parchi di bologna

I parchi di Bologna e dintorni

Metti una domenica pomeriggio di sole, anzi di caldo come te l’aspetteresti a giugno. Oppure metti un sabato d’autunno o una mattina tiepida di un weekend d’inverno. 

Metti il sollievo di non dover stare dietro a urgenze e scadenze impellenti e mettici anche la libertà che avendo un’auto puoi finalmente permetterti.

Dove si va? Un cassetto della memoria si apre e tira fuori un paio di idee. Il navigatore è impostato e via, si parte. Destinazione: uno qualsiasi degli innumerevoli parchi di Bologna e dei suoi dintorni.
Qui di seguito trovate quelli a me più cari; quelli per i quali vale sempre la pena di mettere in moto e partire.

Parco dell’Abbazia di Monteveglio

parco di monteveglio a bologna

Una manciata di chilometri e scopri quanto sia bello tornare a vivere nella città che hai scelto per la seconda volta come casa tua. E quanto in fondo ti basti poco per stare bene in una domenica pomeriggio qualsiasi: mille ettari di verde sotto i tuoi piedi, il panorama dolce delle colline e quello più spigoloso dei calanchi, le file di vigneti che si alternano ai piccoli arbusti in fiore. La stradina in salita e un po’ pericolante che conduce all’abbazia millenaria. Il borghetto di due metri quadrati dove una comitiva di anziani fa festa alle tre del pomeriggio con del vino fresco, mentre una giovane sfoglia un libro di testo all’ombra del porticato di casa sua.
I problemi quasi non esistono se puoi sederti al centro di una collina, circondato da quasi nessuno e sotto il sole caldo, quando l’unico impegno che devi assumerti è quello di stare fermo, in silenzio, e godertela. E in un attimo ti dimentichi della città, del suo traffico e dei suoi orari; tutto adesso appare lontanissimo, quasi fosse in un altro mondo.
Il primo dei parchi di Bologna e dintorni che vi segnalo è quello dell’Abbazia di Monteveglio, a circa 20 km dalla città.

Parco storico di Monte Sole

parco storico di monte sole a bologna

Dopo un po’ l’auto riparte ma è ancora presto per tornare a casa. Via allora per altri 20 km, questa volta verso sud, quasi distrattamente e senza porsi troppe domande. Ma è proprio in questi casi che si scopre il più bello e, in men che non si dica, ci si ritrova in un altro paradiso. Questa volta è il Parco Storico di Monte Sole, nei pressi di Marzabotto, oggi oasi di verde e di pace, ieri scenario di sangue e violenza. Un posto nato per mantenere viva quella memoria attraverso ciclovie, itinerari storici, paesaggistici e faunistici. E lungo il corso del Reno, che lì scorre pieno, libero, e si lascia ammirare. Specie quando scovi un pavimento di massi a riva, perfetto per sederti a guardare il fiume da vicino, vicinissimo. 
Il sole cala, la luce intorno cambia, il rumore del fiume fa da sottofondo ai tuoi pensieri e alle chiacchiere. E da lì, da quella spiaggia improvvisata, è un attimo fare previsioni su come andrà l’estate, sui buoni propositi che proveremo a inseguire prima che lei arrivi, su tutto quello che potrebbe accadere nel frattempo.
Ancora un po’ di cammino con il fiume che scorre al nostro fianco, lungo uno dei percorsi segnati dal parco. Ancora riflessioni, bilanci, ancora speranze e incoraggiamenti.

Parco della Resistenza 

tra i parchi di bologna più belli c'è quello della resistenza a san lazzaro

Ci avviciniamo a Bologna ma non ancora del tutto: il Parco della Resistenza si trova infatti a San Lazzaro di Savena, comune limitrofo alla città, e si raggiunge facilmente con un autobus dal centro. Quello che mi piace di parchi come questo è il loro essere in perfetta armonia con il contesto urbano in cui si trovano. Parco, città, bambini, adulti e cagnolini diventano una cosa unica, sembrano quasi tornarsi utili a vicenda. Non a caso, all’interno del Parco della Resistenza si trovano centri sportivi e di aggregazione.
A chi avesse voglia di provare i piatti tipici emiliani senza spendere cifre assurde consiglio di accomodarsi a uno dei tavoli dell’immensa sala del circolo Arci San Lazzaro. Se saprete accontentarvi di un posto alla buona ma accogliente, vi garantisco che le vostre panze ne usciranno più che soddisfatte.
E non dimenticate di andare a salutare le caprette che vi aspettano nel recinto subito fuori dal circolo.

Parco dei Gessi e dei Calanchi

Non ho tantissimo da dire sul Parco dei Gessi e dei Calanchi, se non che vorrei tornarci per scoprirlo meglio. Si tratta infatti di uno dei parchi di Bologna più estesi e quel giorno che lo raggiunsi ne visitai solo un pezzettino minuscolo (anche perché probabilmente non beccai l’ingresso migliore). Non è lontanissimo da San Lazzaro ma conviene arrivarci in auto. Io non avevo ancora l’auto a disposizione e feci la pazzia di raggiungere il parco a piedi, arrivando così già abbondantemente provata.
Il paesaggio che disegnano i calanchi è straordinario, secondo me. E non è un panorama che capita di vedere spesso.

All’interno del parco si possono seguire diversi sentieri con diversi livelli di difficoltà. Se potete farlo, non seguite le mie orme: raggiungete il parco con un mezzo e prendetevi almeno una mattinata per esplorarlo (e fotografarlo) a dovere. Prometto che replicherò presto anche io.

