città spagnole da visitare

12 bellissime città spagnole da visitare

A costo di sembrare un disco rotto lo ripeterò ancora una volta: la Spagna mi manca tantissimo. Lo scorso anno, quando tutti noi portatori del gene dei viaggiatori arrancavamo increduli di fronte a quelle lunghe settimane in cui non solo non ci era concesso viaggiare ma anche il pensiero stesso del viaggio appariva quasi come un affronto, qualcuno mi disse che, in un momento come quello (ma anche questo), era normale che avessi voglia di tornare nei posti in cui ero già stata. Cioè, era comprensibile aver più voglia di un ritorno che di innamorarsi di luoghi nuovi. Era come se, nel caos e nell’incertezza profonda generata dalla pandemia, il ricordo di ciò che già conoscevo rappresentasse per me una sorta di rifugio, di porto sicuro. Non a caso, nell’arco di quest’ultimo incredibile anno i posti sui quali ho fantasticato di più sono stati proprio la Spagna, assieme alla Germania e al Portogallo. I tre paesi dei quali sono persa, quelli che mi piacerebbe poter imparare a memoria come una poesia, passo dopo passo. L’articolo sulle città spagnole da visitare lo scrivo soprattutto per questo motivo: per tornare, almeno virtualmente, in uno dei paesi che più amo. Per tirar fuori da sotto il tappeto la vagonata di ricordi legati a quei viaggi e agitarli un po’, per far sì che rimangano sospesi nell’aria ad avvolgermi e tenermi compagnia. In attesa di nuovi ritorni e nuove mete.

E così, con la testa e con la tastiera oggi torno in quelle nove meravigliose città della Spagna dove ho già percorso migliaia di passi. In realtà ne ho vista qualcuna in più, ma queste nove sono quelle che ho visitato per bene e che mi hanno lasciato la voglia e la curiosità di farvi ritorno.

Le città da visitare in Spagna

Spagna e Italia sono simili per molti più aspetti di quanto si possa pensare. Non è solo una questione di atmosfera o temperamento. Come l’Italia, anche la Spagna vanta un territorio di infinite unicità. Di bellezze tutte diverse e tutte meritatamente significative. Ogni regione ha il suo stile, le sue pietre miliari, le sue tappe obbligate. Ne consegue che le città spagnole da visitare sono molte, ma molte più di nove; ma state tranquilli: ho già in mente almeno altri 4-5 itinerari per altrettanti viaggi in Spagna da programmare quando si potrà. Con tante nuove mete. Ma anche tantissimi ritorni.

Intanto, lasciatemi ripercorrere quelle nove meraviglie che conosco. Spero tanto che tra di voi ci sia qualcuno che, terminata la lettura del post, si prepari a fare la valigia e a raggiungerne almeno una, non appena saremo liberi di farlo.

Siviglia

I miei suggerimenti sulle città della Spagna da visitare cominciano in gran stile, con un luogo che fa di tutto per imprimere il suo ricordo nella mente di chi lo visita.

E così, eccoci a Siviglia, la frizzante capitale dell’Andalusia. Luminosa, solare e festosa come poche altre. Siviglia incanta, non c’è altro modo per dirlo. E lo fa in tutte le sue manifestazioni. Che si tratti di una piazza dalle fattezze grandiose, come Plaza d’España, o di un monumento di notevole rilevanza storica, come la splendida Cattedrale gotica o l’imponente Palazzo dell’Alcázar. O, ancora, che sia un quartiere tirato a lucido per i festeggiamenti del sabato, come Triana, o un’opera moderna e dalle forme anticonvenzionali (per lo meno per il contesto in cui si trova) come il Metropol Parasol. Ma potrei parlarvi ancora dello sfarzo ostinato che abbaglia all’interno delle sue millemila chiese, di quanto sia piacevole passeggiare senza meta lungo le microscopiche stradine bianche del Barrio de la Cruz o scoprire corti e giardini bellissimi, nascosti proprio dove non avresti mai indovinato. Secondo me non è un caso che Siviglia faccia rima con meraviglia.

