vicenza cosa vedere

Vicenza, cosa vedere nella città di Palladio

Vicenza è indubbiamente uno dei tesori del Veneto. Basta poco per accorgersene.
Meno battuta rispetto alle sue sorelle Venezia, Verona e Padova, Vicenza merita in pieno, secondo me, di tornare alla ribalta e affermarsi come una delle mete più ambite della regione. Se non altro per il fatto che tutta la città è stata dichiarata Patrimonio Unesco, riconoscimento prestigioso al quale ha fatto seguito quello conferito alle ville del Palladio, distribuite tra Vicenza e i suoi dintorni.

Il genio di Andrea Palladio è uno dei principali motivi per visitare Vicenza. Il suo stile e la sua impronta inconfondibile tornano sempre come un leit motiv e hanno reso tutta la città un monumento. Un’immensa opera impreziosita dalle architetture classiche e maestose che dominano nelle strade e nelle splendide piazze del centro. La cosa bella, passeggiando per Vicenza, è poter sollevare lo sguardo in qualsiasi momento con la certezza di trovarsi di fronte a qualcosa da fotografare. Penso, ad esempio, ai tanti palazzi del Corso Andrea Palladio e delle altre vie del centro, così eleganti e traboccanti di dettagli divinamente veneziani.

Quella che vi propongo oggi è una piccola guida su cosa vedere a Vicenza. Piccola, appunto, perché assolutamente priva della pretesa di essere esaustiva. I luoghi di interesse da visitare sono indubbiamente molti di più di quelli che trovate elencati. Ma spero davvero che possa incuriosire e rivelarsi utile a chi, tra voi che mi leggete, non ha mai pensato a Vicenza come possibile meta per un weekend in Veneto (e dunque preparatevi a rimanere stupiti), ma anche a me, come monito per tornare presto e dedicare un altro po’ di tempo alla scoperta della città.

Vicenza, cosa vedere

Qui di seguito trovate quindi un piccolo elenco di cose da vedere a Vicenza, che potrete facilmente esaurire nell’arco di un giorno se anche voi, come me, amate riempire a tappo le vostre giornate di viaggio e procedere a passo spedito. 
L’ideale è dedicare almeno due giorni pieni a questa meraviglia veneta, anche solo per rendere omaggio al più alto numero possibile di ville palladiane presenti nel territorio. Io, come vedrete, ho visitato solo Villa Almerico Capra (La Rotonda) e Villa Valmarana ai Nani (questa seconda, però, non rientra nel circuito delle ville del Palladio), ma tra Vicenza e dintorni vi sono ben 16 ville da ammirare. Senza contare, ovviamente, la lunga lista di monumenti presenti in città.

Giardini Salvi

Il mio buongiorno a Vicenza l’ho dato nel verde. E, per la precisione, passeggiando nei bei Giardini Salvi, uno dei parchi pubblici più importanti e noti della città. Oltre alla posizione privilegiata, che li vede praticamente in Piazza Castello e dunque proprio all’inizio del Corso Andrea Palladio, i Giardini Salvi sono famosi anche per ospitare, al loro interno, la Loggia Valmarana, le cui sembianze vi ricorderanno quelle di un elegante tempietto poggiato sull’acqua. La loggia possiede il nome degli antichi proprietari dei giardini prima che questi venissero consegnati alla città (parliamo degli ultimi anni del Cinquecento). Nei secoli a venire, dopo essere appartenuto per un periodo alla famiglia Salvi, il parco diviene ufficialmente comunale. 
Io vi suggerisco di inserire i Giardini Salvi nel vostro itinerario come prima tappa per partire alla scoperta della città oppure, dato che le distanze tra i principali monumenti di Vicenza non sono lunghissime, come intermezzo ideale nel corso della giornata, per consumare un pasto frugale a contatto con la natura. 

