03 Nov Cosa visitare nei dintorni di Bologna
Riaccendete le speranze, o voi che lavorate: il ponte dell’Immacolata si avvicina. E chi lo farà potrebbe voler cogliere l’occasione di fare un bel giro in Emilia Romagna, magari proprio nella mia adorata Bologna. Che già di per sé è tanto, figuriamoci poi se andiamo ad esplorare anche i suoi dintorni.
Vivo a Bologna da quasi due anni, ormai. Che si sommano ai tre del periodo universitario. Ma tante cose belle di questo territorio le sto scoprendo solo adesso. Tante, ma proprio tante devo ancora conoscerle. E lavorare a questo post mi ha messo addosso una gran voglia di mettere in moto e (ri)cominciare a farlo.
Intanto, qui di seguito ho riassunto le prime idee che mi sono venute in mente immaginando di dover rispondere alla domanda su cosa visitare nei dintorni di Bologna. In futuro, però, mi riprometto di ampliare ulteriormente il discorso, man mano che le mie esplorazioni emiliano-romagnole proseguiranno.
Se però prima desiderate conoscere meglio la città, potreste dare un’occhiata al post sull’itinerario da fare a piedi in centro e a quello sulle 10 cose da scoprire subito fuori porta.
Ai golosi consiglio invece l’articolo dedicato ai miei locali preferiti in cui mangiare e quello sui locali più carini in cui fare l’aperitivo. Buona lettura!
Cosa vedere nei dintorni di Bologna
San Lorenzo in Collina
Mi sembra che mai come quest’anno la lavanda abbia spopolato sui social. La difficoltà nel poter organizzare viaggi all’estero, evidentemente, ha spinto tutti a cercare un briciolo di Provenza in casa propria.
E io, che dal vivo non avevo mai visto un vero campo di lavanda tutto viola e tutto in fiore (mi ero limitata finora giusto a qualche cespuglio sparuto), non ho potuto fare a meno di cogliere al volo l’occasione di alcuni articoli reperiti in rete su dove trovare i campi di lavanda in Emilia-Romagna. E così, una domenica mi sono diretta verso San Lorenzo in Collina, località che si trova a circa 20 km dal capoluogo in direzione ovest. E, finalmente, è toccato anche a me immergermi nelle note di un profumo irresistibile che, ora posso dirlo, dal vivo e “in natura” è tutta un’altra cosa.
Forse, quando sono arrivata io, il clou della stagione era già passato; ma per un pomeriggio è stato bello trovare la mia Provenza personale.
Rocchetta Mattei
Vi aspettereste mai che nell’Appennino emiliano si nasconda un angolo di architettura arabeggiante? Eppure è così, qualcosa di più unico che raro, almeno da queste parti.
Per questo motivo, a chi mi chiede cosa visitare nei dintorni di Bologna consiglio la Rocchetta Mattei, elogio alla bellezza che si trova adagiato sui colli, nel comune di Grizzana Morandi.
Appartenuto a Cesare Mattei, nobile letterato e medico, fondatore della elettromeopatia, la Rocchetta divenne per il suo padrone luogo di ricerca e di cura, nel quale ospitò numerosi personaggi illustri.
Dalla metà dell’Ottocento, epoca della costruzione, a oggi, la Rocchetta ha conosciuto periodi di ricchezza alternati a lunghi periodi di abbandono: è solo di recente che, grazie al lavoro congiunto di istituzioni e fondazioni, si è deciso di restituirla al pubblico e farne un luogo di cultura ma anche di eventi pubblici e privati. Chi sceglie di visitarla varcherà la soglia imponente di un edificio maestoso, concepito come un incredibile mix di stili, tra il liberty, il moresco e il neomedievale.
Se desiderate visitare la Rocchetta Mattei, però, ricordate che occorre prenotare.
Lago di Suviana
Ed eccoci in una delle mie località preferite nel cuore dell’Appennino, quella dove ho trovato spesso refrigerio dalle temperature estive bolognesi che notoriamente non perdonano.
Il piccolo lago di Suviana si trova a una settantina di chilometri da Bologna e a poca distanza dal confine con la Toscana. Una vicinanza della quale vi accorgerete se vi fermerete in uno dei bar o delle osterie della zona e proverete a tendere le orecchie e a sentire le parlate degli altri avventori. Sentirete che della cadenza emiliana rimane ben poco.