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Murcia

Bellissima e poco conosciuta (è in assoluto la città spagnola in cui ho sentito meno parlare italiano. Ho incontrato pochissimi connazionali in giro), Murcia vi incanterà.

È la meta ideale da visitare nell’arco di un weekend, se vi va di scoprire una città della Spagna dal profilo storico interessante, profumata di primavera e dalle forme architettoniche evocative. Il passato moresco di Murcia lo ritroverete tra i chiostri del bellissimo Convento di Santa Clara, alle porte del centro storico, così come tra le sale preziose del Real Casino, tra le tappe che davvero non potrete perdere.

Cos’altro vedere a Murcia in un weekend? Le sue piazze. Allegre, colorate e piene di fiori. Tra le più belle, la Glorieta d’Espana, un giardino rigoglioso affacciato sul fiume Segura e ulteriormente illuminato dalla facciata rosa del Municipio. La Plaza de las Flores, la mia preferita, un angolo brulicante di piccoli chioschi, bar e palazzi bellissimi. Plaza San Domingo, altro tripudio ai fiori e all’architettura straordinaria di questa piccola città, poco distante dalla piazza del Teatro Romea dalla movida del quartiere centrale. Ovviamente, impossibile non suggerire una visita all’interno della splendida Cattedrale (e anche una salita sulla Torre adiacente), così come una passeggiata lungo il fiume, magari in una bella giornata di sole e cielo azzurro, per proseguire fino al Paseo del Malecon, che è solo uno dei tanti angoli verdi che animano questa straordinaria perla del sud della Spagna.

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Cartagena

Da Murcia prendete un treno e raggiungete Cartagena. Specie se siete amanti della storia, perché avrete modo di ripassare le Guerre Puniche e di piombare dritti dritti nel passato glorioso dei romani e dei cartaginesi.

Cartagena è una chicca. Non tutti la inseriscono nella propria lista di città spagnole da visitare, e invece secondo me merita tantissimo. Non solo per il percorso tra i monumenti storici, culminante con l’incredibile Foro Romano, le Mura Puniche e il Teatro Romano, ma perché avrete modo di scoprire una Spagna un po’ più insolita.

Cartagena è un mix straordinario di antico e moderno, di sfarzo e decadenza. Il centro vitale della città, che ruota attorno al bellissimo Palazzo del Municipio, è una sfilata di palazzi eleganti in stile Art Nouveau. Allontanandosi dal centro e avvicinandosi ai siti monumentali, l’aria cambia e si fa più rarefatta, meno patinata, più dimenticata. Vedrete bellezze in decadenza, come il palazzo che domina Plaza San Francisco, muri dipinti a street art, angoli come fossero stati messi da parte. Tutt’altra atmosfera lungo la marina, passeggiata poetica di salsedine e panorami, che vi ammalierà con il meglio che questa piccola città ha da offrire.

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Alicante

Se avete voglia di esplorare i dintorni di Valencia, o di programmare una mini vacanza di mare e paesini bianchi bellissimi, Alicante è ciò che fa per voi. La città in sé si presta per una visita breve di uno o due giorni, ma la sua promessa di spiagge, mare cristallino e destinazioni adorabili a poca distanza (Denia, Javea, Altea), la rende appetibile anche per un soggiorno più lungo.

Fiore all’occhiello di Alicante è senza dubbio il suo lungomare, popolato da una lunga lista di ristoranti e locali turistici, e incorniciato dal bel panorama sulle colline. A proposito di panorami, per un colpo d’occhio straordinario sulla costa, sul mare blu e sul porto di Alicante, salite al Castello di Santa Barbara, antica roccaforte islamica. Il centro storico di Alicante è raccolto e grazioso, un piccolo labirinto di vicoli e piazzette vivaci. Tra i monumenti da visitare, la Basilica di Santa Maria e la Concattedrale.

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Cadice

Non capita spesso che Cadice venga annoverata tra le città più belle della Spagna. Si tratta di gusti, mi pare ovvio. E pensare invece che, tra tutte le città spagnole di cui vi parlo in questo post, forse è quella che ho più curiosità di rivedere. Per quel che mi riguarda, era scontato che su di me facesse colpo. Con quel suo abbraccio stretto al mare e quella sua passeggiata che, proprio dal mare, conduce ai monumenti del centro storico offrendoti un’immagine struggente. Con quel labirinto di strade strette tra edifici consumati. Con quel suo aspetto così genovese, e quella straordinaria decadenza che potrebbe far pensare a qualsiasi altra città votata in tutto e per tutto al mare.