vicenza cosa vedere i giardini salvi

Corso Andrea Palladio

Tra i consigli su cosa vedere a Vicenza spicca il corso intitolato a uno dei vicentini più illustri. Il Corso Andrea Palladio è un corridoio lungo circa 800 metri che scivola lento nel cuore della Vicenza più monumentale. I palazzi che ne accompagnano la passeggiata sono uno più regale dell’altro. Per citarne due: il Palazzo Braschi (quello della foto in evidenza) e il Palazzo da Schio Ca’ d’Oro (che vedete invece qui sotto), ma potrei elencarne tanti altri. Il Corso Palladio sfila in mezzo ad architetture veneziane e memorie di antico splendore. Incontra le piazze più famose della città, congiungendo Piazza Castello a Piazza Matteotti, sfiorando, pur tenendo una minima distanza, Piazza Duomo e Piazza dei Signori. Rappresenta un po’ il profilo migliore di Vicenza, il percorso da seguire per farsi un’idea più che completa della bellezza generosa di questa città.

centro di vicenza
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Piazza Duomo

Di sicuro, quando tornerò a Vicenza, una delle prime cose che farò sarà trascorrere un po’ più di tempo alla Piazza del Duomo. Una piazza tranquilla e signorile, che si apre su una laterale del Corso Andrea Palladio. Si presenta soprattutto con l’imponenza della Cattedrale dedicata a Santa Maria Annunciata ma, in realtà, nel suo perimetro cela tanti altri tesori. Come il Palazzo Vescovile, al cui interno si trova il Museo Vescovile, e il Criptoportico Romano, un ambiente interrato che affonda le proprie radici nella storia romana di Vicenza e che è emerso grazie agli scavi compiuti negli anni Cinquanta. I tre corridoi di cui si compone, sovrastati da una volta a botte e illuminati dalle piccole finestre che dovevano dare sul giardino, appartenevano a un’antica domus e, con una certa probabilità, fungevano da magazzino e deposito.
La bella Cattedrale risale invece al Duecento, anche se, ovviamente, prima di arrivare ai giorni nostri ha subito numerosi interventi di ristrutturazione e ampliamento. Come in molti dei monumenti di Vicenza, anche qui notiamo lo zampino di Andrea Palladio, in particolare nella progettazione della cupola e del bellissimo portale che si trova su uno dei lati della chiesa.
Ma al di là dei tesori architettonici, a me quello che è tanto piaciuto quel giorno è stata l’atmosfera rilassata e pacifica della piazza; sarà stato merito dello spazio dedicato al verde, della posizione leggermente defilata rispetto all’arteria del passeggio o, ancora, sarà stato per la finezza dell’insieme che la rende un piacevole belvedere. Ma ho proprio voglia di tornarci e godermela di più.
Per cui, se vi chiedete cosa visitare a Vicenza venite a fare un giro da queste parti.

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Piazza dei Signori

Tutt’altro scenario quello nel quale ci si immerge in Piazza dei Signori, la piazza più importante e monumentale della città, quella che non può proprio mancare tra i consigli su cosa vedere a Vicenza. Un vero e proprio tripudio alla bellezza e alla ricchezza delle forme e degli stili che rendono la città veneta un gioiello del nostro patrimonio architettonico. Si impone alla vista la Basilica Palladiana, della quale vi parlo nel prossimo paragrafo, che però è degnamente accompagnata dalla sontuosità di edifici come la Loggia del Capitaniato e la Chiesa di San Vincenzo, subito di fronte, e la Torre Bissara, che svetta nella parte nord della piazza. Alle spalle della Basilica Palladiana si apre Piazza delle Erbe, rinomata per i tanti locali nei quali gustare uno spritz, un pranzo o un ottimo calice di vino. Tornando a Piazza dei Signori, altri bar e luoghi di ritrovo si trovano praticamente ai piedi e tutti intorno alla Torre e in Piazza delle Biade, uno degli angoli in assoluto più vivaci e colorati della città (nonché uno dei miei preferiti).

vicenza cosa vedere in un giorno
vicenza, cosa vedere: piazza dei signori
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Basilica Palladiana