Torniamo al lago: si tratta di un bacino artificiale, nato in seguito alla costruzione della diga che ne delimita una delle estremità. Raggiungetelo per trascorrere una giornata di relax da soli o in famiglia: i bimbi potranno divertirsi al Parco Avventura Saltapicchio, che i trova lungo una delle rive, i grandi potranno dilettarsi con i sentieri e i percorsi di trekking panoramici alla scoperta dell’Appennino. Se non vi va di muovere un muscolo e né tantomeno di misurarvi con arrampicate o camminate, sappiate che intorno al lago ci sono diverse spiaggette di sassi e tanti spazi verdi protetti dall’ombra degli alberi in cui accomodarsi e beatamente oziare.
Castelvetro di Modena
Con Castelvetro entriamo nella prima provincia di Modena, un altro pezzo di Emilia che amo molto e che è sicuramente meritevole di attenzione da parte di chi desidera conoscere meglio il territorio.
Castelvetro di Modena è un piccolo borgo dalle origini molto antiche. Sembra sia stato fondato dagli etruschi per divenire poi una base militare dei romani. Venite da queste parti innanzitutto per respirare un po’ di quell’atmosfera emiliana che fa sempre bene tanto a chi ci convive tutti i giorni quanto a chi è solo di passaggio. E poi, sappiate che questa è terra di Lambrusco ma anche di aceto balsamico: entrambi sapori decisi, perfetti per accompagnare piatti generosi e succulenti come quelli della cucina tradizionale.
Rocca di Vignola
Appassionati di castelli, a me! Se vi state chiedendo cosa visitare nei dintorni di Bologna, una gita alla splendida Rocca di Vignola è quello che fa per voi.
La rocca, che appartiene al sistema dei Castelli dell’Emilia-Romagna, e oltretutto è uno dei più interessanti, è stata ristrutturata relativamente da poco tempo e restituita alla cittadinanza più imponente che mai. La sua costruzione risale alla fine dell’epoca carolingia ma, da allora, questo castello della provincia di Modena, ha cambiato spesso funzione: da rocca militare a dimora nobiliare, fino a palazzo al servizio delle istituzioni. Oggi, la rocca di Vignola è sede di eventi e festival culturali di rilievo per l’intero territorio. Se siete sprovvisti di auto, da Bologna potrete raggiungerla comodamente con i treni regionali.
Appennino tosco-emiliano
Chi si chiede cosa visitare nei dintorni di Bologna sappia che l’Appennino tosco-emiliano rappresenta uno dei punti forti del turismo della regione. Il paradiso per gli amanti del trekking e della natura, nel quale si nascondono borghi deliziosi, località di interesse storico e naturalistico e, soprattutto, paesaggi spettacolari. Se ho imparato ad amare così tanto la collina lo devo proprio alle tante gite fuori porta che, in questi ultimi anni, mi hanno portato a scoprirne un pezzettino per volta.
Molti dei luoghi che trovate in questa guida appartengono proprio all’Appennino tosco-emiliano, al quale voglio dedicare presto un post a parte. Nel frattempo, per iniziare a conoscerlo, un primo itinerario da seguire partendo da Bologna potrebbe essere quello che si snoda lungo la via Porrettana, che vi condurrà fino a Pistoia passando per cittadine e parchi naturali meravigliosi.
Imola
Avete un pomeriggio libero e non sapete cosa visitare nei dintorni di Bologna? Io vi suggerisco una gita a Imola.
Facile da raggiungere sia con i mezzi, che con i treni e in auto (ai guidatori ricordo che Imola si trova sulla famigerata via Emilia. Arrivateci percorrendo la statale, vedrete che è tutta un’altra cosa rispetto all’autostrada), la cittadina racchiude nelle sue dimensioni ridotte tutto il fascino e lo stile delle località emiliane. La questione in realtà è controversa: Imola sembra trovarsi proprio al confine tra l’Emilia e la Romagna, che se la contendono. Per me, possiede i tratti tipicamente emiliani, portici compresi. Inoltre, è una cittadina vivace e piacevole da girare. Se ci arriverete per l’orario dell’aperitivo o per cena, magari dopo aver visitato il borgo di Dozza che è poco distante, resterete sorpresi dalla quantità di locali carini e ristoranti a vostra disposizione. Non dimenticate, però, di visitare la Rocca medievale e di fare una passeggiata nella bella piazza che la circonda.
