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Cosa vedere a Belgrado: un viaggio tra bellezza e memoria

Non è un caso che abbia dedicato il primo post di viaggio a Belgrado. Comincio da qui non perché sia la città straniera alla quale sono rimasta più legata ma perché mi ha lasciato sensazioni non paragonabili a quelle di nessun altro posto. Ancora adesso, dopo due anni, faccio fatica a rispondere a chi mi chiede “Com’è Belgrado?” e “Cosa vedere a Belgrado?”.
Solitamente rispondo una cosa del tipo: Belgrado non è maestosa come Parigi o Madrid, non è alla moda come Milano, non è un mostro di avanguardia come Berlino. Però bisogna andarci. Bisogna lasciare che questa capitale al confine delle mete di viaggio convenzionali ti sorprenda. Bisogna tornare indietro nel tempo per sfogliare una storia che a nessuno piace ricordare.

La capitale della Serbia è una città che sorprende: sorprendono i vecchi tram con le scritte in cirillico che corrono a fianco di quelli più moderni, sorprende che di turisti se ne vedano pochi, stupisce la difficoltà di entrare in comunicazione con la gente perché l’inglese non lo conosce quasi nessuno. O, ancora, il fatto che l’invasione dei ristoranti cinesi e degli All you can eat non sia arrivata (parlo di qualche anno fa). 

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Ci sono poi le cose che riempiono il cuore, in primis la voglia di divertimento che hanno le persone. E ci sono i bei palazzi delle istituzioni, con le loro luci e i loro giardini pieni di fiori. E i giocolieri che si esibiscono fino a sera tardi per le vie del centro. E c’è il fiume Sava che si tuffa nel Danubio, in un incontro che è possibile ammirare dalla terrazza di un parco pieno di memoria. E, ancora, la gentilezza di chi ti vede impacciato con una mappa in mano e si offre di aiutarti.

Belgrado, cosa vedere

E poi, certo, oltre alle cose che riempiono il cuore ci sono anche quelle che lo pugnalano. Specie se tu, da occidentale, la guerra l’hai sempre vista solo in televisione o letta sui libri e non hai mai dovuto preoccuparti troppo. Ci sono i segni del dolore. Edifici mai terminati, porte sbarrate, vetri infranti. Belgrado esibisce tutto questo perché non vuole che venga dimenticato. Perché quei palazzi e quelle strade continuino negli anni a fare più rumore delle esplosioni delle bombe lanciate anni fa.

Ma torniamo al bello. Qui di seguito trovate i miei consigli su cosa vedere a Belgrado, nel caso stiate programmando un viaggio nella vivace capitale serba. E fatelo, ve lo raccomando.

Skadarska

Cosa vedere a Belgrado

Cosa vedere a Belgrado se non i bar di Skadarska

Di Belgrado bisogna assaporare l’atmosfera, immergersi nell’allegria della gente, nei colori e nelle gallerie d’arte a cielo aperto, a cominciare dalla centralissima Skadarska.
Il piccolo quartiere dove nelle serate dal clima mite la gente del posto si diverte. E per farlo le basta davvero poco, ovvero stare seduta al tavolo di un’osteria e intonare le canzoni tradizionali proposte dalle bande di musicisti che fanno il giro dei locali del centro. 
Questo è il mondo racchiuso nella Skadarska: palazzi dalle tinte vivaci, bancarelle di artisti, bar e trattorie piene di profumi.

Kneza Mihaila: la via dello shopping di Belgrado

Cosa vedere a Belgrado se non la via dello shopping

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Siamo nel pieno centro di Belgrado, ma potremmo essere ovunque. Siamo a est ma potremmo anche essere a ovest. Le vetrine delle firme più note, il passeggio, i ristoranti per turisti fanno infatti assomigliare la Kneza Mihaila a qualsiasi via dello shopping di qualsiasi altra capitale europea. Bellissimi i palazzi che sfilano lungo la strada, molto attraenti le bancarelle che vendono piccoli oggetti e accessori di artigianato (come ad esempio gli orecchini in legno colorato ai quali non ho saputo resistere), divertenti i mini spettacoli offerti dai tanti artisti di strada che si contendono l’attenzione dei passanti.

Piazza della Repubblica

Prima di seguire la lunga scia di vetrine su Ulica Knez Mihailova, si attraversa una delle piazze principali del centro di Belgrado: Piazza della Repubblica. 

