13 Feb Note on the road: la mia musica da viaggio
Se non sono i libri è la musica. Sì, insomma, anche quando non abbiamo compagni di viaggio in carne e ossa finiamo per non partire mai da soli. Mentre i primi sono parte del mio bagaglio nei viaggi in treno e in aereo, per i chilometri da macinare su strada è tassativo che non debbano mai mancare auricolari, lettore mp3 e playlist varie di musica da viaggio.
Perché la musica? Innanzitutto, se leggessi in auto o in autobus rischierei la nausea già alla prima curva. Ma non è solo questo.
I libri ci raccontano delle storie. A volte belle, a volte meno. A volte così belle che è impossibile non affezionarsi, altre volte così vicine che è impossibile non immedesimarsi. Ma sono e restano pur sempre storie nelle quali il protagonista è qualcun altro.
Con la musica è un po’ diverso. Anche le canzoni raccontano delle storie, ci mancherebbe altro. Esprimono sentimenti, pensieri, opinioni di chi le ha composte. Ma non finisce qui. Le canzoni, infatti, per quanto raccontino storie vissute da altri, alla fine richiameranno sempre anche qualcosa di nostro. Saranno sempre evocative, ci ricorderanno sempre di quel primo amore, di quella serata divertente trascorsa tra alcool e risate, della persona cara che abbiamo perso, degli anni in motorino sempre in due, e così via.
È davvero molto molto difficile che una canzone che ci piace non ci riporti a noi stessi, che non venga associata a qualcosa di intimo, passato o presente, banale o fondamentale, che ci riguarda. E forse è anche per questo se le canzoni che abbiamo amato tanto non ci stufano mai, anche quando le riascoltiamo dopo anni. Non siamo mai troppo cresciuti per canticchiare la nostra hit preferita di dieci anni fa.
E tutto questo, unito al piacere puro e semplice legato all’ascolto, rende la musica un’ottima compagna di on the road. Specie quando la strada è lunga, sembra non voler finire mai, e noi non possiamo fare altro che restare seduti, goderci il panorama e ascoltare. Ascoltare la nostra musica da viaggio liberando i pensieri, lasciando che i ricordi e le associazioni mentali fiocchino a ogni chilometro.
Ognuno di voi avrà già le sue note preferite, la sua musica da viaggio lungo e le playlist da tragitto veloce in metropolitana. Qualcun altro indosserà le cuffie nelle orecchie persino in bici.
Qui adesso vi lascio le mie canzoni, alcune di quelle che non mancano mai nel mio lettore mp3, e che da qualche anno mi accompagnano on the road. Ascolterete di strade intraprese e amicizie nuove, di amori durati il tempo di un viaggio, del viaggio insito nella crescita e, ancora, del viaggio di una notte che non deve assolutamente finire mai. E di tanto altro.
Alla mia musica da viaggio affido il compito di scandire la mia ansia di arrivare, la mia curiosità di sapere come tutto andrà finire, la mia voglia di vedere cose nuove.
Eccole qui (in ordine rigorosamente sparso), con i link di YouTube:
Mike Oldfield, Moonlight Shadow – https://bit.ly/2T2ui51
Editors, Honesty – https://bit.ly/1LhILCs
The Cure, Pictures of You – https://bit.ly/1eovE2H
Tuck and Patti, Time after time – https://bit.ly/1lyvOTU
Talking Heads, This must be the place – https://bit.ly/1gDwqda
U2, Who’s gonna ride your wild horses – https://bit.ly/2NPjd4A
Red Hot Chili Peppers, Scar Tissue – https://bit.ly/Ro6iJB
Aerosmith, Dream On – https://bit.ly/1lDn2vs
Depeche Mode, Enjoy the Silence – https://bit.ly/1v0Y3AG
Massive Attack, Protection – https://bit.ly/1gIiK0G
Suzanne Vega, Luka – https://bit.ly/1lJYCv8
The Cranberries, Dreams – https://bit.ly/2mHz4qW
Janis Joplin, Me and Bobby McGee – http://bit.ly/1KUNt8o
Lynyrd Skynyrd, Simple Man – http://bit.ly/2l7hNbi
Modena City Ramblers, La strada – http://bit.ly/2l7r82R
Counting Crows, Mr. Jones – http://bit.ly/1jCTuse
Christopher Mae’ feat. Joseph di Marco, Talking about the revolution – http://bit.ly/2kCkaPU
Carlos Santana, Just Feel Better – https://bit.ly/PLwWMk
The Smiths, There is a light that never goes out – http://bit.ly/2l7vpDd
There will be Fireworks, Foreign Thoughts – http://bit.ly/2lBqVFv
Su quest’ultima, una piccola nota personale: un gruppo scozzese, un album che arriva direttamente da un piccolo negozio di Edimburgo in un weekend gelido di dicembre. Uno dei primissimi regali. Una foto su Instagram in tempi ancora poco sospetti. Tanti chilometri macinati da allora, su strada e non solo. In Italia e non solo. Tanti, tantissimi quelli ancora da macinare, su strada e non solo. Tantissimi, ma non saranno mai abbastanza.
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Gipsyanna
Posted at 17:11h, 18 FebbraioChe buffo, qualche giorno fa pensavo che volevo scrivere anch’io un articolo sulla mia compilation per i viaggi in auto. E “there’s a light never goes out” decisamente ne fa parte. Ho appena scoperto il tuo blog, mi sta piacendo tantissimo!
Alla fine di un viaggio
Posted at 22:48h, 18 FebbraioMa che bello!! Grazie… e benvenuta! ?
inworldshoes
Posted at 17:25h, 27 FebbraioBellissimi questi articoli sulla musica in viaggio, noi abbiamo scritto un post molto simile lo scorso anno, sulla musica che inevitabilmente influenza il viaggio ma anche la vita ed i ricordi più cari!
E’ stato bello scoprire i tuoi!
Un bacione <3
Alla fine di un viaggio
Posted at 17:43h, 27 FebbraioE’ vero, il legame musica/vita/ricordi è proprio una cosa naturale, secondo me. Grazie per avermi fatto visita! 🙂