La meravigliosa Cattedrale Nuova di Cadice è una di quelle che più ho amato fotografare. Dall’alto del campanile, mi ha regalato uno sguardo di insieme sulla piccola città bianca ai suoi piedi. Cercate i fiori, quando sarete lì, nella coloratissima Plaza de las Flores. Visitate la Camera Obscura. Raggiungete i due castelli che, come due sentinelle, vegliano sulla spiaggia cittadina de La Caleta, il Castillo de san Sebastian e quello di Santa Caterina. E poi, il consiglio che vi do, e qui sbuca fuori uno di quei 4-5 itinerari che ho già pronti nel cassetto, è quello di esplorare la provincia. Andare alla scoperta di città monumentali bellissime ma meno conosciute come Jerez de la Frontera, patria dello Sherry. O i pueblos blancos, le piccole perle disseminate nel territorio andaluso, come Arcos de la Frontera e Setenil de las Bodegas. Ma sono solo i primi due che mi vengono in mente. Proseguite poi di nuovo verso la costa, per ricongiungervi con le prime onde dell’Atlantico sulle spiagge di Barbate, Zahara de los Atunes e Conil de la Frontera. Nomi che suonano come musica.

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Bilbao

Tra le città spagnole da visitare, Bilbao non è poi così scontata. Mentre la osservavo passeggiavo tra le sue strade, mi è capitato almeno un paio di volte di pensare che fosse completamente per i fatti suoi. Che non c’entrasse nulla con tutto quello che avevo visto finora della Spagna. O che i Paesi Baschi appartenessero solo per sbaglio a un paese con il quale, almeno esteticamente, non hanno molto da spartire. In realtà, poi ho capito quello che vi dicevo all’inizio, e cioè che la Spagna, come l’Italia, è fatta di tantissime unicità. E Bilbao, anzi i Paesi Baschi, ne sono forse l’esempio più eclatante.

Se vi piacciono le architetture moderne e se cercate un posto che possa sorprendervi, eccolo qui. Si chiama Bilbao.
Il Museo Guggenheim è uno dei musei più belli che abbia mai visto in vita mia. Il Casco Viejo, ossia il quartiere antico della città, vale da solo il viaggio. I ponti  monumentali dalle linee più sinuose, ma anche quelli dalle forme più anonime e squadrate, rappresentano l’anima della città. E, tra tutti, c’è lui, quell’opera patrimonio Unesco, creazione immensa e unica nel suo genere: il Ponte di Biscaglia, che unisce le rive di Getxo e Portugalete, poco a nord di Bilbao. Ma avrei da dirvi ancora così tante cose su Bilbao che, quasi quasi, ci auguriamo la buona notte.

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Madrid

Pensereste mai a una lista di posti da visitare in Spagna che escluda la straordinaria Madrid? Immensa, elegante, vivace, colorata, caotica, multitutto Madrid. Così fiera nel suo essere una straordinaria capitale del Sud. In effetti, il mio amore per la Spagna è partito proprio da qui, da questa città perennemente con il sorriso e le braccia aperte tese in un abbraccio. Mi fece sentire bene, quando andai a vederla, quasi come fossi una sua parte. Fermatevi più che potete a Madrid, le cose da vedere sono tantissime. Già solo i suoi due musei più famosi, il Prado e il Reina Sofia, sono piuttosto impegnativi (in termini di tempo). E in una capitale così vibrante vale assolutamente la pena di vivere le strade, battendo chilometro dopo chilometro alcuni dei quartieri più caratteristici, come Malasaña, Lavapiès e La Latina. E poi c’è la Madrid monumentale della Gran Via, la centralissima strada delle grandi firme, o di piazze come Plaza Mayor, Puerta del Sol e Plaza de Cibeles, così dense di storie da raccontare. Madrid è davvero tantissime cose, ognuna delle quali merita di essere vissuta.