Uno snodo importante (e trafficato), attorno al quale si elevano diversi monumenti e palazzi istituzionali della città. Il Museo Nazionale e il Teatro Nazionale, per cominciare. Ma poi, al centro della piazza, si trova uno dei simboli per i quali Belgrado è famosa, ossia la statua del Principe Mihailo III a cavallo. 

Si tratta di un simbolo celebrativo, realizzato nel ricordo della vittoria contro il potere ottomano, che ha preso il posto del monumento che un tempo, invece, celebrava il dominio dei turchi: la Porta di Istanbul.

La fortezza di Belgrado e il parco Kalemegdan

Cosa vedere a Belgrado se non la fortezza e il parco Kalemegdan

Cosa vedere a Belgrado il danubio e la sava

Uno dei ricordi più belli di Belgrado. La fortezza e lo splendido parco Kalemegdan che la circonda vi appariranno come un museo a cielo aperto dedicato alla storia e alla cultura della città. Passeggiando vi capiterà di imbattervi in diversi monumenti (a me è rimasta impressa la Statua del Vincitore), nei carri armati esposti dal Museo Militare, ma anche in mostre temporanee ed eventi per le famiglie (c’è anche lo zoo nel caso vi interessasse, ma io non l’ho visitato). 
Una volta lì dentro, però, non dovete dimenticarvi dell’immagine più bella: lo spettacolo dell’incontro tra il Danubio e l’affluente Sava del quale vi parlavo all’inizio di questo post. Potrete ammirarlo dai muri che delimitano il parco, dall’alto. Distinguerete chiaramente l’unione dei due fiumi. E avrete a disposizione anche il panorama sulla Belgrado più moderna. Qualsiasi guida su cosa vedere a Belgrado non può prescindere da questi luoghi.

Il Parlamento serbo

Cosa vedere a Belgrado se non il parlamento serbo

Alcuni dei palazzi principali delle istituzioni serbe, il Palazzo del Parlamento serbo, il Palazzo Nuovo e il Palazzo Vecchio sono a pochi metri l’uno dall’altro. Me li ricordo separati da alcuni giardini pieni di fiori colorati e una bella fontana. Ma soprattutto li ricordo imponenti, sgargianti e luminosi la sera, a pochi passi dalla vivacità del centro di Belgrado, dai suoi negozi e dai suoi locali di lusso.

Tra questi, vi è il nuovo Parlamento serbo, un palazzo dalle mille vite. Fu iniziato nei primi anni del Novecento, ma i lavori di costruzione si interruppero bruscamente quando l’architetto che lo aveva progettato venne rinchiuso in un lager.
Tempo dopo, fu il figlio dell’architetto a portare avanti i lavori e a terminarli negli anni Trenta.

Il Tempio di San Sava

È impensabile visitare Belgrado e non incantarsi di fronte alla forme sinuose di uno dei suoi simboli più conosciuti in tutta Europa.

Il Tempio di San Sava (Sveti Sava) è il luogo di culto più rinomato della città e, in generale, tra i templi ortodossi più imponenti della Serbia. Sembra che al suo interno possa arrivare a contenere fino a 10.000 persone. Una grandezza che si sprigiona già all’esterno, dal biancore lucente delle sue pareti tondeggianti ricoperte di marmo. La sua posizione panoramica, dalla quale si può osservare tutta la città, celebra il luogo dove vennero bruciate le reliquie di San Sava, che fu il fondatore della chiesa ortodossa serba. Subito di fronte all’ingresso, un bel giardino con le fontane e tanto spazio aperto per accomodarsi ad ammirare tutto questo splendore.

Si tratta, tuttavia, di un simbolo giovane: il tempio di San Sava di Belgrado è stato costruito negli anni’80 e solo nel 2003 è stato completato l’esterno.

Cosa vedere a Belgrado se non il Tempio di San Sava

Chiesa di San Marco

Altro punto di interesse che non può mancare in una guida su cosa vedere a Belgrado è la bellissima chiesa di San Marco (Crkva Svetog Marka), poco distante dagli eleganti palazzi delle istituzioni.

