25 Giu Itinerario della Sicilia orientale: cosa vedere e cosa fare
Può capitare di tornare particolarmente ispirati da una permanenza in Sicilia. È quello che di solito succede a me: torno dalla mia regione d’origine e metto subito mano al blog.
Negli ultimi tempi, però, ho imparato a dominare il senso di malinconia che mi prende tutte le volte che salgo sull’aereo del ritorno (casa rimane casa anche dopo quindici anni di vita a distanza) e a riversarlo in qualcosa di più costruttivo di un deprimente mare di lacrime e crucci su quanto è ingiusto/triste/difficile/faticoso vivere lontano da casa e tornarci solo un paio di volte l’anno.
Per cui, bando alle tristezze post-rientro e sì alle cose belle e utili. L’itinerario alla scoperta della Sicilia orientale (che poi è esattamente la mia zona di provenienza) che vi propongo oggi nasce con quest’intento.
In realtà se oggi pubblico questo post sulla Sicilia orientale lo devo, oltre alle mie nostalgie sicule, anche a voi. Voi lettori di Alla fine di un viaggio che cercate su internet consigli e info per programmare un viaggio in Sicilia e atterrate qui, tra queste pagine bianche e viola.
A voi che, sia quest’anno e sia lo scorso anno, con l’approssimarsi delle vacanze estive mi avete scritto chiedendomi varie cose, tra cui quale itinerario è consigliabile seguire per andare alla scoperta dell’est della Sicilia.
E così, oggi mi metto al servizio di tutti quelli che magari vorrebbero informazioni simili e non sanno dove cercarle oppure che non mi hanno ancora mai scritto e non hanno voglia di farlo. Se avete in programma delle sfavillanti vacanze in Sicilia, e in particolare nella parte orientale dell’isola, qui troverete qualche idea sulle località da visitare.
Ma consentitemi ancora una piccola premessa (e un consiglio): prima di scorrere l’itinerario della Sicilia orientale, date un’occhiata al post di consigli e info generiche che ho scritto su come organizzare una vacanza in Sicilia. Ci troverete i miei suggerimenti da sicula doc su quando andare in Sicilia, come spostarsi, quali zone visitare, ecc. Buona lettura 🙂
Tour della Sicilia orientale cosa vedere
Catania
Partiamo da lei, dalla regina velata di nero che mi ha visto crescere (il velo nero è la cenere dell’Etna che ogni tanto piomba su strade, balconi, auto e palazzi conferendo un aspetto diciamo alternativo all’intera città e alla provincia circostante). Catania, la mia città. Quella che a volte è di una bellezza così struggente da farmi piangere mentre altre volte mi appare come un’accozzaglia di cose, case e persone senza senso. In realtà, per chi la vive da turista Catania è sempre bellissima. Per questo motivo la consiglio tra i posti da visitare in Sicilia in assoluto, e non solo nella Sicilia orientale.
Per il dettaglio delle cose da vedere a Catania spulciate questo post: Cosa vedere a Catania.
E dato che anche la panza vuole la sua parte (specie durante un viaggio in Sicilia) vi suggerisco altre due letture: Dove mangiare a Catania e Le esperienze culinarie tipiche da fare nella mia città.
Isole Eolie
Quando si ha la fortuna di avere sette piccoli paradisi in terra, e a poca distanza, come si fa a ignorarli e a non raggiungerli immediatamente? Per cui, se state esplorando la Sicilia orientale (ma anche quella occidentale), mettete in conto di trascorrere qualche giorno alle Isole Eolie. Non fate come me, che non ci vado da anni e me ne pento tutte le volte che torno giù.
Salina, Stromboli e Panarea mi piacquero da matti. Vorrei tornare per conoscere il mondo autentico e selvaggio di Alicudi e Filicudi. Fatti come l’elettricità un po’ precaria, o gli spostamenti in sella ai muli, da quelle parti non appartengono alla storia.