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Barcellona

Forse la più amata dagli italiani è proprio lei. La festosissima Barcellona, indubbiamente uno dei primi luoghi da visitare in Spagna. Anche se, devo ammetterlo, tra tutte le città che ho visitato è quella che mi è sembrata la meno spagnola. Forse perché, appunto, particolarmente votata al turismo. Ma sono passati anni e probabilmente, quando la visitai, non mi ero resa ancora conto di quell’incredibile insieme di tante piccole unicità cui facevo riferimento alcuni paragrafi fa. Del resto, la capitale della Catalogna è stata in assoluto la mia prima volta in Spagna. 

O forse, a Barcellona tutto esplode come fosse ogni giorno la festa di San Juan (il 24 giugno) e qualsiasi espressione della città si risolve in uno spettacolo di fuochi d’artificio. Anima gioiosa e turistica a parte, Barcellona è un insieme variegato di cose. La bellezza delle opere di Antonio Gaudì, per cominciare: dalle architetture estrose del Parc Guell alle forme gotiche della Sagrada Familia, passando per i dettagli sinuosi sulla facciata di Casa Battló. Imperdibile una giornata di sole e mare trascorsa sulla spiaggia della Barceloneta, così come un aperitivo a base di Sangria consumato a suon di chiacchiere nei pressi della Rambla, nei vicoli del mitico Barrio Gotico. Poi, come Madrid, per la gioia del visitatore, anche Barcellona vanta una fitta rete di musei: dal Museo di Picasso alla Fondazione Joan Mirò, dal Museo d’Arte Nazionale della Catalogna al Museo Marittimo. Giusto per citarne alcuni e cominciare a ingolosirvi.

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Granada

Granada è semplicemente grandiosa. Tra le città spagnole da visitare è una di quelle che, con molta probabilità, vi lascerà più volte a bocca aperta. 

Basta pensare alla magnificenza di un luogo come l’Alhambra, una delle meraviglie di Spagna, la città murata fatta erigere dal Sultano nel Duecento. Un luogo incredibile da mille e una notte, che ancora adesso, a distanza di secoli, sprigiona potenza.  

Poi ci sono le chiese, incredibilmente ricche e dorate, al punto da sembrare quasi esagerate: penso alla Cattedrale, alla Cappella Reale e alla Basilica de San Juan de Dios, tanto per nominare le più famose. E poi, ci sono i colori e i profumi del quartiere arabo, con il mercato di spezie e souvenir dell’Alcaìceria. E i quartieri collinari di Sacromonte e Albaycin, che ripagano il visitatore sfiancato dalla camminata in salita con panorami splendidi e scorci incredibili di vita trascorsa tra i cortili e dentro le pietre. Luoghi tutt’altro che esclusivi, bensì inclusivi, accoglienti, da vivere con leggerezza ed esplorare con calma e occhi spalancati, un passo (in salita) alla volta.

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Valencia

Che dire di Valencia, se non che da quando ci ho messo piede, ormai un paio di anni fa, è diventata il mio ideale di luogo rilassato, vivace e soprattutto soleggiato in cui varrebbe la pena vivere? Il mio termine di paragone positivo, specie a fronte degli inverni umidi che devo sorbirmi in Emilia-Romagna.

Valencia è stata una sorpresa da tutti i punti di vista. Non c’è stato un solo particolare vissuto durante quel viaggio che non mi abbia immediatamente preso bene. Il clima primaverile, nonostante fosse fine gennaio, ha certamente aiutato. Il fatto è che una città come Valencia riesce a essere solare persino quando piove. Tanto, quando succede, ci sono una marea di posti in cui rifugiarsi: a cominciare dal Museo della Scienza e della Tecnica o dal meraviglioso Oceanografico. Ma di musei, a Valencia, ce ne sono a bizzeffe: il Museo della Ceramica, ad esempio, o il Centro culturale del Carmen, se amate l’arte contemporanea. Oppure, è sempre un buon momento per una pausa gustosa all’ombra dei mercati, come il Mercato Centrale e il Mercato di Colon. 