Dimenticate le forme rotonde e il bianco lucente del Tempio di San Sava: San Marco è caratterizzata da tinte più scure, una su tutte il rosso mattone, e da linee geometriche che sembrano innalzarsi verso il cielo. Uno splendido esempio di architettura serbo-bizantina che custodisce al suo interno, tra le altre cose, una collezione di icone dei secoli passati e le spoglie di Stéfano Dušan, incoronato imperatore di Serbia e Romania nella metà del Trecento.

Cosa vedere a Belgrado se non la chiesa di san marco
A vederli risultano due edifici agli antipodi: il Tempio di San Sava dalle forme bombate, immense, di colore chiaro; la chiesa di San Marco realizzata secondo uno stile bizantino che richiede linee più geometriche e colori accesi. Il primo imponente, la seconda nascosta dai rami degli alberi che le crescono intorno. Entrambi imperdibili durante una visita a Belgrado, ma vi avverto che vi resteranno più impressi per il loro aspetto esteriore che non per quello che custodiscono al loro interno.

La Casa dei Fiori

Ci si arriva con un bus che, dal centro di Belgrado, raggiunge la collina di Dedinje in 15-20 minuti.
La Casa dei Fiori rappresenta una forte celebrazione della vita, delle imprese e delle relazioni intessute dal Presidente Tito. Al suo interno, oltre alle tombe di Tito e della moglie Jovanka, troverete infatti una carrellata di immagini che ritraggono il Presidente assieme ad alcune delle principali personalità della cultura, della politica e dell’economia dei suoi anni e un’infinità di oggetti e accessori a lui appartenuti. Bellissima l’ala del museo che custodisce i regali ricevuti da Tito da ogni parte del mondo, specie la collezione di costumi tradizionali.

Cosa vedere a Belgrado se non la casa dei fiori

Ada Ciganlija

Quasi una gita fuori porta. Una tappa immancabile tra i consigli su cosa vedere a Belgrado. In realtà Ada Ciganlija, piccola isola sul fiume Sava, si trova a circa 6 km dal centro della capitale serba. Quando andai a visitarla beccai un acquazzone torrenziale. Ebbi il tempo però di capire come mai viene definita come “la spiaggia di Belgrado” e uno dei punti di ritrovo e relax preferiti dagli abitanti. La spiaggia non manca, così come il verde e il lago (artificiale). A completare l’opera ci sono anche un centro sportivo (io ho assistito a una gara di canottaggio) e alcuni bei bar e ristoranti. Un luogo perfetto da raggiungere se vi trovate a Belgrado nella bella stagione.

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Avala

Dopo i consigli su cosa vedere a Belgrado, passiamo a esplorare gli immediati dintorni. Una prima tappa, per una giornata immersi nella rigogliosa natura serba potrebbe essere la collina di Avala (che si trova a un’altitudine di circa 500 metri).

La distanza dalla capitale della Serbia non è eccessiva, si tratta di percorrere poco più di una ventina di chilometri. Quando i belgradesi hanno voglia di staccare la spina e allontanarsi dal caos vengono a rilassarsi qui, ai piedi della famosa Torre della Televisione ormai nuovo simbolo della città. La torre che c’è adesso è relativamente recente e sorge in sostituzione di quella distrutta dalle bombe negli anni Novanta. 

La collina di Avala è famosa anche per il Monumento al Milite Ignoto, costruito negli anni Trenta dal Re Aleksandar I Karadjordjević, in memoria dei soldati abbattuti durante la Prima Guerra Mondiale.

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Cosa vedere a Belgrado: idee per un prossimo viaggio

A questa lista di suggerimenti su cosa vedere a Belgrado potrei aggiungerne altri, ossia quelli a cui ho dovuto rinunciare per mancanza di tempo ma che tengo in cima alla lista in previsione di un secondo viaggio nella capitale serba.
Penso soprattutto a due quartieri che mi sono mancati: lo Zemun, un tempo luogo della resistenza serba, e il Savamala, il quartiere dei creativi. Non mi dispiacerebbe poi mettere piede in qualche altro museo, come ad esempio quello dedicato a Nikola Tesla o quello sulla Storia della Yugoslavia. E, sicuramente, il Museo di Arte Contemporanea, che è stato riaperto di recente. 