Il mare è incredibile. Il Vulcano Stromboli può riservare forti emozioni (speriamo non troppo forti, però, visti i tempi), le cittadine sono deliziose e tutte da percorrere a piedi senza imporsi una meta. I collegamenti tra le isole sono frequenti, potrete visitarne anche più di una al giorno.
Per cui, se anche a voi va di toccare il paradiso, prendete il traghetto (da Milazzo, Palermo e credo anche da altri porti siculi) e andate a godervi una vacanza indimenticabile.
Taormina
Pensavate davvero di programmare un viaggio nella Sicilia orientale ed escludere dall’itinerario una delle punte di diamante più famose della regione? Ma non pensateci neanche.
Taormina è grandiosa tutto l’anno, ma d’inverno lo è ancora di più (anche se probabilmente diversi negozi di prodotti tipici e di artigianato locale restano chiusi). Se ci andate in primavera ed estate, infatti, dovete rassegnarvi a condividerne le piccole strade con un flusso di centinaia e centinaia di visitatori come voi. Sempre bella rimane, per carità. Ma visitarla in mesi come novembre e gennaio significa poter dedicare a ogni vicolo caratteristico, ogni ceramica esposta, ogni panorama suggestivo la calma e l’ammirazione che meritano.
Castelmola
Lo raccomando sempre: se passate da Taormina non dovete dimenticare di percorrere con l’auto qualche chilometro in più e raggiungere anche il borgo di Castelmola. Un’altra delle cose da vedere in Sicilia che suggerisco sempre.
Se vi trovate nella Sicilia orientale non avete scuse per non visitarlo. Il panorama sulla costa merita. Il piccolissimo centro di vecchi edifici pure. E se siete fan dei sapori dolci svilupperete un’incontrollabile dipendenza per il vino alla mandorla.
Per stuzzicarvi vi dico anche dove trovare alcune foto di Castelmola e le info utili che lo riguardano: Castelmola, il borgo nei dintorni di Taormina
Il vulcano Etna
Beh, come potete pensare di visitare la Sicilia e non approfittare della presenza di un vulcano attivo? L’Etna, che dall’alto dei suoi 3.300 metri domina tutto il paesaggio della Sicilia orientale vi aspetta a brevissima distanza da Catania.
Il suo territorio lunare, le sue colate incandescenti e la solitaria Valle del Bove ne fanno uno dei luoghi da visitare in Sicilia che, vi garantisco, non dimenticherete mai.
Ah, e tra l’altro vi farà piacere andare a trovarlo soprattutto se capitate da quelle parti in estate: sull’Etna le temperature si abbassano notevolmente persino quando in città ci sono 40 gradi.
Il racconto della mia esperienza sul vulcano più amato dai catanesi e i consigli per organizzare la visita li trovate qui: Escursione sull’Etna.
Altopiano dell’Argimusco
Ed ecco a voi uno dei luoghi in assoluto meno esplorati della Sicilia.
L’altopiano dell’Argimusco copre un territorio vasto e selvaggio, quasi sperduto in quel nulla di confine tra l’inizio di una catena montuosa e la fine di un’altra (sono i Nebrodi e i Peloritani), tra una provincia e l’altra (Catania e Messina).
Dall’alto dei suoi 1200 metri, il sito rupestre più importante del sud Italia domina un paesaggio da fiaba, che racconta l’essenza della Sicilia intera: a parte ammirare gli enormi megaliti che si ergono solitari per portare il loro saluto al sole, dall’Altopiano potrete guardare in faccia l’Etna, la campagna desolata e, sporgendovi un po’, tuffare lo sguardo nel Tirreno.
Arrivate fin qui se avete voglia di scorgere una Sicilia inedita, tutta per voi, da raccontare al vostro rientro. Un paesaggio incredibile, in cui sono disperse tracce affascinanti e difficili da spiegare. Allontanatevi dalla costa e percorrete questo entroterra quasi deserto ma brulicante di storie. Neanche qui la Sicilia vi deluderà.
