Alla Fine di un Viaggio

Visitare Lisbona, cosa vedere nella capitale del Portogallo

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Sapevo che visitare Lisbona avrebbe comportato lo scatenarsi di un innamoramento folle nella mia testolina piena zeppa di travel dreams ma non pensavo fino a questo punto.
Sono tornata sabato e ho ancora la testa per aria. Sono partita da Lisbona con il cuore gonfio ma felice di aver trovato un’altra città profondamente difficile da lasciare. Obiettivo di questa piccola guida su cosa vedere a Lisbona è quello di far innamorare anche voi della capitale del Portogallo ancora prima che ci mettiate piede.

Chi mi ha seguito sui social durante il mio viaggio di quattro giorni a Lisbona lo avrà capito. Mi ha incantato. Mi ha stregato, senza ma e senza se.
E qualunque sviolinata ora io possa farle sarebbe fatica sprecata perché Lisbona si commenta da sé, basta guardare le foto. Persino nelle foto peggiori riesce bene.
Era il viaggio di cui avevo bisogno. E pur essendo lì da sola in realtà sola non mi sono sentita mai. È stato come riuscire a far parte da subito della sua vita, delle sue strade, di quelle che scorrono dritte così come delle tante faticosissime calcadas, dei suoi palazzi disfatti così come di quelli riccamente decorati.
Visitare Lisbona ha fatto sì che ritrovassi almeno una parte di me, che ricevessi un’ulteriore conferma del fatto che come compagna di viaggio mi vado benissimo. E sono contenta di aver fatto il primo viaggio in solitaria dopo tanto tempo proprio qui. Era la città che volevo, non mi ha fatto mancare niente.
Dopo aver pubblicato confusamente vari album di fotografie in tempo reale, adesso provo a buttare giù con ordine le tante, tantissime cose che ho visto nei miei quattro giorni portoghesi. E che comunque sono davvero poca cosa rispetto alle miriadi di cose da vedere a Lisbona.
Se mi vado bene come compagna di viaggio è anche e soprattutto perché riesco a rispettare gli itinerari più ambiziosi e a visitare tutto quello che metto in programma. 

Lisbona cosa vedere e cosa fare

Un giro sul tram 28

Il mio viaggio a Lisbona è cominciato così. Ha preso piede in una grande piazza dall’aria periferica, mentre mi guardavo intorno alla ricerca della fermata di uno dei tram storici più celebri al mondo: il tram 28. Un piccolo Caronte di legno che tra salite impervie, vie strettissime, curve, semafori e auto in doppia fila, permette di visitare Lisbona conducendo i passeggeri con coraggio (e soprattutto tanta pazienza) tra i mille volti di questa capitale così poliedrica. Dall’oro dei quartieri centrali alla fantasia delle periferie. Su e giù tra piazze e miradouros. Un tragitto di circa novanta minuti in cui, dal finestrino, si vede sfilare tutto quello che di Lisbona c’è da ammirare. E state tranquilli che da lì si vede tutto, è una città che non nasconde niente.
Se come me programmate di visitare Lisbona in 4 giorni una corsa sul mitico tram 28 dovete farla.

La lista completa di tutte le esperienze che vi consiglio di non perdere a Lisbona la trovate qui: Cosa fare a Lisbona.