Giardini Margherita

tra i parchi di bologna più belli ci sono i giardini margherita

tra i parchi di bologna da visitare ci sono i giardini margherita

La mia beata gioventù. Lo so, quando mi esprimo in questo modo sembra che abbia compiuto mille anni, ma non è così. È che quando penso ai  Giardini Margherita mi balzano in mente una miriade di ricordi della mia vita da universitaria. Si può dire che siano stati uno dei luoghi simbolo dei miei anni da studentessa.
Capita di frequentarli anche adesso, si tratta pur sempre di uno dei più bei parchi di Bologna nonché di uno dei giardini più rinomati della città. Non vi occorrerà l’auto per raggiungerli: vi basta percorrere 10-15 minuti a piedi dal centro.
Un tempo ci andavo per trascorrere i pomeriggi sdraiata nel verde a chiacchierare. Le mie serate estive preferite erano quelle danzerecce dello Chalet, il locale che dieci anni fa andava fortissimo (magari va forte anche adesso, ormai sono un po’ fuori da questi giri). Oggi ai Giardini Margherita ci vado soprattutto per cogliere i particolari che all’epoca non mi passava neanche per l’anticamera dei cervello di notare, e per fotografarli. Ah, e ogni tanto una pausa alle Serre (luogo fighissimo che ospita tanti eventi e progetti culturali) ci sta sempre. 

Parco di Forte Bandiera

parco di forte bandiera tra i parchi di bologna più belli

Se qualcuno volesse addentrarsi nel fantastico regno dei colli bolognesi potrebbe partire da qui, da uno dei parchi di Bologna più rappresentativi.
Ho messo piede per la prima volta al parco di Forte Bandiera non troppo tempo fa e mi sarebbe piaciuto conoscerlo prima. In passato ci avrei organizzato più di un pic nic.

Alle colline sulle quali appollaiarsi per riflettere sull’infinito e ammirare il panorama di Bologna da lontano si alternano alcuni sentieri pianeggianti tra gli alberi. Specie con la bella stagione, e specialmente nel weekend, è facile incontrare al Forte Bandiera famiglie e piccoli gruppi in cerca di relax (o appunto in cerca di un luogo tranquillo e ragionevolmente distante da tutto il resto per starsene in pace a riflettere sull’infinito). Ma anche in questi casi avvertirete il parco come uno dei luoghi più solitari in cui abbiate mai messo piede. E vi sembrerà che tutto sia lì solo per voi.

Giardino della Lunetta Gamberini

giardino della lunetta gamberini tra i parchi di bologna più belli

Ovvero il rifugio della mia decompressione quotidiana. Se non altro perché ce l’ho sotto casa, oggi come all’epoca dell’università. Tra tutti i parchi di Bologna il giardino della Lunetta Gamberini (che, appunto, è più un immenso giardino che un parco) è quello che sento più mio. Ci unisce un lunghissimo legame temporale che va dagli scarsi tentativi di prendere seriamente la corsa che facevo da studentessa alle lunghe camminate che mi concedo adesso, tra un impegno e l’altro. Tra un cosiddetto blocco dello scrittore e l’altro. Quando mi manca la concentrazione e quando invece ne ho accumulata fin troppa. La mia Lunetta Gamberini e il suo variegato microcosmo umano, animale e vegetale sanno sempre come rimettermi in pace con il mondo.

 

Altri post sull’argomento che potrebbero interessarti

Cosa vedere a Bologna: itinerario del centro storico

Dieci cose da vedere a Bologna fuori dal centro

Mini guida su dove bere e mangiare a Bologna

Dove vivere a Bologna se sei uno studente fuorisede

I più bei quartieri di Bologna in cui vivere

 

 

 

6 Comments
  • libra63clan
    Posted at 18:23h, 11 Aprile Rispondi

    Da bolognese, conosco e apprezzo questi due luoghi. Mi hai fatto venir voglia di andarci per Pasquetta! Domenica scorsa stare all’aria aperta era davvero corroborante: io ho fatto una minipasseggiata sul sentiero CAI 904, dall’Osservanza a Gaibola. probabilmente lo conosci… e se non lo conosci è da provare!

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 08:26h, 12 Aprile Rispondi

      No, mi manca!!! Dimmi tutto 🙂

      • libra63clan
        Posted at 19:47h, 13 Aprile Rispondi

        E’ semplice: bus 52 da Piazza Cavour fino alla Chiesa dell’Osservanza, poi sul lato a destra della chiesa si prende una stradina, è già l’inizio del sentiero con segnatura CAI. In un paio d’ore si arriva ai margini del parco di Paderno 8da lì poi parte il sentiero 900 che porta fino al Parco del Paleotto a Pianoro) Un paio d’anni fa il Comune in collaborazione con la Fondazione Villa Ghigi ha realizzato 2 belle cartine gratuite, una sui giardini urbani, l’altra sui parchi e giardini collinari. E’ da lì che ho scoperto il tracciato. Chissà, forse si trovano ancora all’URP di piazza Maggiore… in alternativa sul sito del CAI… comunque i segnali sono piuttosto evidenti. Il punto più bello del percorso è l’eremo di Ronzano, se non ci sei mai stata te lo consiglio: un magnifico viale di cipressi, un glicine enorme, perfino un piccolo uliveto. Ci si arriva anche in auto!

  • Pietrolley
    Posted at 00:30h, 12 Aprile Rispondi

    Che sensazione di pace e libertà ?

Post A Comment

Pin It on Pinterest

Share This