Le Gole dell’Alcantara
La Sicilia orientale pullula di esperienze insolite da regalare ai suoi visitatori.
Le Gole dell’Alcantara divertono tutti, adulti e bambini. Persino i freddolosi cronici come me riescono a trovare lì il loro angolo di paradiso. Purché non si rimanga sommersi dalle gelide acque del fiume per più di due secondi.
Se volete sapere come ho trascorso la mia giornata alternativa alle Gole dell’Alcantara e quali attività per tutta la famiglia si possono fare all’interno del parco date un’occhiata al post Una giornata alle Gole dell’Alcantara.
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina
Una delle mete preferite di chi organizza le gite scolastiche delle classi di giovanissimi. Ecco svelato perché ogni siciliano ha visitato almeno un paio di volte in vita sua la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, in provincia di Enna. A me, ricordo, mi condussero lì due volte: una alle elementari e una alle medie. Sono passati 25 anni da allora, credo sia giunto il momento di tornarci. Se non altro per apprezzarla come merita, ora che di anni ne ho 35 e non 10. E poi perché si tratta di un qualcosa unico al mondo, un sito Unesco dal valore alquanto inestimabile, un altro frammento prezioso che renderà indimenticabile il vostro itinerario attraverso la Sicilia dell’est.
Caltagirone
Lontana dal mare e dalla città (Catania dista 70 km ma la distanza vi apparirà molto più lunga) e adagiata nel paesaggio monotono e quasi brullo della Piana che caratterizza i territori a sud di Catania. Caltagirone appartiene a una Sicilia “altra”, a tratti quasi arcaica. Le sue botteghe artigiane, le sue lunghe scalinate decorate, i suoi campanili, le chiacchiere pigre in piazza. E poi c’è lei, la regina incontrastata produttrice di tesori che rende questa piccola città famosa in tutto il mondo: l’arte della ceramica.
Ve ne avevo parlato anche qui: Cosa vedere nei dintorni di Catania.
Siracusa
Quando mi si chiede cosa vedere nei dintorni di Catania, ma anche cosa visitare in Sicilia in generale, una delle mie risposte più frequenti è Siracusa.
Da queste parti, con molta probabilità, vedrete il termometro salire di un paio di gradi: siete al sud del sud, vi manca poco per toccare una delle tre punte della Trinacria.
Siracusa, per me, è una città dell’incanto: saranno i suoi monumenti, le sue tracce antiche, sarà il tramonto che scende sul mare illuminando la costa di Ortigia. Sta di fatto che ogni volta che mi trovo lì mi sembra di stare in un luogo più prezioso e delicato di altri posti siculi dal fascino visibilmente più selvaggio. Una bomboniera, direbbe qualcuno. Un’espressione che non mi fa impazzire; ma se devo pensare a un luogo delizioso, raccolto e perfetto nelle sua piccolezza, come appunto immagino debba essere una bomboniera, allora Siracusa credo lo rappresenti alla perfezione.
Noto
Sempre a proposito di bomboniere. Noto è una delle tappe che non dovrebbero mancare mai durante un viaggio in Sicilia. Lo dico per quella luce brillante delle sue strade. Lo dico per il Barocco, ovviamente. Per la splendida Cattedrale ricostruita. E per la fantasia che ogni anno colora alcuni giorni della primavera con l’Infiorata (almeno una volta nella vita dovete vederla).
Marzamemi
Altro posto del cuore. Qui la punta estrema della Sicilia potete toccarla per davvero.
Marzamemi deve il suo nome agli arabi e la sua vita al mare. Il suo è un territorio bruciato dal sole e diviso tra oasi naturali, sabbia fine e piccole frazioni. A pochi passi dalla piazza principale, quella che avrete amato tante volte in fotografia, vedrete una vecchia Tonnara. Oggi, bar e piccoli negozi le sono fioriti tutti intorno.