La Torre di Belém e il quartiere

Il vento, il fiume, l’oceano, la luce forte. Da lontano, si intuisce un lunghissimo ponte color rosso che conduce a un Cristo a braccia aperte ancora più lontano ma ben visibile.
Giungendo dal centro città, l’Avenida de Brasilia vi condurrà attraverso una Lisbona infinita, aperta, luminosa. La Lisbona degli esploratori, dei naviganti, dei viaggiatori.
Una tappa emotiva dopo l’altra: l’incanto tra i portici del chiostro del Mosteiro dos Jeronimos, l’emozione profonda, pura e semplice di trovarsi davanti alla Torre di Belém, la torre simbolo di Lisbona, il pathos dello sguardo teso verso l’infinito sotto il grande Monumento alle Scoperte. L’irresistibile fascino vintage delle splendide carrozze esposte al vecchio Museu dos Coches.
E, ancora, il cuore caldo delle Pasteis de Nata sfornate dalla storica Pasteleria de Belem. In quattro giorni ne ho divorate tante in posti diversi ma, pur essendo tutte una cosa sublime, nessuna è all’altezza delle originali.
Se state cercando di mettere ordine tra i vostri appunti su cosa vedere a Lisbona e non sapete più da cosa cominciare io vi suggerisco di partire proprio da qui, da Belém. E divorare questo quartiere meraviglioso a morsi.

Mosteiro dos Jeronimos

Portali riccamente addobbati, chiostri monumentali, decori e pietra lucente. Quando tornerò a Lisbona, oltre a rivedere il Carmo, farò una seconda puntata anche al Mosterio dos Jeronimos, in assoluto una delle cose più incredibili che la capitale portoghese ha da offrire. Non credo di aver mai ammirato in vita mia un chiostro tanto prezioso come quello di questo monastero che, come tutto l’insieme, è altrettanto dorato e decorato. Dovrete fermarvi a lungo, qui dentro, per riuscire a cogliere ogni particolare. E vi consiglio seriamente di prendervi un po’ di tempo per farlo. È qualcosa che apre il cuore.

Si tratta di una delle massime espressioni dello stile architettonico gotico e del manuelino. Costruito nel Cinquecento per volere dell’allora re portoghese, il Mosteiro rappresenta un pezzo di storia irripetibile nel cuore di un quartiere moderno e vibrante. 

Volendo delineare una top 5 dei must imperdibili (parlare di top “5” in merito alla capitale portoghese è alquanto riduttivo. Semmai top “50”), sappiate che se avete in programma di visitare Lisbona, il Mosteiro dos Jeronimos si trova di certo fra i primissimi posti.

Centro Cultural de Belém

Un edificio vivace e all’avanguardia immerso in uno dei quartieri più belli di Lisbona. Le linee moderne e la pietra chiara del Centro Cultural de Belém, concepito dall’architetto italiano Vittorio Gregotti assieme al progettista portoghese Manuel Salgado, si sposano perfettamente con la delicatezza e la storia degli edifici più antichi subito nei dintorni. Non stonano con il contesto ma lo rassicurano. Sarà anche merito della straordinaria cornice naturale che avvolge l’immenso palazzo, tra il giardino antistante e la terrazza aperta sul Tago.

Il CCB rappresenta uno dei poli più importanti di Lisbona e del Portogallo. Al suo interno si celebra tutto l’anno la cultura con mostre, eventi e manifestazioni di ogni tipo. Un luogo del genere non può che ospitare un museo degno di tanta grandezza: si trova qui, infatti, il Museu Berardo. Le sue sale espongono una delle collezioni di opere dell’arte moderna e contemporanea più importanti e visitate al mondo: basta pensare che tra i nomi dei tantissimi artisti presenti figurano Duchamp, Picasso, Warhol e Pollock. Un appuntamento assolutamente da non perdere.

LX Factory

Ma prima di addentrarmi nel cuore monumentale del quartiere Belém, ho scoperto una chicca: la LX Factory. Una fucina di colori, creatività, murales, posti accoglienti. Un posto che sono fiera di aver visitato (e un grazie speciale va a chi me lo ha consigliato). Un posto che, già prima di vederlo, sapevo che mi avrebbe lasciato addosso la voglia di tornarci ancora. E infatti sicuramente ci tornerò. Voglio provare tutti i bar, fotografare ogni muro e, se possibile, acquistare qualcosa in ognuno di quegli adorabili negozi.
Altra esperienza imperdibile che vi consiglio nel mio post su cosa fare a Lisbona (che ho linkato un paio di paragrafi fa).