Chiunque si chieda cosa fare a Vicenza non può che attendere con frenesia l’incontro con il simbolo della città, la firma stilistica di Andrea Palladio, di certo uno dei regali più preziosi che l’architetto ha lasciato in eredità ai suoi concittadini.
Come ormai avrete capito, la Basilica Palladiana rende inconfondibile uno dei lati di Piazza dei Signori. Le sue ampie logge bianche, appunto il lascito di Palladio, sono tra gli elementi architettonici più caratteristici che vi troverete a fotografare a Vicenza.
Non fatevi ingannare dalla parola “Basilica”: non siamo di fronte a un luogo di culto, bensì a un edificio che richiama la basilica romana, che era luogo di incontro, scambi e discussioni su politica e bene comune. Sotto le logge si aprono botteghe e soprattutto gioiellerie storiche; ed è tra queste che si cela il Museo del Gioiello. Alla ricchezza di perle e ori si alterna però la vivacità di bar e locali per l’aperitivo.
Quel giorno, ahimè, le restrizioni in atto per il Covid non mi hanno permesso di visitarne gli interni: ho perso dunque la visione del grande salone, ossia l’ambiente destinato alle mostre e agli eventi e, soprattutto, lo straordinario panorama sui tetti e i colli di Vicenza, che è possibile osservare dalla bella terrazza del piano superiore. Qualcosa mi dice che la città del Palladio sarà una delle prime mete nelle quali farò ritorno prossimamente.

vicenza cosa vedere, la basilica palladiana
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Teatro Olimpico

Cosa vedere a Vicenza in un giorno o in poche ore? Credo che la risposta a questa domanda, a chiunque la rivolgiate, sia piuttosto unanime: il Teatro Olimpico, l’ultima, immensa, meraviglia del Palladio. Il quale, purtroppo, non riuscì a vedere l’opera realizzata, perché morì all’improvviso prima della sua conclusione, avvenuta nel 1585.
Voluto fortemente dagli intellettuali dell’Accademia Olimpica, alla quale aderiva lo stesso Palladio, il Teatro si ispira ai modelli classici, e rappresenta il più antico teatro coperto del mondo. Si caratterizza per la scenografia imponente e riccamente decorata, che in teoria sarebbe dovuta rimanere giusto il tempo del primo spettacolo (che fu l’Edipo Re di Sofocle) ma che per fortuna è rimasta lì al suo posto, di fronte alla quale si aprono le file di gradoni semicircolari, delimitate da un perimetro altrettanto imponente e scenografico. Un’opera meravigliosa e unica nel suo genere, nella quale, ancora oggi, è possibile godere della bellezza della musica, della prosa e della poesia, grazie al ricco calendario di concerti e spettacoli previsto ogni anno.

vicenza cosa vedere, il teatro olimpico

Ponte San Michele

Lasciamoci alle spalle il Teatro Olimpico e giungiamo in uno degli angoli più caratteristici della città del Palladio, non a caso onnipresente tra i consigli su cosa vedere a Vicenza. Sul vecchio ponte san Michele (“vecchio” perché risale al Seicento, ma che in realtà sostituisce dei ponti ancora più vecchi. Quello che vediamo ora è infatti il risultato di diversi interventi di restauro e rifacimento che si sono susseguiti nei secoli precedenti) si ammira uno scorcio romantico e suggestivo. Merito del ponte, sicuramente, ma anche del fiume Retrone, che scorre lungo la parte sud della città (e che non è l’unico fiume che bagna Vicenza) e delle belle casette che sembrano uscire direttamente dalle sue acque. Per arrivare al ponte ho percorso una strada sempre centrale ma un po’ più defilata che, partendo dal Teatro Olimpico, segue alcune delle vie con i palazzi più belli della città. Per cui, quando sarete da quelle parti, riponete cartine e Google Maps nello zaino e cominciate a perdervi, avanzando a casaccio. Vicenza vi riserverà delle belle sorprese anche dove meno ve le aspettate.

