05 Set Cosa vedere a Ragusa, gemma del Barocco siculo
A Ragusa non andavo da anni, sebbene programmassi da tempo un giro completo nella parte più meridionale della Sicilia orientale. Per questo mi ero documentata parecchio su cosa vedere a Ragusa e quali altre chicche visitare nei dintorni. Alla fine, lo scorso agosto la mia voglia di esplorare si è risolta unicamente con una giornata tra i vicoli bianchi di Ragusa e la conclusione che ne ho tratto (non che non lo sapessi già) è che se non conoscete quelle zone dovete rimediare al più presto.
E lo so, il dilemma è sempre lo stesso: durante un viaggio in Sicilia ci sarebbero così tanti luoghi da vedere che bisognerebbe programmare una vacanza di almeno un paio di mesi. Come si fa a visitare tutto? Beh, con un pizzico di ironia vi rispondo che per fortuna esistono i blogger, e nella fattispecie i blogger siculi, che possono illustrarvi fatti e misfatti della loro regione, cose belle e cose bellissime da non perdere cosicché possiate progettare al meglio il vostro itinerario.
Nello specifico, vi accorgerete presto che Ragusa è un giardino in cui il Barocco è fiorito rigoglioso. È fiorito nel suo raggio più luminoso, nei suoi dettagli più preziosi, nella sua decadenza più amabile. Vi basterà una giornata per capirlo, molto meno per innamorarvene e desiderare di non andare più via.
Con questa piccola guida su cosa vedere a Ragusa spero di riuscire a fare la mia parte.
Ragusa Ibla è la parte monumentale di Ragusa. Come fosse il centro storico del centro storico.
Si trova in collina ma a una quota più bassa rispetto alla città. È il fiore all’occhiello di Ragusa, quel piccolo nido intricato di vicoli ed edifici storici che avete visto tante volte in fotografia. Siate pronti a immergervi per toccarlo da vicino ma anche a osservarlo da lontano, affacciati dalla terrazza di qualche belvedere, e a lasciarvi incantare dalla sua straordinaria irregolarità.
Ragusa Ibla cosa vedere
Via Scale
A proposito di salite, vicoli e straordinarie irregolarità: il primo sguardo di insieme e ravvicinato su Ragusa Ibla io l’ho avuto salendo i pochi gradini che conducono all’ingresso della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio. L’immagine che avevo davanti agli occhi è quella che vi lascio subito qui sotto. Davanti alla chiesa, infatti, si apre la piccola Via Scale: affrontarla è il modo migliore per addentrarsi e incontrare palazzi bellissimi come il Palazzo della Cancelleria e la Chiesa di Santa Maria dell’Itria.
Il fascino di quei luoghi, secondo me, esiste però a prescindere dalla presenza dei palazzi monumentali. Il fascino risiede in tutte le domande che vi porrete mentre osserverete la posizione delle abitazioni e vi chiederete come dev’essere vivere all’interno di un qualcosa che, già solo di per sé, è un Patrimonio assoluto, prima ancora che sia l’Unesco a dichiararlo. La bellezza sta nella convivenza armoniosa tra gli edifici storici, importanti, decoratissimi e le case che appaiono così fragili, quasi come se bastasse un soffio di vento a portarle via.
Ragusa è il ritratto della Sicilia che innamora, ci metterete un attimo a capire il perché.
Il Duomo di San Giorgio e la sua piazza
Spostiamoci dall’altra parte di Ragusa Ibla.
Il Barocco siciliano esplode in tutto il suo splendore proprio qui. Nella piazza del Duomo di San Giorgio dove, oltre al Duomo, ogni altro palazzo meriterebbe un book fotografico.
Il Duomo è quello che avrete visto nella maggior parte di foto che ritraggono Ragusa Ibla ed è oggettivamente grandioso.
La piazza che lo avvolge è aperta, ariosa. La luce bianca che emana d’estate credo sia in grado di abbronzare qualsiasi pelle.
La Chiesa di San Giuseppe e i palazzi barocchi
Proseguendo incontrerete un’altra chiesa impossibile da non notare nonostante la sua posizione un po’ più ritirata: la Chiesa di San Giuseppe. Anche lei degnamente circondata dalla bellezza.
Vi renderete conto che il centro di Ragusa Ibla è tutto così: un susseguirsi di palazzi maestosi, eleganti, arricchiti da decori barocchi irripetibili. Uno su tutti, il palazzo del Circolo di Conversazione, che a me ha colpito per le sue pareti azzurrine.
Non starete semplicemente percorrendo una strada ma un vero e proprio museo. Una galleria di architettura preziosa a cielo aperto. Che saprà farsi sicuramente perdonare i tanti passi, le scale in salita e le discese che avrete compiuto fino a quel momento.
Il Giardino Ibleo
L’ultima tappa di Ibla che vi suggerisco in questo piccolo itinerario a piedi su cosa vedere a Ragusa è il Giardino Ibleo.
Una piccola oasi in cui Barocco, fiori, e sfumature orientali dialogano armoniosamente.
Dopo tanto cammino un momento di relax seduti su una panchina tra file di palme e aiuole colorate non potrà che farvi bene. Resterete comodamente seduti per poco, però, vi avverto. I vialetti fioriti vi invoglieranno presto all’esplorazione. All’interno del giardino troverete un paio di chiesette, alcuni monumenti e un belvedere straordinario dal quale potrete ammirare le colline (e accomodarvi ancora una volta su una panchina, se ne avvertite il bisogno).