Cosa vedere a Lisbona? I tanti Miradouros!

I Miradouros di Lisbona sono pura poesia. Sono fatti per avere tanto tempo a disposizione da dedicare alla pienezza dello sguardo. Trovi un posto in cui sederti, magari con un’ottima birra in mano, e rimani per un po’ a guardare lo splendore che ti si apre davanti agli occhi. Sono luoghi che insegnano la calma, la lentezza, il saper godere di piccole grandi cose come lo sguardo sui tetti di una città.

Per chi non lo sapesse, infatti, i miradouros sono le terrazze panoramiche che caratterizzano diverse località portoghesi, la capitale in primis, dalle quali si gode di una vista stupenda. 

A Lisbona mi sono affacciata almeno cinque volte: oltre al Mirador del Castello di Sao Jorge e alla terrazza dell’Elevador de Santa Justa, vi consiglio il panorama gentilmente offerto dal Miradouro Santa Luzia, dal Miradouro Portas do Sol e dal Miradouro de Alcantara. Ma ce ne sono tanti altri, tutti sparsi per i quartieri alti della capitale.

Da lassù Lisbona è un sogno dolcissimo. Il suo mix di antico e moderno (dove mi sa che l’antico, però, vince a mani basse) non avrà più alcun segreto da lassù. Sentirete di amarla ancora di più dopo averla osservata a lungo dall’alto.

Praça do Comercio e i dintorni

Una pausa tra i piatti saporiti proposti da Time Out, l’immensa sala pranzo del Mercado da Ribeira che tra i suoi stand offre una sintesi meravigliosa della cucina portoghese (a proposito, se volete sapere quali sono i piatti tipici portoghesi che ho apprezzato di più durante il mio viaggio date un’occhiata al post dedicato).
E, con la pancia piena, rimettersi in marcia per visitare Lisbona nella sua anima più monumentale e signorile, quella del centro, anche se un vero e proprio centro qui non esiste. A cominciare dal salotto buono della città, l’immensa Praça do Comercio con la sua romantica terrazza sul Tago, e dalla piccola Praça do Municipio, così bianca da accecare. Per poi passare sotto l’Arco da Rua Augusta e scoprire così musei, negozi e ristoranti eleganti prima di ricominciare a salire per raggiungere due degli edifici religiosi più importanti della città: la Igreja Sant’Antonio e il Sé de Lisboa.

Cosa vedere a Lisbona: la Cattedrale del Sè 

La Cattedrale di Santa Maria Maggiore, ovvero il Sè di Lisbona, si nasconde quieta su una collinetta, in una strada quasi in curva, poco distante dalle vibrazioni di Praça Do Comercio e delle altre zone istituzionali e poco a nord rispetto al cuore di Alfama. È una chiesa dalle mille vite, che in passato è stata distrutta e ricostruita diverse volte. Non a caso, i suoi decori, il tesoro e la sua architettura raccontano di epoche e popoli lontani e diversi tra loro. Oggi, quella visibile e dirompente è una bellezza tra il gotico e il romanico. Splendido anche il chiostro, che può ricordare quello del Mosteiro dos Jeronimos, anche se più piccolo.

Il Convento do Carmo

Un pezzo di storia travagliata con vista cielo. Il Convento do Carmo è uno degli incontri fatti durante i miei quattro giorni a Lisbona che mi ha emozionato di più. Solo una cosa rimpiango: l’aver saputo cosa mi aspettava già prima di varcare la splendida soglia. Se non avessi guardato tutte quelle foto nelle settimane precedenti il viaggio a quest’ora sarei ancora a bocca aperta per lo stupore.

Per cui, non pensate neanche di visitare Lisbona e non entrare qui.
Nell’istante stesso in cui ho varcato la soglia, ho capito che da quel momento in poi avrei sviluppato una certa dedizione per gli edifici con il soffitto di cielo (cosa che infatti si è riproposta durante la mia visita all’Abbazia di San Galgano) e prima o poi vorrei riuscire a vedere tutti quelli che ci sono al mondo.

