Grado città: i più la scelgono in estate per gli stabilimenti balneari e le sue spiagge chilometriche di sabbia sottile. Alcuni, invece, la scelgono per i numerosi benefici derivanti dalle cure proposte nei suoi centri termali. Parecchi (austriaci e tedeschi soprattutto) li vedi sorseggiare un bicchiere di vino nella zona pedonale che circonda il porto canale, lì dove fioccano le gelaterie, i ristoranti per turisti, i negozi di parei e cappelli di paglia e quelli di souvenir.
Siamo in Friuli Venezia Giulia, a circa 150 km da Venezia, in quella porzione della provincia di Gorizia che, assieme all’ultima estremità d’Italia e all’Istria, condivide le acque blu del Golfo di Trieste.
Cosa vedere a Grado città: il centro storico
Io, invece, Grado la scelgo per la sua città vecchia. Alla domanda “Cosa ti piace di Grado?” non indico tanto la spiaggia o le riserve naturali, quanto i vicoli e gli angoli del centro, definito, proprio in virtù del suo aggrovigliarsi di calli, un centro alla veneziana.
Ecco, quindi, se vi siete mai chiesti: “Ma cosa vado a fare e a vedere a Grado città?” la risposta che vi do io è questa: andate a perdervi per le strade del suo centro.
Passeggiate tra quelle vecchie case che nascondono piccoli cortili fioriti. Osservate il volto di quegli edifici decadenti e passateci in mezzo anche quando dallo spazio che li separa passerebbe solo un capello.
E se vi capiterà di aver voglia di fotografare persino qualcosa sul quale solitamente non riporreste un briciolo della vostra attenzione fotografica come il dehor di un ristorante non temete: l’ho fatto anche io. Ho fotografato le trattorie che, con i loro tavoli, occupano il poco spazio contenuto in piccole piazzette semi nascoste. Lì dove sembra che ogni elemento sia nato assieme a tutti gli altri, i palazzi, la piazza e i tavoli.
Nel centro storico di Grado, dove tutto si ripete, saranno i particolari improvvisi e inusuali ad affascinarvi: le bici appoggiate agli usci, i capi stesi a prendere aria, i vasi di fiori che decorano porte e finestre.
Mi colpisce sempre il contrasto che si osserva tra le stradine della città vecchia, che a tratti sembra veramente vecchia assai, e i turisti che le attraversano. Non so bene se sia un impatto positivo o negativo, ma sicuramente d’impatto si tratta.
La laguna di Grado città
A pensarci bene, c’è un’altra cosa che in questi anni ho scoperto che mi piace fare a Grado. Ed è una banalissima passeggiata sul lungomare Nazario Sauro. Non in estate, però. E neanche in primavera. Amo farlo in inverno. Con il sole leggero che, quando c’è, fa finta di scaldare il cemento. Quando siamo in pochi a incontrarci lungo la stessa via. Quando il mare è solamente dei pescatori e di chi ci campa. E tu puoi osservarli mentre si allontanano e affondano i piedi nella sabbia color bronzo.
Ecco, in momenti come questi la laguna di Grado città acquista un fascino potente, con il mare che c’è e non c’è e sembra possa scomparire sotto la terra da un momento all’altro. E il suo colore non riesci neanche ad afferrarlo, tanto forte è il riflesso della luce e tanto è bassa l’acqua. In compenso, però, se la giornata è chiara puoi spingere lo sguardo fino alla costa istriana.
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