29 Mag Derry: 7 cose da vedere per conoscere il passato (e il presente) di una città bellissima
La prima immagine che ho di Derry è il suo profilo affascinante, puntellato di campanili alti e stretti e di alberi pieni di foglie. Una piccola principessa distesa sulla riva di un fiume azzurro e trapassato di ponti bianchi, intravista dal finestrino in una giornata mite e insolitamente luminosa di fine aprile. Ci sono i binari sui quali corre il treno avvicinandosi alla città, certo, e quel cartello “Derry / Londonderry” all’ingresso della stazione, che da subito confonde le cose.
E così, dopo il giro lungo la Causeway Coastal Route, il mio viaggio nell’Irlanda del Nord mi ha portato a Derry. Che si è rivelata una scoperta: convinta che non ci fosse molto da vedere al di fuori dei luoghi dei Troubles e del Bloody Sunday, mi sono invece ritrovata in una città piacevole da ogni punto di vista. Per cui, non pensate neanche per un attimo di visitare l’Irlanda del Nord e non inserire la seconda città più importante del paese nel vostro itinerario. Derry è anche e soprattutto una meta essenziale per capire i fatti e le lotte di un passato cruento, che per certi versi tanto “passato” non è. Sicuramente non appartiene a un tempo molto lontano.
Fatta questa premessa, vi porto con me a scoprire le cose da vedere a Derry in un giorno, ma vi avverto: oltre alle sette tappe che vi suggerisco c’è molto di più.
7 cose da vedere a Derry in un giorno
Bogside: i luoghi del Bloody Sunday e i murales di Derry
Partiamo da qui, dove tutto avvenne. Il Bogside è storicamente il quartiere operaio-popolare confinante con il centro storico della città. È qui che si accesero gli scontri della Domenica di Sangue del 30 gennaio 1972, che scolpirono quella data nella memoria dei nord irlandesi per sempre. Quel giorno, i militari inglesi aprirono il fuoco contro una manifestazione pacifica per i diritti, lasciando senza vita 14 persone, alcune delle quali giovanissime. Per conoscere a fondo la storia dei Troubles e del bloody sunday, mi sono affidata a uno dei tanti tour a piedi presenti sul portale del comparatore di esperienze TourScanner. Ed è stata un’ottima scelta, perché ho avuto il privilegio di ascoltare il racconto dei fatti da chi purtroppo lo ha vissuto in prima persona: John, la guida del tour al quale ho partecipato, aveva nove anni all’epoca, e il fratello maggiore fu una delle vittime.
Oggi, quello che rimane nella grande piazza aperta che fu teatro di quell’orrore è una memoria pesante, che aleggia sugli edifici bassi e i murales che ne raccontano lo scempio. Occhi lucidi e cuore gonfio, parole inenarrabili, cariche di resistenza e mai di rassegnazione. “You are now entering Free Derry” è il grido di auto proclamazione che esplode dal muro bianco diventato simbolo della memoria e della forza mai assopita negli animi dei nord irlandesi. Tutto intorno, un museo a cielo aperto che ricorda ciò che avvenne, dal murale dedicato ai 14 morti del Bloody Sunday (e che ne ribadisce l’innocenza, per smentire a gran voce ciò che il governo inglese aveva lasciato intendere tacciandoli come terroristi), al ritratto di Bernadette Mc Aliskey, attivista che divenne parlamentare a soli 22 anni, dal The Petrol Bomber all’opera che ritrae la morte del giovanissimo Jackie Duddy, il cui corpo viene trascinato via da due uomini accompagnati da un prete cattolico che sventola un fazzoletto bianco.
12 murales a circondare la piazza e i suoi memoriali – primo fra tutti, assieme al Free Derry Corner, il monumento commemorativo per le vittime del Bloody Sunday – il cui compito è far sì che il ricordo non si spenga. Un intento crudele, ma necessario per un passato che nessuno vuole ripetere.
Il Museo di Free Derry
Tra i suggerimenti su cosa vedere a Derry non può mancare il Museo di Free Derry, che si trova sempre nella stessa piazza in cui avvennero gli scontri. Il museo racconta in modo approfondito i fatti avvenuti durante i Troubles e sfociati nella Domenica di Sangue focalizzandosi sulle lotte per i diritti civili e riportando foto, video e documenti ufficiali. La narrazione attraversa anche i decenni successivi, fino al 2010, quando, dopo quasi 40 anni, l’allora premier britannico David Cameron rivolge pubblicamente, a nome del governo inglese, le sue scuse alle famiglie delle vittime del Bloody Sunday riconoscendone finalmente l’innocenza.