Elevador de Santa Justa

Subito fuori dal Convento do Carmo si nasconde una istituzione: l’Elevador de Santa Justa. Una star che troverete in tutte le guide su cosa vedere a Lisbona. Più che fare sali e scendi con l’ascensore, però, merita affacciarsi dalla terrazza panoramica posta all’ingresso dell’ascensore. Da lì, con uno sguardo è possibile abbracciare tutto: dal Carmo alle piazze centrali, dal Tago alla collina del Castello. E un oceano piacevolmente disordinato di tetti rossi e palazzi colorati.

Forse risulterà impopolare quello che sto per dire, e ovviamente è solo un consiglio: fare sali e scendi con l’elevador costa qualche eurino (mi pare sia 4,50 solo l’andata). Ecco, se proprio volete fare l’esperienza fatela, ma sappiate che a Lisbona ci sono decine di miradouros dai quali affacciarsi e altri elevadores più economici con i quali andare su e giù (anche se si tratta di modalità di trasporto un po’ diverse: il Santa Justa funziona proprio come un ascensore; l’Elevador de Graça, che io prendevo per scendere dal Bairro Alto alla Baixa e non dover fare quella scalinata ripidissima ricorda più un tram). Questo solo per dirvi che va benissimo provare l’ebbrezza del Santa Justa, ma una volta è più che sufficiente.

Se invece parliamo della bellezza architettonica della struttura, beh quella è solo da ammirare!

La Baixa di Lisbona

Una volta lì, vi troverete nel cuore della Baixa, il quartiere intorno al Convento del Carmo. Da esplorare a piedi partendo dai suoi nodi più monumentali come Restauradores e Rossio, per addentrarsi poi tra i vicoli, le scalinate, le piazze, alla scoperta dei negozi, dei teatri e delle pasticcerie di una delle zone più eleganti di Lisbona.
Ah, e se mentre camminate vi verrà voglia di un caffè e di gustare un pastel in compagnia di Fernando Pessoa seduti a quello che era il suo bar preferito, dovete venire da queste parti. E fare tappa al bellissimo Cafè a Brasileira.

Cosa vedere a Lisbona: il Castelo de São Jorge

Passeggiando per Lisbona può capitare di sentirsi osservati. In effetti lui è lì, onnipresente, in grado di sorvegliare chiunque si trovi in qualunque punto della città. Così alto che sembra irraggiungibile (quantomeno a piedi). Il Castelo de Sao Jorge, un altro capitolo imperdibile della storia del Portogallo e della sua capitale. Impossibile che non lo troviate inserito in una qualsiasi top 5 o top 10 dei suggerimenti su cosa vedere a Lisbona.
Un immenso miradouro dal quale è possibile osservare tutta la città, circondato dal verde di un romantico giardino dove passeggiano, indisturbati, alcuni pavoni. Una ex fortezza dai tratti simili a quelli dell’Alhambra andalusa della quale esplorare le rovine, le torri, le aree archeologiche. Un tuffo in un passato glorioso all’interno di uno dei monumenti più importanti di Lisbona.

Alfama, il quartiere del Fado

Se salire a piedi al Castello è un’impresa piuttosto ardua, scendere si rivela invece più fattibile (sempre ammesso che abbiate scarpe comode ai piedi). E regala la possibilità di assistere a tanti spaccati diversi, di conoscere diverse sfumature, di visitare Lisbona osservandola da diversi punti di vista. Non solo geografici e urbanistici ma anche umani. Iniziando ad ammirarla dall’alto in tutta la sua magnificenza dal Miradouro de Santa Luzia e, poco distante, da Portas do Sol
Ma la vera scoperta deve ancora arrivare.
Continuando a scendere, infatti, si entra ad Alfama, quartiere di Fado e fantasia. Tanti vicoli bianchi, stretti, impreziositi da graffiti, murales, porte colorate e panni stesi al volere del vento. Un luogo di incontro, di sorrisi, di varietà e di decadenza. Da percorrere in lungo e in largo, fermandosi anche in qualche bar. E, da qui, giungere fino al “pianterreno” della città e scoprire il Museu do Fado per ascoltare le voci vibranti e le note intense che hanno reso grande questo cantare d’amore così malinconico.