Anche in questo caso, provate a capitare da queste parti nei mesi autunnali (o invernali). Donerete senz’altro a questo piccolo borgo marinaro un pezzo del vostro cuore.
Se con le mie considerazioni accorate vi ho convinto a visitare Siracusa e dintorni potrebbe tornarvi utile il post A sud del sud: cosa vedere a Siracusa.
Ragusa
Proseguite il vostro itinerario alla scoperta della Sicilia orientale toccando lo straordinario territorio ibleo di Ragusa e provincia. La perla più a sud dell’Italia.
Giunti a Ragusa immergetevi nella sua luce bianca. Incantatevi di fronte alle forme, i riccioli, i decori, accarezzate ogni dettaglio del suo straordinario patrimonio architettonico. Guardate e toccate più che potete. E poi, infine, incantatevi di fronte al panorama della piccola Ibla distesa sulla sua collina. Osservatene a distanza i percorsi, le salite, le vie strette. La Sicilia che conquista.
Ve ne parlo più nel dettaglio qui: Cosa vedere a Ragusa, gemma del Barocco siculo.
Modica
Siamo giunti a una tappa che non può assolutamente mancare in un itinerario alla scoperta della Sicilia orientale.
Modica è una delle città in assoluto più belle della mia regione. Quasi lo avevo dimenticato quanto fosse bella finché, lo scorso anno, non sono tornata a riprendermi la poesia esplosiva del suo Barocco. A Modica ne troverete una delle espressioni più alte.
Guardate in faccia gli edifici: scorgerete il fiore del Barocco non solo nell’imponenza del Duomo di San Giorgio e del Duomo di San Pietro, ma persino nella più sperduta e dimenticata delle vie del centro storico. Tra terrazze belvedere e gradinate sottili. Da queste parti, infatti, si sale e si scende spesso; tenetelo a mente se verrete qui in estate.
Il mio ricordo più pieno, però, non si lega al Barocco ma all’emozione straordinaria che ho provato visitando la casa natale di un Premio Nobel, Salvatore Quasimodo. Per sapere di cosa sto parlando (e magari emozionarvi un pochino anche voi) correte a leggere il post su cosa vedere a Modica.
Scicli
Nel caso in cui il Barocco di Ragusa e Modica non vi fosse bastato, vi invito a percorrere un’altra decina di chilometri e raggiungere Scicli, cittadina ancora per poco appartenente all’entroterra ragusano. Dico “ancora per poco” perché Scicli è separata dalla costa da una lingua di terra piuttosto sottile che vi condurrà al mare e alla sabbia dorata in poco tempo.
Scicli è una Modica in formato ridotto. Ne ripropone la stessa lucente eleganza, con le facciate chiare delle chiese e l’imponenza architettonica dei palazzi del centro.
Forse, luoghi come questi vi appariranno inconsapevoli della loro meraviglia, a volte persino ingenui. Ve lo dico: succede spesso, quando si visita la Sicilia, di avvertire una sensazione di questo tipo. Nonostante si tratti di una bellezza universalmente risaputa, proprio lei sembra essere l’unica a non accorgersene.
Le spiagge della Sicilia orientale
A proposito di spiagge, lungo la Sicilia orientale avrete solo l’imbarazzo della scelta (cosa che comunque rimane valida per qualsiasi altra zona della regione). Le mie preferite, quelle che negli anni ho frequentato più spesso, sono tutte da queste parti (a eccezione di San Vito lo Capo, nel trapanese). Che siate tipi da sabbia dorata o che siate amanti dei tuffi dagli scogli troverete di certo il vostro habitat preferito.
Potete farvi un’idea più precisa nel post che ho dedicato tempo fa all’argomento: Le cinque spiagge più belle della Sicilia orientale.
Infine, un ultimo suggerimento. Se vi piacerebbe uscire dalle solite rotte per andare alla scoperta di posti siculi poco conosciuti ma bellissimi, sappiate che ho scritto un post sulla Sicilia insolita.
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