Villa Valmarana ai Nani

Non osate lasciare la città senza prima aver messo piede a Villa Valmarana ai Nani e a Villa La Rotonda. Due meraviglie poco distanti l’una dall’altra e a pochi minuti di auto dal centro storico. Troverete entrambe in posizione dominante in collina e protette dal silenzio del verde lussureggiante che cresce tutto intorno.
Villa Valmarana ai Nani è un vero e proprio monumento, un palazzo nobiliare eretto nel 1600 e arricchito dagli affreschi incredibili realizzati nel Settecento da Giambattista e Giandomenico Tiepolo. Non è una dimora come le altre: si tratta di un complesso composto da tre edifici (la palazzina, la foresteria e la scuderia), circondati da un giardino straordinario, in cui la natura viene creata e celebrata come un’opera d’arte. La meraviglia dello spazio outdoor integra la maestosità delle sale interne dove, oltre agli affreschi, si ammirano arredi, ceramiche e altri accessori originali e di notevole pregio.
Se vi state chiedendo come mai nel nome della villa si faccia riferimento ai “nani”, troverete la risposta percorrendo il vialetto che conduce all’ingresso della palazzina. Sul muro che racchiude il giardino vi sono infatti 17 nani in pietra, alcuni dei quali raffiguranti i personaggi della Commedia dell’Arte.
Il mio consiglio è di visitare il complesso e il suo giardino straordinario senza fretta e con tanto tempo a disposizione. C’è una bellezza infinita nella quale immergere lo sguardo, da cogliere non solo tra gli elementi più evidenti come i fiori colorati del roseto o le decorazioni alle pareti delle sale, ma anche nella finezza dei particolari più nascosti, come i panorami sbirciati dalle finestre o gli antichi tesori racchiusi tra le stanze.
Chi si chiede cosa vedere a Vicenza e dintorni non dovrà mancare per nulla al mondo all’appuntamento con questa incredibile meraviglia.

cosa vedere a vicenza, villa valmarana ai nani

Villa La Rotonda

Quando si varca il cancello che delimita la proprietà de La Rotonda si ha come l’impressione di accedere a un luogo sacro. Il vialetto, leggermente in salita, è accompagnato da due file laterali di fiori vivaci e coloratissimi. La villa sorge in posizione rialzata, dominante, e cattura l’occhio con il suo ingresso anteriore, il cui aspetto ricorda quello di un tempio.
Come Villa Valmarana ai Nani, anche Villa La Rotonda ha un che di maestoso e imponente. Anche lei spicca per l’immensità del giardino che la circonda, senza nasconderla. E a proposito del giardino, dopo aver visitato per bene l’edificio, vi suggerisco di recarvi verso una delle panchine che si trovano sul lato anteriore del parco, poco distanti dall’entrata principale. Oltre che prendervi qualche minuto di meritato relax all’ombra degli alberi, potrete osservare la palazzina in tutto il suo splendore e nella bellezza del suo contesto, così felicemente immerso nel paesaggio dei colli vicentini. Villa La Rotonda è forse l’opera più famosa di Andrea Palladio, che la progettò per la famiglia di Paolo Almerico, che vi andò ad abitare con la sua famiglia. Perché venga chiamata “la Rotonda” lo scoprirete subito, semplicemente sollevando lo sguardo verso il soffitto a cupola che sovrasta la sala centrale dell’edificio.

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vicenza, cosa vedere in un giorno

Santuario della Madonna di Monte Berico

Cosa vedere a Vicenza se non il santuario dedicato alla patrona della città? Eccoci quindi sul monte Berico, a neanche 200 metri di altezza rispetto al centro di Vicenza, al cospetto di una immensa chiesa dalle forme barocche e del suo campanile. Ci si può arrivare a piedi, percorrendo la salita dei Portici del Monte Berico, che cominciano quasi alle porte del centro storico. Antistante al Santuario vi è la bella Piazza Vittoria che, complice la presenza di diversi bar e locali, soprattutto nel weekend si trasforma in un affollatissimo luogo di ritrovo. Ma indipendentemente da quanta gente ci sia, vi invito ad affacciarvi dalla Terrazza Panoramica della piazza e ammirare lo splendore di Vicenza dall’alto. 
La costruzione del Santuario di Monte Berico si lega ad alcune apparizioni della Madonna; fu lei a chiederne la realizzazione a fronte della promessa di porre fine all’epidemia di peste che imperversava all’epoca. Nel Quattrocento venne realizzata quindi un primo edificio ma, dopo svariati secoli in cui si susseguirono allargamenti, ristrutturazioni, abbattimenti e successive modifiche, nel Settecento venne eretta la chiesa barocca che conosciamo oggi. A circa metà Ottocento risale invece il campanile che le si affianca. I tesori che si trovano all’interno del santuario sono opere e tele realizzate da artisti del Cinquecento e del Seicento.

