cosa vedere a Modica

Cosa vedere a Modica, perla lucente del Barocco

Modica è una perla. È uno di quei luoghi in grado di far esplodere tutto il tuo orgoglio siculo e portarlo al massimo splendore. E questo vale anche per chi, come me, ha scelto la via della lontananza e si fa bastare quelle misere due-tre volte l’anno per scendere dal Nord e rivedere casa.

Sono tornata nel regno ibleo del Barocco siciliano nelle scorse settimane, durante le ferie estive. Al capoluogo di provincia Ragusa era toccata una visita la scorsa estate, quest’anno mi sono diretta una quindicina di chilometri più a sud. Questa piccola guida su cosa vedere a Modica è il resoconto di una giornata indimenticabile in cui, oltre a mostrare al mio compagno un pezzo di Sicilia che a lui mancava e che secondo me è un must, mi sono ripresa parte di quello che ho trascurato negli ultimi anni. Ormai le mie ferie sicule sono così; passo più tempo a fare la turista che l’autoctona. Prima di partire ripasso a mente posti e città siciliane da visitare e, una volta arrivata, fotografo luoghi in cui non metto piede da secoli. O, peggio, in cui non sono mai stata (come nel caso di Castiglione di Sicilia, del quale vi racconterò presto). Ma mi sta bene così, se questo vuol dire ritrovare dei pezzi che avevo perso per strada. che ben venga se per cominciare ad apprezzare sul serio la Sicilia per l’immensa bellezza che è mi son dovuta trasferire quindici anni fa a 1000 chilometri di distanza.

Sia chiaro che quando dico che mi sta bene così lo penso sul serio. Anzi, passo e chiudo con le solite riflessioni da emigrata che magari non interessano a nessuno se non forse a qualcuno tra quelli che condividono la mia stessa scelta. Siete qui per scoprire cosa visitare a Modica e io tra pochissimo vi accontenterò.

Cosa vedere a Modica alta

Cosa vedere a Modica bassa

Modica cosa vedere

Duomo di San Giorgio

A volte mi dimentico che ci vuole una certa prestanza fisica per girare a piedi alcune zone della Sicilia!
Ok, forse ho un tantino esagerato a metterla così, ma sappiate che visitare Modica, così come altri luoghi del ragusano e non solo, implica salire e scendere un numero imprecisato di scale così come percorrere strade e vicolini a diversi livelli di pendenza. Anche qui, come a Ragusa, si distingue una Modica alta da una Modica bassa. Salire e scendere dall’una all’altra potrà anche essere faticoso ma vi regalerà l’immagine arroccata di una delle cittadine più belle della Sicilia in tutto il suo bianco splendore. Alla fine sarete ben contenti di faticare, vedrete.

La scalinata che conduce al Duomo di San Giorgio è semplicemente maestosa. O forse sono stata particolarmente fortunata a percorrerla nel mese di agosto, quando in Sicilia imperversa ovunque il fucsia acceso della Bouganville. Fiori e stagione a parte, la scalinata del Duomo di San Giorgio regala uno dei belvedere più belli sul corso Umberto I e in generale sulla città. Da lì potrete osservarla per bene, la vedrete avvinghiata stretta alla sua collina.
La chiesa in sé, poi, è un autentico gioiello del Barocco, sia all’interno (a proposito: cercate la meridiana sul pavimento!) che all’esterno.

cosa vedere a Modica il duomo di San Giorgio

cosa vedere a Modica il belvedere del duomo

Duomo di San Pietro

L’altra tappa fondamentale alla scoperta di cosa vedere a Modica è il suo secondo Duomo, ossia il Duomo di San Pietro, ennesimo capolavoro che definisce la ricchezza barocca della città.
Se ci arriverete dal Duomo di San Giorgio o dalla casa natale di Salvatore Quasimodo, vi toccherà scendere per raggiungerlo: San Pietro si trova nella bassa e si affaccia sul corso principale di Modica. Anche in questo caso l’ingresso in chiesa è preceduto da una scalinata monumentale (non temete, non è impegnativa come quella di San Giorgio), impreziosita dalla presenza delle statue dei 12 apostoli.

cosa vedere a Modica il duomo di san Pietro

Casa natale di Salvatore Quasimodo

Il momento topico della giornata. Quando l’inaspettato ci ha stretto tra le sue braccia.
Se dovessi conservare un solo ricordo della gita a spasso per la città di Modica non avrei alcun dubbio e salverei quello della visita alla casa natale di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959. Colui che per me, fino a quel momento, oltre a essere appunto il destinatario di uno dei riconoscimenti più importanti al mondo, era il padre di Ed è subito sera, nonché il protagonista di ahimè poche nozioni sparse apprese al quinto anno di liceo. Ma la mia conoscenza si fermava lì. Per cui non era proprio previsto che dalla visita alla sua casa natale sfociasse un fiume denso di emozioni.