Museu do Fado

Visitare Lisbona significa accostarsi anche alla struggente malinconia contenuta nei ritmi e nei versi del Fado. 

Il Fado, la musica dell’anima nata nel quartiere Alfama. Sempre qui si trova anche il Museu dedicato alle voci, alla storia e ai brani che lo hanno reso celebre. Nato come genere di musica popolare, il Fado oggi è stato riconosciuto come patrimonio UNESCO ma in passato se l’è vista con una storia piuttosto movimentata e controversa. Il museo vi racconterà tutto e vi permetterà persino di ascoltare il canto di artisti come Amalia Rodrigues, probabilmente l’esponente più rappresentativa e amata del genere. 

Il Museu dos Azulejos

Conoscere la storia, le abitudini e le tradizioni di un popolo attraverso un mondo di ceramiche smaltate e colorate. Una forma d’arte alternativa che, in qualche modo, ha ripercorso le stesse dinamiche e gli stessi temi delle arti più tradizionali. Per me un’appassionante sorpresa. 
Un resoconto più dettagliato sul Museu dos Azulejos e gli altri musei che vale la pena visitare a Lisbona lo trovate qui: Tre musei da visitare a Lisbona.

Il Bairro Alto di Lisbona

La mia casa in questi giorni portoghesi. Tante piccole vie che intrecciandosi danno vita a un tappeto di edifici colorati in cui spiccano, a ogni angolo, bar, locali e ristoranti.
Il rifugio ideale per chi ha fame, sete e per chi, oltre a visitare Lisbona da bravo viaggiatore, ha voglia di viverla anche di sera. Per me, un’oasi dove l’allegria che avvolge la città si fa ancora più insistente, in cui la musica suona fino a notte fonda e dove si rimane incantati davanti alle vetrine che propongono accessori originali e oggetti di design.
Del Bairro Alto trovavo irresistibile il contrasto tra le serate vissute e le mattine silenziose quando, tra quelle vie vuote, sembrava che fossi l’unico essere vivente ad aver fatto cominciare la sua giornata.

Monastero di São Vicente de Fora

Per visitare una delle perle della capitale del Portogallo dovete raggiungere il vivace quartiere di Graça, sulle alte che sovrastano l’Alfama, a pochissima distanza dai monumenti storici più importanti della città. Il Monastero di São Vicente de Fora è un edificio incredibile, dentro e fuori. Sale impreziosite dagli immancabili azulejos e chiostri incantevoli vi attendono. Per non parlare di ciò che più mi ha incantato (complice l’orario fortunato di un tramonto infuocato), ossia la terrazza affacciata sul Tago e sui tetti rossi  dell’Alfama. Da lì godrete anche di un panorama privilegiato anche sul bellissimo edificio del Panteao Nacional.
Se la vostra visita non termina troppo tardi, subito fuori dal Monastero potrete aggirarvi tra le bancarelle e i chioschi della Feira da Ladra, uno dei mercati più popolati (e stuzzicanti, ve lo assicuro!) di Lisbona.

Casa Museo Amália Rodrigues

Non si può dire di conoscere il Portogallo né tantomeno la sua cultura senza immergersi nelle note melodiose e struggenti del Fado. E Fado fa rima con Amalia Rodrigues, che di tali melodie fu la regina indiscussa. Tra le cose da vedere a Lisbona suggerisco quindi di visitare la casa nella quale l’artista visse per oltre mezzo secolo, oggi gestita dalla Fondazione che porta il suo nome. Qui ritroverete gli arredi originali, i vestiti di scena e i gioielli di Amalia, e potrete ripercorrere le tappe principali della sua lunghissima carriera, che vide la cantante brillare sui palchi di tutto il mondo.