Concludo sottolineando ancora una volta che Belgrado lascia senza parole.
Perché vibra di una bellezza viva, sopravvissuta, perché la voglia di riscatto la avverti ovunque. Perché è un’altra Europa, quella più dimenticata, ma sempre Europa. E ha dignità ed energia da vendere. Oltre a tanti luoghi belli da vedere e cose buone da assaggiare.
E visitare Belgrado mi ha messo addosso una gran voglia di vedere anche Sarajevo, Mostar, Zagabria, scendere fino a Dubrovnik e il Montenegro. Di attraversarli on the road questi Balcani pieni di ricordi, di qualsiasi tipo di memoria si tratti.

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Se anche voi, come me, siete amanti dei Balcani e di ciò che sta a Est, vi suggerisco la lettura dei miei post su Sofia, Plovdiv, le città economiche da visitare in Europa, la meravigliosa Istanbul e le tappe più belle da fare in Istria durante un on the road. Ai buongustai consiglio invece i miei post sulla cucina bulgara e sui miei piatti balcanici preferiti.

 

 

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9 Comments
  • Piccola verde Slovenia | Alla fine di un viaggio
    Posted at 09:34h, 07 Ottobre Rispondi

    […] the road. E poi so che a quel punto, quando lo farò, mi tornerà una voglia pazzesca di rivedere Belgrado e di spingermi anche a Novi Sad, Sarajevo, Mostar, scendere fino a Dubrovnik e risalire lungo tutta […]

  • Carissima me | Alla fine di un viaggio
    Posted at 16:43h, 21 Dicembre Rispondi

    […] riusciamo a mettere in piedi quell’esplorazione balcanica che ti stuzzica da quando hai visto Belgrado. Oltre a una capatina veloce a Ravenna e a Venezia, magari, o al Conero. E a tutte le meraviglie […]

  • Anche il gusto vuole la sua parte | Alla fine di un viaggio
    Posted at 17:41h, 10 Febbraio Rispondi

    […] che mi è rimasto particolarmente nel cuore penso al Burek del panificio che avevo sottocasa a Belgrado. E qui torna la sfoglia ripiena in tutti i modi tanto cara a noi siculi. Mi ci sono affezionata […]

  • Dove andare a Pasqua | Alla fine di un viaggio
    Posted at 12:44h, 08 Marzo Rispondi

    […] dei miei primissimi racconti sul blog. Un posto che forse non è per tutti, specie per quelli che amano trovare magnificenza in ogni […]

  • Cosa vedere a Belgrado (Serbia)
    Posted at 15:17h, 10 Marzo Rispondi

    […] mio blog allafinediunviaggio.com ho raccontato diverse volte del mio incontro con Belgrado, piccola capitale dell’Est europeo dal […]

  • Cinque on the road da fare in Europa | Alla fine di un viaggio
    Posted at 17:30h, 16 Giugno Rispondi

    […] E l’Albania, la Macedonia e la risalita dalla Serbia per dare ancora una volta un saluto alla Belgrado che mi ha colpito tanto e per conoscere dal vivo la bellezza di Novi Sad e la vitalità di Niš. […]

  • I Balcani in cinque piatti | Alla fine di un viaggio
    Posted at 15:18h, 21 Giugno Rispondi

    […] mi segue sa che mi capita spesso di andare in Slovenia e Croazia, che sono stata a Istanbul e a Belgrado; i piatti che vi propongo qui di seguito potete trovarli in diversi paesi balcanici (alcuni […]

  • Jelena MM
    Posted at 19:54h, 14 Dicembre Rispondi

    Da belgradese cinfermo tutto. Sieta tutti benvenuti nella nostra citta “impazzita”. La chiamiamo cosi’ perche’ c’e’ di tutto. E un po’ cambiata col tempo. Abbiamo imparato inglese, c’e ne sono piu’turisti, c’e’ piu’ cibo orientale….
    Vi invito tutti!
    Ha ragione la scrittrice: Zemun e’ la parte speciale, vechia, austriaca e balcanica, orgogliosa e divertente….Da non perdere di vista.
    Se vi serve una guida locale, chi vi porterebbe in giro da amica…..ci sono!
    Benvenuti

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 16:14h, 17 Dicembre Rispondi

      Grazie mille, Jelena!! Mi piacerebbe tanto tornare a Belgrado e vedere tutto quello che ancora non conosco 🙂
      Se mai organizzerò un secondo viaggio te lo farò sapere, è sempre bello visitare un luogo in compagnia di chi ci è nato. A presto!

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