La cosa bella del clima mite valenciano è che si può godere tutto l’anno del lungomare, delle spiagge di sabbia fine come la Malvarrosa, o dei lunghissimi Giardini del Turia, che circondano buona parte del centro. Personalmente, quello che porto più nel cuore è il Barrio del Carmen, il centro storico. Un piccolo paradiso pieno di locali, negozi alternativi e murales meravigliosi. E tanti angoli nei quali accomodarsi per sorseggiare con calma un bicchiere di horchata, percepirsi parte di quella città straordinaria e sentirsi nel posto migliore del mondo (o comunque in uno dei più auspicabili).

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Cordoba

Tra le città da visitare in Spagna suggerisco un’altra perla andalusa. La più araba e moresca tra tutte. La piccola, bianca Cordoba, adagiata nell’entroterra nord della regione e segnata, come Siviglia, dal lento scorrere del fiume Guadalquivir. Che ne disegna irrimediabilmente il profilo e la bellezza: basta osservare la città dal Ponte Romano o dalla cima delle Torre de la Calahorra. 

Cordoba è un mix incredibile di culture, storie e stili, esempio straordinario di convivenza e tolleranza. Nel centro antico della città si trova uno dei monumenti che non potrò mai dimenticare, la Mezquita. Un luogo che annulla il potere descrittivo della parola, in quanto non esistono modi per definirlo e spiegarlo. Lo visiti, lo vivi, rimani incredulo e basta. Nient’altro. 

Ma in giro per Cordoba ci sono anche tesori più misurati, sebbene sempre tesori siano: la Juderia, ossia il vecchio quartiere ebraico con le sue stradine bianche, la piccola Calle de las Floras, addobbata sempre a primavera, o il mondo autentico di Casa Andalusì, abitazione museo impreziosita da arredi originali.

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Ronda

Chiudo la mia lista di città spagnole da visitare con il ricordo di un piccolo centro nella periferia andalusa. La provincia è quella di Malaga, ma il mare, però, qui si può solo immaginare: ci troviamo, infatti, nell’entroterra di una Sierra tra le tante, e la città di cui vi parlo è Ronda. 

Quello che di Ronda è impossibile dimenticare sono gli straordinari panorami sulla valle del Tajo, colti  e immortalati dai tanti belvedere lungo la strada principale della città. L’opera che più di tutte merita di essere menzionata è la cornice perfetta di quei panorami verdi, ossia il Ponte Nuovo, una struttura alta cento metri edificata verso la fine del Settecento. Impossibile non ricordare poi la Plaza de Toros, una delle più antiche e famose di Spagna. La crudeltà di cui inevitabilmente si macchiano eventi come la Corrida non rende giustizia a luoghi come le arene, la cui forma perfetta rappresenta già qualcosa di scenografico. Per chi comunque volesse conoscere storia e protagonisti della Corrida, sappiate che annesso alla Plaza de Toros vi è il Museo Taurino, dove poter soddisfare ogni curiosità al riguardo. A chi invece preferisce i luoghi incantati suggerisco una visita ai giardini de la Casa del Rey Moro, splendido edificio nobiliare nel centro di Ronda. Il verde dei giardini culmina nei riflessi dell’acqua non appena si raggiunge la Mina del Rey Moro, un vero e proprio canyon che serviva per l’approvvigionamento idrico dell’edificio. Se invece volete trascorrere una serata sotto le stelle, gustando un’ottima cena a base di tapas e piatti andalusi, raggiungete Plaza del Socorro, attorno alla quale si dispiega il quartiere rilassato della movida di Ronda.

posti da visitare in spagna ronda tra le città spagnole da visitare

Spero che leggere questo post sulle città più belle della Spagna vi abbia divertito quanto a me ha riempito il cuore scriverlo. Mi ha fatto bene. In qualche modo, battendo le dita sulla tastiera, sono riuscita a tornare lì.
Se non avete ancora voglia di fermarvi, ma vi va di proseguire il viaggio, vi suggerisco anche i miei post su Lisbona, Porto, Berlino, Francoforte, Amburgo e Colonia. Tanto per restare in tema di luoghi che mi mancano e che amo da morire.

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