad esempio, quella di non scattare foto superata una certa zona). Oggetti, abiti e ambienti sono messi a disposizione di tutti gli abitanti. Le case, almeno quelle che abbiamo visto noi, sono delle mini capanne dalle porte sempre aperte. La nostra guida improvvisata (non lo abbiamo cercato, è stato lui a offrirci di accompagnarci a fare un giro nel quartiere) camminava portando con sé le sue poche cose in un carrello della spesa.
In passato, Christiania ha vissuto vicende controverse. Adesso non so quanto ci sia ancora di autentico e di fedele agli intenti iniziali. A me piace pensare che esista sempre un fondo di verità nelle cose, e che non sia solo un fondo. Che il significato sia rimasto del tutto intonso; e che quei principi scritti a grandi lettere all’ingresso del quartiere siano sempre vividi e indiscussi.
Chiesa del Nostro Redentore (Vor Frelsers Kirke)
La Chiesa del Nostro Redentore (Vor Frelsers Kirke, per gli appassionati di lingue straniere) è uno dei luoghi di culto più rinomati di Copenaghen. La troverete nel quartiere Christianshavn, a poca distanza da Christiania. Vedrete il suo campanile svettare in alto fin quasi a toccare il cielo. Ed è questo il principale motivo per il quale abbiamo scelto di visitarla: l’altezza.
La chiesa ha lo stile sobrio e scuro tipico del barocco olandese. A noi interessava però salire uno per uno, e piano piano, i 400 scalini che conducono in cima al campanile, per poter avere la città ai nostri piedi. E ammirarne con calma le linee, i profili e le tonalità. Come ho avuto più volte occasione di scrivere, non puoi dire di conoscere davvero una città se non ti sei fermato a osservarla dall’alto. E nel caso di Copenaghen, nonostante la fatica dei 400 gradini lungo una scala strettissima dove le persone salivano ma anche scendevano, ne è davvero valsa la pena.
Se questa guida su Copenaghen in due giorni vi è piaciuta e anche voi avete voglia di visitare le splendide città nordiche potreste trovare ispirazione nei miei articoli su Bruxelles, Amsterdam, Berlino o Amburgo. Oppure, andare a caccia idee per un indimenticabile Weekend romantico in Europa.
No Comments