Escursioni fuori Lisbona: visitare Sintra in un giorno

Sintra è stata la mia gita fuori porta durante il mio viaggio a Lisbona. 
Cercavo i colori brillanti del Palacio da Pena. E qualche traccia d’autunno nel bosco che nasconde le rovine del Castelo dos Mouros. E li ho avuti, anche se in una veste originale: a farmi compagnia durante la mia gita a Sintra c’era infatti la nebbia. Bianca, umida e ventosa e, soprattutto, fedele: non mi ha mollato un attimo. E quel giorno ha avvolto con insistenza tutto quello su cui ho posato gli occhi.
Oltre a questo spettacolo ho avuto anche gli splendidi interni del Palacio Nacional, un centro storico graziosissimo e, mentre “scalavo” le mura del castello allo stravento, la sensazione forte che per me, in quel momento, non potesse esserci luogo più azzeccato.
Quando programmerete il vostro itinerario su cosa visitare a Lisbona ricordatevi di tenervi un giorno proprio per visitare Sintra e le sue bellezze. Se la mia gita fuori porta vi ha incuriosito e volete qualche info in più la trovate qui: Cosa vedere a Sintra in un giorno.

Lisbona, cosa vedere al prossimo viaggio

So già che a Lisbona tornerò. E alla svelta, anche. Il fatto è che si tratta di un posto che, per natura, ti fa proiettare in avanti, facendoti sognare nuovi viaggi e nuovi ritorni. E chi sono io per respingere la voglia potente di pianificare le prossime cose da vedere a Lisbona che stavolta non ho potuto includere nell’itinerario?
Dato che alla fine di un viaggio si continua a viaggiare leggendo e, appunto, pianificando, mi sono fatta un’idea abbastanza precisa delle mie prossime tappe nella capitale portoghese. Quando tornerò e Lisbona non mancherò una visita a:

Che poi, a tutto questo si sommano molte delle cose che ho descritto nei paragrafi precedenti e che, ovviamente, vorrei rivedere.
Qualcosa mi dice che il mio prossimo viaggio a Lisbona non sarà tanto breve.

Cosa vedere a Lisbona e dintorni, qualche idea per le prossime gite fuori porta

Sempre perché notoriamente non sono una che si proietta molto in avanti, specie quando si parla di viaggi, ho già pianificato le prossime gite fuori porta per quando farò ritorno nella capitale portoghese. Forse il mio amore sconfinato per il Portogallo mi rende poco obiettiva, ma mica ci si può accontentare di visitare Lisbona e non buttare un occhio verso tutte quelle cittadine meravigliose che ne animano gli immediati dintorni.
Oltre a Sintra, ecco quindi qualche altro suggerimento sulle prime cose da vedere vicino Lisbona, con l’indicazione (approssimativa) del tempo necessario per raggiungerle:

 

Capisco adesso che sulla capitale del Portogallo scriverei pagine e pagine. E ne scriverò ancora.
Non so se in questo post sono riuscita a restituire anche solo una minima parte della bellezza, lo stupore e l’incanto che visitare Lisbona ha destato in me durante i miei quattro giorni di viaggio.
Lisbona è un luogo che dà tutto: ti porge la magnificenza così come la decadenza. Ti offre i grandi panorami e i piccoli tesori nascosti tra i vicoli solitari. Ti presenta colori brillanti, creatività e fantasia ma anche cantieri e imperfezioni. Un mix dal fascino prepotente al quale non ci si sottrae. Più magnetico di una calamita. Qualcosa impossibile da dimenticare. Qualcosa al quale, già lo so, sarà impossibile non tornare.


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