Vicenza, cosa vedere: il santuario di monte berico

Vicenza e dintorni: Marostica

So bene che in provincia di Vicenza si trovano alcuni dei luoghi più belli del Veneto. Ma dato che è impossibile visitarli tutti in un giorno (così come è difficile visitare Vicenza in un giorno soltanto), l’ideale è programmare un piccolo itinerario di 2-3 giorni che comprenda almeno Bassano del Grappa, Thiene e Schio
Questa volta, dopo aver lasciato Vicenza e le sue ville straordinarie, mi sono diretta a Marostica, un’altra delle piccole perle del territorio vicentino. La cittadina famosa per la piazza con la pavimentazione a scacchiera che in effetti, come tradizione vuole, invita al gioco: è quasi impossibile immaginarla vuota e desolata, e anche se quel pomeriggio non vi era in corso nessuna partita a scacchi era, comunque, attraversata dalle corse e le grida dei bimbi. 
Piazza degli Scacchi è sede del municipio di Marostica ma è anche uno dei principali punti di ritrovo della città. Ai piedi dei bei palazzi che la circondano si trovano infatti bar, pizzerie e locali per l’aperitivo. L’altra caratteristica di Marostica sono le mura imponenti lunghe circa 2 km e che salgono verso il colle fino a raggiungere il Castello Superiore. Il Castello Inferiore, invece, si trova in basso, nella piazza centrale.
Infine, anche in questo caso il consiglio è quello di perdersi e deviare leggermente dalle rotte più classiche. Io, ad esempio, ho imboccato la stradina laterale che affianca il municipio e ho raggiunto prima la Chiesa di Sant’Antonio Abate in Marostica e, poco più avanti e in cima a una scalinata, la Chiesa della Madonna del Carmine. Da lassù si ha un bel colpo d’occhio sul paese e i suoi palazzi storici. 
Per cui, se volete sapere cosa vedere nei dintorni di Vicenza ma non avete molto tempo a disposizione, un salto a Marostica vi suggerisco di farlo.

visitare marostica vicino Vicenza
cosa vedere vicino Vicenza
centro di Marostica, Vicenza

Avete in programma un giro in Veneto che oltre a Vicenza comprenda alcune delle città più belle della regione? Allora vi suggerisco i miei post su cosa vedere a Venezia in un giorno e sull’itinerario di Verona da fare a piedi. Vi consiglio, però, di esplorare anche il meraviglioso territorio dei Colli Euganei e le piccole perle della laguna come Chioggia e Pellestrina e la coloratissima Burano.
Agli appassionati del nostro Nord-Est suggerisco anche le mie guide su Ferrara, Trieste, Gorizia, Rimini e Ravenna.

4 Comments
  • Giovy Malfiori
    Posted at 09:17h, 23 Luglio Rispondi

    Che bello leggere di Vicenza con le tue parole.

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 10:44h, 23 Luglio Rispondi

      Grazie <3 Ma devo tornarci, sai. Voglio conoscere meglio sia la città che i dintorni. Tra le altre cose, non mi dispiacerebbe visitare il "tuo" villaggio operaio!

  • Tommaso De Beni
    Posted at 11:33h, 23 Luglio Rispondi

    Aggiungerei il parco di Villa Guiccioli del museo del Risorgimento e l’oasi Valletta del Silenzio, le risorgive del Bacchiglione in località Maddalene, la chiesa di Santa Corona, il tempio di San Lorenzo e piazza annessa, Corso Fogazzaro e la biblioteca internazionale La Vigna, palazzo Chiericati, la chiesetta di San Giorgio in località Gogna

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 15:34h, 23 Luglio Rispondi

      Tutti ottimi spunti per le prossime volte! grazie!

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