Arriva settembre, pronti a ripartire

È un mese bellissimo, settembre.

Anche se la tentazione di sbattere la testa sulla scrivania lasciandosi andare alle malinconie di fine estate è grande, settembre rimane comunque un mese bellissimo.

E non mi riferisco solo alle temperature tornate più umane (anche se io ho già freddo, oh), alle città che si ripopolano e alle spiagge che si svuotano; penso più che altro alle mille cose che partono. Che ripartono, anzi. Ed è bellissimo. Cioè, per una volta tanto, l’ingresso in scena del nono mese dell’anno non mi deprime.

Ho capito infatti che settembre non è tempo per malinconie e depressioni, non è fatto per questo; settembre è un mese dinamico, è movimento, è inizio, sono progetti inediti e cose nuove da programmare e sviluppare.

Non si devono ancora tirare le somme, non c’è spazio per la lista di buoni propositi; queste cose le faremo a dicembre o a gennaio, semmai. 

No, a settembre si pianifica, si agisce e si costruisce. Bando alle memorie tristi di spiagge chiare e acque limpide; quelle lasciamole tra le braccia di agosto che saprà come averne cura fino al prossimo anno. Noi, adesso, dobbiamo mettere la testa su altro.

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Da quando ho chiuso la valigia e mi sono messa in viaggio verso casa sto facendo di questi pensieri il mio mantra; il tutto perché per una volta, come dicevo, sono carica e la fine dell’estate e delle vacanze non mi sembra così deprimente. E questo perché, sempre per una volta, l’arrivo di settembre significa dare il via a novità e progetti la cui esistenza e il cui successo derivano esclusivamente da me. Cose mie. Mie e di questo piccolo, giovane blog che entro qualche settimana cambierà faccia. E questa, per me, è già una novità grandissima. Perché non sarà un semplice restyling di un sito personale ma la messa in piedi di qualcosa che voglio sia assolutamente messo in piedi. La seria presa in considerazione di un sogno per farne qualcosa di straordinariamente concreto. La trasformazione di alcune passioni compiendo un lancio a capofitto nel vuoto e, soprattutto, credendoci per davvero.

E restyling del blog a parte, tutto questo non avrebbe alcuna ragione di esistere se non fosse per il motore che lo ha creato e lo spinge ad andare avanti: il mio continuo bisogno di esplorare nuove dimensioni, nuove storie e nuovi spazi. E forse se per me l’inizio del mese di settembre non ha significato lacrime amare pensando alle vacanze appena trascorse è anche perché presto mi toccherà fare un’altra valigia: Sofia e la Bulgaria (dico “Bulgaria” in generale perché non sono ancora certa di quale altra città visiterò) mi aspettano tra una decina di giorni. E quando sono i viaggi a dettare le scadenze si è sempre un po’ più felici e le cose si affrontano con un paio di chili di broncio in meno sul viso.

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E poi, e poi, e poi. Da qui a Natale ci saranno altri poi, altri aerei e altri viaggi. Tra cui uno a casa (una delle tante, quella d’origine), perché non ho più voglia di lasciar passare i mesi senza prendermi alcune delle cose veramente importanti, e un altro ancora, sempre in Europa (per scaramanzia non aggiungo altro se non che si tratta di un posto che amo già pur non essendoci ancora mai stata). E poi, a dicembre ci sarà il mio compleanno e, con molta probabilità, un certo regalino me lo farò.

C’è da dire che il merito di questo atteggiamento così vibrante non è solo mio: se sono carica positivamente e pronta a ripartire devo dire grazie alle vacanze che ho fatto. Le stesse splendide vacanze che, secondo i primi paragrafi di questo post, devo impegnarmi a non rimpiangere. 

Sono state le ferie che volevo, quelle di cui avevo bisogno più degli altri anni. Tranquille, lente, riposanti ma piene di passeggiate, posti nuovi, affetto e persone care. E, soprattutto, di mare. Da quello trasparente di Cefalù a quello profondo di Lussino. La Sicilia e la Croazia, due mondi che mi sono sembrati lontanissimi (specie nel modo di vivere il mese di agosto) ma, per me, azzeccatissimi. Nel mezzo tra Cefalù e Lussino, il tempo preso a osservare e fare foto a Catania, la mia città, e a camminare e fare foto per le vie dei quartieri vecchi di Trieste che, in qualche modo, sta diventando un po’ la mia città anche lei.

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Insomma, settembre is the new january. Almeno per me. E quindi buona ripartenza a tutti 🙂

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