23 Gen Alla scoperta del Piceno: tre borghi delle Marche da non perdere
Una nuova valigia mi chiama. Prima di risponderle, però, faccio un passo indietro e con la mente torno ancora una volta alle tante scoperte che ho fatto a dicembre, passeggiando tra alcuni dei luoghi più belli del territorio piceno. Territorio esplorato grazie al press tour organizzato da Confindustria Ascoli Piceno con il supporto della Camera di Commercio di Ascoli e l’organizzazione tecnica del tour operator Piceno Tour, e al quale ho partecipato in qualità di inviata speciale di Agenda Viaggi.
Regina indiscussa della nostra permanenza è stata Ascoli, la splendida città delle Cento Torri di cui vi ho raccontato la scorsa settimana. Ma aprite le agende e segnate quanto sto per dirvi: nei dintorni di Ascoli Piceno si celano infatti alcuni dei borghi delle Marche che non dovete dimenticare per nulla al mondo di visitare quando esplorerete il sud della regione.
Alla scoperta dei borghi della Marche: Offida, il regno del merletto
Offida, in assoluto uno dei borghi più belli delle Marche. Il borgo dei merletti e dei sorrisi. Il luogo dove il merletto è un’arte, qualcosa da tramandare, condividere, raccontare. Nel corso dei secoli, l’arte del merletto ha fatto la storia di tante famiglie, ha scandito la vita di tante donne. Come le merlettaie che abbiamo incontrato all’interno dei loro negozi e delle loro botteghe lungo il Corso Serpente Aureo e che lavorano chine, dedite e pazienti al tombolo da più di cinquanta anni. Artigiane che non possono neanche lontanamente concepire la loro esistenza senza quelle piccole opere d’arte quotidiane, per cui, finché le mani correranno e gli occhi lo permetteranno, continueranno imperterrite a realizzarle. Un impegno, una dedizione e una passione che vi incanteranno.
E di Offida vi incanteranno tanti piccoli e grandi dettagli: la forma insolita di Piazza del Popolo, ad esempio. Per continuare con lo splendore nascosto all’interno del Teatro Serpente Aureo. E, allontanandovi dal centro del paese, scoprirete un edificio fondamentale, che sembra voler primeggiare sul borgo e sulle colline circostanti osservandoli indisturbato dalla solitudine della sua rupe rocciosa. Mi riferisco a Santa Maria della Rocca, la chiesa che vi racconterà la sua storia travagliata di demolizione e ricostruzione.
Grottammare, la finestra sull’Adriatico tra i borghi più belli d’Italia
Indubbiamente, uno dei luoghi da visitare nelle Marche, che vi troviate a nord o a sud della regione poco importa. Non potete mancare all’appuntamento con il panorama romantico e privilegiato che si affaccia sul blu immenso del mare e del cielo.
A Grottammare le finestre sul mare si susseguono una dopo l’altra, in una successione di punti di vista privilegiati dai quali è possibile scorgere ogni volta nuovi dettagli.
E, oltre a queste finestre, quello che ho amato di più della nostra visita a Grottammare è stato esplorare i vicoli. Scoprire all’improvviso piccoli angoli di poesia e di colore. E, su tutto, un gran senso di quiete e di silenzio. Quasi di abbandono.
Il borgo medievale di Castel Trosino
Il terzo dei tre borghi delle Marche da non perdere se vi trovate nei dintorni di Ascoli Piceno.
Il paesaggio qui cambia: il panorama non è più impregnato del blu sfumato dell’Adriatico ma dal mare di colline che, a dicembre inoltrato, indossano ancora i colori dell’autunno. Castel Trosino è il borgo che vive a strapiombo sulle colline.
In tema di silenzio e apparenza di abbandono non lo batte nessuno.
Abbiamo raggiunto Castel Trosino verso la metà del mattino, quando evidentemente i suoi venti abitanti erano tutti via. Non abbiamo incrociato nessuno, l’unico rumore da sentire era quello del vento.
Un tempo punto di avvistamento strategico, oggi luogo che sembra rimasto fermo a chissà quando. Ma nella piccola piazza di Castel Trosino tutto è bello, protetto e curato. E le tracce di vita e quotidianità si avvertono indistintamente: nella luce chiara del travertino spiccano infatti i colori dei fiori alle finestre e dei panni stesi ad asciugare.
Impossibile non chiedersi come deve essere la vita al centro di un borgo così.
Grazie a Sara, la nostra appassionata guida durante i giorni del Piceno Press Tour, abbiamo ascoltato storie, aneddoti, tradizioni. Abbiamo visitato piazze, chiese e luoghi, abbiamo gustato tanti ma tanti sapori. E sono convinta che siano ancora tante le cose da fare, da vedere e le esperienze da provare viaggiando attraverso le straordinarie terre del Piceno.
Io, nel mio piccolo, mi auguro di essere riuscita almeno in parte a fornire una risposta alle vostre domande su cosa visitare nelle Marche raccontandovi l’esemplare ricchezza di un territorio ancora poco messo in luce. Esploratelo dal mare alle colline con calma e dedizione. Lui vi ripagherà con amore e saprà come conquistarvi.
Maggiori info sono disponibili sul portale del turismo della Regione Marche e sul blog Destinazione Marche.
Leggi anche
Cosa vedere a Recanati, il borgo di Leopardi e della poesia
Cosa vedere a Urbino e dintorni
No Comments