La casa si divide in pochi ambienti, semplici ma arredati secondo lo stile dell’epoca con mobili originali. Ovunque, foto della vita del poeta e della sua famiglia e i suoi scritti. Insomma, quello che solitamente si trova nella casa museo di un grande scrittore.
Ma a rendere speciale quella visita è stata la presenza di Alessandro, figlio di Salvatore Quasimodo, che vive e lavora a Milano ma che in quei giorni si trovava eccezionalmente a Modica.
Il fiume di cose che avrei voluto dire e chiedere si è trasformato in groppo e mi si è arrestato in gola e non è più riuscito a emergere. Credo sia stato lo stesso per gli altri visitatori che erano con me in quel momento. D’altronde, cosa vuoi dire al figlio di un premio Nobel?
Dal canto suo, anche lui ha parlato pochissimo. E ha usato pochissime parole in memoria del poeta e della sua storia. Poche frasi, ma in cui c’era dentro tutto. Poche frasi che sono bastate a delineare nella mente di tutti noi presenti una figura imponente, la memoria di un padre onnipresente persino (e chissà, forse soprattutto) dopo la sua morte. Con tutti i nessi e i connessi che questo può comportare nella vita di un figlio.
In quel marasma di sorpresa ed emotività, l’ultima cosa che ci sarebbe venuta in mente è chiedergli una foto insieme. Infatti non gliel’abbiamo chiesta, è stata la guida a chiamarci indietro quando stavamo già per andare via e a invitarci a fare uno scatto con Alessandro.
Questo e un altro milione di pensieri mi affollavano la mente mentre lasciavo la casa natale di Quasimodo per proseguire la mia visita a Modica. A quel punto il groppo alla gola si è sciolto e ovviamente ho pianto.

(NB: qui sul blog, o sui social, non pubblicherò la foto assieme ad Alessandro Quasimodo. Preferisco tenerla per me, nel bagaglio dei ricordi più cari e delle emozioni più forti). 

cosa vedere a Modica la casa natale di Quasimodo

cosa vedere a Modica la casa di Salvatore Quasimodo

Chiesa rupestre di San Niccolò Inferiore

Il mio itinerario su cosa vedere a Modica prosegue con una chicca.
Quella che con molta probabilità è la chiesa più antica della città (sembra risalire all’alto Medioevo) se ne stava nascosta tra le pareti di un garage del centro storico. Circa trent’anni fa, in seguito ad alcuni lavori di ristrutturazione, è saltata fuori per magia. Oggi, della piccola meraviglia della Chiesa rupestre di San Niccolò Inferiore sono parzialmente visibili alcuni cicli pittorici. Il fascino di ritrovarsi all’interno di qualcosa che ha attraversato i secoli è invece molto ben tangibile.

Cosa vedere a Modica la Chiesa rupestre di San Niccolò Inferiore l

Corso Umberto I

Prendetevi il vostro momento per immergervi nel bianco lucente della pietra di Modica, per osservare ogni dettaglio del suo preziosissimo Barocco.
Percorrere il Corso Umberto I vi regalerà una full immersion nel cuore di quello che per me (ovviamente, essendo sicula!) rappresenta lo stile architettonico più riuscito nella storia dell’umanità, assieme a una panoramica di alcuni degli angoli più belli di Modica. Oltre alla bellezza appariscente dei palazzi storici, qua e là vi capiterà di scorgere la vecchia insegna di qualche negozio. O di vedere qualche uscio aperto, o le vecchine sedute che conversano tranquillamente fuori dalla porta di casa. Ecco, soffermatevi, su questi dettagli. Vi faranno viaggiare nel tempo, teletrasportandovi in una Sicilia che in posti come Modica o nei piccoli borghi non è del tutto inedita, ma che difficilmente resiste nelle grandi città. 

cosa vedere a Modica il Corso Umberto

cosa vedere a Modica in un giorno

Antica Dolceria Bonajuto

I golosi a me! Se anche voi ritenete il cioccolato una delle migliori invenzioni mai concepite, se il famoso quadratino ve lo concedete anche quando siete a dieta, se siete tipi da “toglietemi tutto ma non la mia tavoletta alle nocciole”, allora dovete per forza approdare all’Antica Dolceria Bonajuto per gustare il vero cioccolato modicano. Una tappa imprescindibile per gli amanti delle dolcezze che si apprestano a scoprire cosa vedere a Modica in un giorno.
Io, in realtà ci sono capitata per caso, passeggiando lungo il corso Umberto I. La dolceria si trova in una deliziosa traversina un po’ nascosta ma facile da scovare. Una volta entrati, anche se non avrete fame vi sarà impossibile non provare tutto quello che troverete sul bancone, nel cosiddetto “angolo dell’assaggio” e, credetemi, ancora più difficile sarà non fare acquisti. Nel laboratorio di Bonajuto si producono ogni giorno i tantissimi gusti di cioccolato modicano realizzati secondo la ricetta tradizionale, ma non solo. Oltre al cioccolato, potrete infatti assaggiare gli Mpanatigghi (fagottini di pasta frolla ripieni che io ho scoperto proprio quel giorno) e altri pasticcini dal sapore e gli ingredienti molto siculi.