Cosa vedere a Ragusa in un giorno
Corso Italia
All’ingresso del Giardino Ibleo potrete saltare sul piccolo bus che, allontanandosi dal mondo intricato di Ragusa Ibla vi condurrà al centro storico di Ragusa. Il primo impatto lo avrete con il Corso Italia, una delle arterie principali della città.
Un primo impatto barocco quasi come quello avuto con Ragusa Ibla, soltanto che qui le strade sono più spaziose. I palazzi, che siano istituzioni o edifici qualsiasi, sono bellissimi. Quantomeno lo sono per me, che in quella straordinaria decadenza ci sono cresciuta (percorrendo le strade del centro di Catania, per intenderci). Alzate gli occhi più che potete, cogliete i dettagli, le differenze. Qualche volta resterete colpiti dalla improvvise macchie di colore che spiccano su tutta quella pietra chiara, come quelle che vi mostro nella foto qui sotto. Lì dove, forse vi sembrerà azzardato, ma Ragusa mi ha ricordato le foto di Cuba.
La Cattedrale di San Giovanni Battista
A un tratto dovrete abbandonare momentaneamente il vostro percorso lineare (e in salita) su Corso Italia per entrare in una piazza non bellissima, a essere sinceri, ma solo perché deturpata da una specie di ecomostro su uno dei suoi quattro lati. Eppure qualsiasi guida su cosa vedere a Ragusa vi suggerirà che in quella piazza dovete recarvi per forza. Lì ad aspettarvi c’è infatti una delle chiese più belle e importanti della città: la Cattedrale di San Giovanni Battista. Eccola lì, luminosa e imponente in cima alla sua scalinata, che si erge fiera di fronte all’orrore architettonico che le hanno costruito davanti. Per fortuna che il contorno restante si salva.
Guardatela bene la Cattedrale; anche in questo caso innamoratevi dei dettagli. Ne troverete così tanti che alla fine vi sarà impossibile definirli semplici dettagli.
La Chiesa dell’Ecce Homo e le vie interne del centro di Ragusa
L’Ecce Homo è un’altra chiesa bellissima che si erge maestosa in un contesto urbano emblematico e affascinante. Per vederla dovrete lasciare il Corso Italia e addentrarvi nelle stradine laterali. Incontrerete una Ragusa dai tratti più popolari e meno sfarzosi. Percorrendola ho vissuto millemila déjà vu: quell’atmosfera trasandata, quel senso di lasciato andare fin quasi all’abbandono, quelle immagini di strade e palazzi che “se fossero curati, tenuti meglio e ristrutturati…”. Insomma, ho ritrovato la solita sensazione che a volte mi prende quando giro per la Sicilia, che sia nella mia città o che sia in altri luoghi. Un qualcosa di così familiare, così stretto e intrinseco che è persino difficile da tirar fuori e spiegare.
Il panorama dalla Chiesa di Santa Maria delle Scale
Tornando indietro, e quindi scendendo verso Ragusa Ibla, non potrete non fermarvi cento volte a scattare decine di foto a uno dei panorami più belli sulla città. Su Ragusa Ibla, intendo.
In questo senso la terrazza della Chiesa di Santa Maria delle Scale è un punto privilegiato.
Potrete ammirare Ragusa Ibla come l’avete vista finora in quasi tutte le fotografie che la ritraggono da lontano: adagiata sulla collina, con la sua forma irregolare che sembra non seguire alcuna logica, gli edifici che appaiono come ammassati gli uni sugli altri e nascondono quella rete fitta di vicoli, salite e discese cui accennavo prima.
Le spiagge di Marina di Ragusa
Infine, un consiglio su cosa vedere a Ragusa che farà comodo a quelli che “va bene camminare, vedere monumenti, far su e giù per la città, ma se vado in vacanza in Sicilia voglio anche rilassarmi in spiaggia”.
A una ventina di chilometri da Ragusa troverete una delle località di mare più famose della Sicilia: Marina di Ragusa. La spiaggia del paese è lunghissima. Sulla sua sabbia fine si alternano lidi attrezzati e settori ad accesso free. Il tipo di mare non è proprio il mio preferito ma questi sono gusti personali (anche perché io sono abituata a scogliere e acque sempre profonde).
Vi avviso: nel mese di agosto non sarete proprio gli unici a voler fare un tuffo da quelle parti. Il paese è famoso infatti anche per un turismo giovane fatto di locali e divertimenti.
E così, spero di essere riuscita ad aggiungere un tassello alla lista di posti da visitare in Sicilia che avete in mente. Probabilmente la fiction del Commissario Montalbano, che è girata proprio da queste parti, vi ha ingolosito già da tempo. E ben venga il successo mediatico.
Io non sono una fan sfegatata del commissario ma posso dirvi che già trascorrere un solo giorno a Ragusa mi ha messo addosso la voglia di dedicarle più tempo. Di tornare presto a prendermi in faccia i raggi riflessi sul suo Barocco chiaro, di scattare ancora altre mille fotografie, di girare tutti i paesini adagiati sulle colline e spingermi fino a quelli abbracciati al mare.
Questa mia Sicilia immensa che sa sempre come rendermi nostalgica. E che non finisce mai di sorprendere.
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Ambra
Posted at 13:44h, 06 SettembreBellissimo sto post!
Alla fine di un viaggio
Posted at 17:30h, 06 SettembreGrazie <3
Ale e Kiki
Posted at 23:26h, 27 GennaioManca poco ormai al nostro viaggio in Sicilia: speriamo che l’Etna faccia il bravo e ci permetta di ammirare finalmente Ragusa (e Noto, Marzamemi, Modica!). I tuoi consigli ci saranno utilissimi, Velia
Alla fine di un viaggio
Posted at 10:40h, 28 GennaioGrazie mille! Fate buon viaggio 🙂