Le antiche mura
Lunghe quasi due chilometri, le mura di Derry abbracciano la città da oltre cinque secoli. Nonostante il passato tumultuoso di questi luoghi – basti pensare ai numerosi scontri che si sono susseguiti nel tempo, come quelli contro gli inglesi e contro gli scozzesi – sono ancora oggi perfettamente conservate. I punti di partenza dai quali percorrerle sono le porte storiche, come Bishop’s Gate e Butcher’s Gate, che rappresentano altrettanti accessi ad alcuni dei monumenti principali della città. Come la St. Columb’s Cathedral, bellissimo esempio di architettura gotica che domina un quartiere elegante, dall’anima quieta e piacevole da scoprire.
Quello che soprattutto mi preme suggerire tra le cose da vedere a Derry è proseguire lungo il tratto leggermente collinare delle mura che si affacciano sul Bogside. Da lassù potrete farvi un’idea del quartiere, ma anche spingere lo sguardo più in là, fino a ottenere una visione di insieme dell’intera città e delle sue strade ordinate, e scorgere il bel profilo della cattedrale cattolica St. Eugene’s Cathedral (che purtroppo non sono riuscita a visitare. Ma tanto a Derry ci torno, no?).
Il centro di Derry
Accogliente, colorata, vivace. Derry è una piccola Dublino di saliscendi, tra bei quartieri collinari e piazze dinamiche, animate da pub e negozi.
Non vi annoierete a esplorarne il centro, partendo dalla piazza del municipio, il Guildhall, per proseguire lungo le belle strade ventose che si trovano tra le antiche mura e il lungofiume.
Una chicca per gli appassionati: mentre gironzolate per il centro scovate il murale dedicato alle Ragazze di Derry, la sit-com divenuta popolare pochi anni fa per aver raccontato in modo insolito e divertente la vita di un gruppo di adolescenti nella Derry degli anni’90. Io ho conosciuto prima il murale della serie, lo ammetto. Vi consiglio di guardarla in lingua originale per non perdere neanche un suono della cadenza deliziosa della parlata nord irlandese.
Guildhall
Tra le cose da vedere a Derry una menzione speciale la merita l’edificio più bello (e credo anche più importante a livello istituzionale) della città. Il Guildhall si trova nell’omonima piazza, a pochi passi dalla riva, e colpisce per i suoi muri accesi color mattone e le splendide vetrate colorate. Nel tempo, questo palazzo imponente in stile gotico ha svolto un ruolo essenziale per la vita politica di Derry, cosa che purtroppo lo ha reso anche obiettivo di diversi attacchi terroristici all’epoca dei Troubles. Ancora oggi, qui si riuniscono i membri del consiglio distrettuale. Durante la visita (gratuita) è possibile accedere alla sala in cui avvengono le riunioni e alle aree espositive (non perdete l’organo straordinario composto da più di 3000 canne), e ammirare le vetrate più da vicino.
Il Craft Village
Un’oasi adorabile nascosta nel centro di Derry che regala un tuffo nel passato. Il Craft Village è la ricostruzione di un quartiere artigiano ottocentesco, con i tipici edifici bassi e in mattoni e le finestrine bianche. È popolato da botteghe e negozi irresistibili che tentano con la loro offerta di souvenir e oggetti colorati, libri, sapori e dolci irlandesi. All’interno delle mura del villaggio si trovano anche alcuni bar e ristoranti, perfetti per una pausa tranquilla in uno dei luoghi più magici che Derry ha da offrire.
Poteva mai mancare un murale, in un posto così? Su una delle pareti vicine a uno degli accessi al villaggio spicca infatti un’opera bellissima, dedicata alla vita e al lavoro delle donne operaie.
Il Ponte della Pace
Derry l’ho salutata così, camminando su uno dei suoi simboli più recenti.
Il Ponte della Pace è stato inaugurato nel 2011 e, oltre a unire le due rive del fiume Foyle, rappresenta l’intento di unire le due anime della città, una mano tesa tra la fazione cattolica e quella protestante.
Un’opera moderna, lunga 235 metri, percorribile a piedi o in bicicletta. Una passeggiata che, man mano che vi allontanerete dalla riva del Guildhall per raggiungere quella opposta (dove si trova la stazione dei treni), vi regalerà un ultimo sguardo privilegiato (e, nel mio caso, quel giorno, inondato di tramonto) su una città bellissima, forte e malinconica al tempo stesso.
Quella che vi ho ho appena proposto non ha la pretesa di essere una lista esaustiva di cose da vedere a Derry. C’è ancora tanto da vivere, con un po’ più di tempo a disposizione. Io, come ho detto all’inizio, ne sono rimasta incantata; mi ha dato l’idea di una città viva, cangiante, in piena evoluzione. Vorrei rivederla tra qualche anno, per riscoprirla possibilmente cambiata. Ma sono certa che anche se dovessi ritrovarla immobile e sempre uguale – cosa che dubito fortemente – continuerebbe a incantarmi.
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