Mentre siete impegnati a degustare, però, guardatevi attorno: il negozio, fedele al suo old style, sembra un museo. Sbirciate dentro la “vetrina dei ricordi”: scoprirete una storia dolcissima lunga 150 anni.

cosa vedere a Modica la città del cioccolato

Altre cose da vedere a Modica

A chi avesse ancora un po’ di tempo per scoprire cosa vedere a Modica consiglio, oltre di gironzolare senza meta per strade e stradine del centro storico, di soffermarsi anche davanti a tutte le chiese che incontra: il Barocco di Modica è poesia pura, non vi annoierete a osservarlo. In particolare, la Chiesa di Santa Maria di Betlem e la Chiesa del Carmine (che è quella che vedete nella foto qui sotto).

Immancabile una visita al Castello, che purtroppo quando sono andata io era chiuso. Assieme alla sua torre con l’orologio, domina Modica dall’alto del suo promontorio. Non a caso, lo scorgerete facilmente da qualsiasi punto vi troviate. Grazie alla sua posizione privilegiata, credo regali uno dei panorami più belli sulla cittadina.

Agli amanti del cioccolato, oltre alle scorpacciate, segnalo anche il Museo del Cioccolato di Modica; io per mancanza di tempo non l’ho visitato, me lo tengo per la prossima volta. Così come tengo per la prossima volta anche la visita alla casa natale di Tommaso Campailla, medico e filosofo modicano che ebbe un ruolo fondamentale nella cura della sifilide.

cosa vedere a Modica la chiesa del Carmine

cosa vedere a Modica il Castello dei Conti

Modica e dintorni

Cosa vedere a Scicli

Dopo aver scoperto cosa vedere a Modica, Scicli è la seconda tappa alla quale non dovete rinunciare per niente al mondo. Le due città distano una decina di chilometri l’una dall’altra.
Più raccolta rispetto a Modica, nel piccolo regno di Scicli le bellezze del Barocco ibleo sfilano una dopo l’altra senza lasciare all’occhio la possibilità di riposare. E non importa che alcuni luoghi siano stati resi celebri dalla fiction del Commissario Montalbano (ad esempio, il municipio di Scicli, nella serie, veste i panni del Commissariato di Vigata), Scicli regalerebbe comunque ai suoi visitatori un tuffo nella meraviglia. 

Per citare alcune delle chiese più belle da visitare: la chiesa del Carmine (che si trova in piazza Busacca, la piazza principale) e, allontanandosi di qualche passo dal centro storico, la chiesa di Santa Maria la Nova e la chiesa di Santa Maria della Consolazione.

Ritornando a Piazza Busacca e addentrandosi nel centro si incontrano bellezze come la Chiesa Madre di Sant’Ignazio di Loyola e soprattutto la chiesa dedicata a San Bartolomeo. Ma non soffermatevi solo sulle chiese: come Modica, anche Scicli merita che restiate perennemente con lo sguardo rivolto verso l’alto, intenti a cogliere i dettagli preziosi di architetture eleganti e suggestive come quelle di alcuni palazzi, primo fra tutti Palazzo Beneventano.

Ancora un consiglio: un’immagine d’insieme piuttosto romantica del centro di Scicli l’avrete percorrendo il ponte che parte alle spalle della chiesa del Carmine, bello da percorrere mano nella mano con la dolce metà ma anche semplicemente stringendo una fotocamera pronta a scattare a ogni passo.

Cosa vedere a Modica e Scicli

Cosa vedere a Modica e Scicli città del Barocco

Cosa vedere a Modica e dintorni

Cosa vedere a Modica e Scicli città di Montalbano

Dove si trova Modica

Modica si trova nel cuore della Sicilia iblea, a circa 15 chilometri dal capoluogo di provincia Ragusa e da 20 chilometri dalla costa (e, in particolare, dalla località balneare di Marina di Modica. Ma  potrei citarvi tanti altri paesini sul mare da quelle parti).
Quando programmerete una vacanza nella Sicilia orientale tenete presente che Modica non dista tanto neanche da Siracusa e altre bellezze come Noto, Marzamemi e le spiagge di Pachino e Portopalo di Capo Passero.
Per arrivare a Modica da Catania o da Siracusa dovete percorrere l’autostrada A18 Siracusa-Gela fino a Rosolini (che attualmente coincide con la fine dell’autostrada stessa) e da lì proseguire in statale. Forse questo potrebbe allungare un po’ i tempi di percorrenza, ma volete mettere lo splendore dei paesaggi della Sicilia più autentica con i quali verrete a contatto?

 

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