Lago della Ninfa
Stavolta dovrete allontanarvi un po’, e percorrere circa 90 chilometri nell’entroterra della provincia modenese, fino ad arrivare alle pendici dell’altissimo Monte Cimone. Il quale, dai più è noto per essere una località sciistica, ma per me che non ho mai indossato gli sci, invece, rappresenta la garanzia di un po’ di fresco persino nelle giornate estive più impestate. Mi rendo conto solo ora, mentre scrivo questo post, che molte delle gite che ho fatto nei dintorni di Bologna le ho fatte per sfuggire all’afa micidiale della città a luglio.
A 1500 metri si trova questo piccolo lago montano con un nome che suona benissimo: il lago della Ninfa. Circondato da boschi di conifere e dal panorama romantico delle cime (credo siano le più alte dell’Emilia-Romagna), vi offrirà tutto il ristoro di cui avrete bisogno. Qui potrete concedervi lunghe passeggiate nel verde, ma anche arrampicarvi sugli alberi al Parco Avventura e saziarvi con i piatti colmi di bontà e calorie che propone la cucina del territorio. Io ricordo una polenta con sugo di carne da urlo, consumata nella trattoria adiacente al lago.
Savigno
Savigno non ha nulla di particolare se non quello di essere un paesino carinissimo. Il piccolo centro storico si compone di poche piazze, una strada principale e un paio di ottimi locali in cui fermarsi a bere e mangiare. Diciamo che, per chi è abituato ad avere a che fare con le dinamiche della grande città sette giorni su sette, il bello di posti così è quello di sentirsi trasportati in una dimensione inedita, alla riscoperta di atmosfere, vicinanze e lontananze che sono andate perse nel tempo. Se vi incuriosisce, un’idea potrebbe essere quella di percorrere i poco più di trenta chilometri che lo separano da Bologna per visitarlo in occasione della Sagra del Tartufo, che si tiene in autunno.
Ferrara
Ferrara è sempre la prima cosa che mi viene in mente quando mi si chiede cosa vedere di bello nei dintorni di Bologna. E al di là del fatto che potrei essere di parte, visto che a Ferrara vado spesso perché un pezzo della mia famiglia vive lì, io la trovo una città godibile e interessante. Sarà perché il suo è il tipico centro storico che piace a me, quello che racconta il Medioevo tra archi, portici e vicoli. Sarà che ha persino un castello dove si alternano sempre eventi e mostre di livello. Sarà che a Ferrara è ambientato Il Giardino dei Finzi Contini e a me quella storia ha sempre preso parecchio. Sarà che è una città letteralmente immersa in un parco enorme dove è piacevole passeggiare persino in inverno con la nebbia. Sarà che ha le mura. Sarà che ogni volta che ci vado scorgo qualche mercatino. Sarà questo e sarà quello ma a me Ferrara garba assai.
Dista da Bologna circa 30-40 minuti in auto (con il treno qualcosa di più); io vi consiglio di farci un salto (lungo).
Vi avevo già raccontato qualcosa della città di Bassani lo scorso anno, di ritorno da Natale: Visitare Ferrara: perché ne vale la pena
Dozza
Dopo Ferrara, Dozza è il secondo posto che mi viene in mente pensando a cosa vedere nei dintorni di Bologna.
Dozza per me è una vera chicca. Non sono tanti i posti in Italia ad avere le stesse caratteristiche, ragione per cui chi viene a Bologna non può non visitarlo.
La forma è quella classica del borgo medievale. La sostanza, però, è quella narrata dai colori e dalle storie presenti su ogni muro del piccolo paese. Il luogo dove murales e Medioevo convivono pacificamente e si arricchiscono l’uno delle tipicità dell’altro.
Altre foto, altre info e riflessioni su Dozza le trovate qui: Dozza, il borgo dei murales nei dintorni di Bologna
Brisighella
Di bolognese qui c’è poco a parte qualche portico, siamo infatti nel cuore accogliente dell’Appennino romagnolo. Altro pezzo di terra che amo. Davvero, la Romagna merita un itinerario tutto per sé. È una terra che riscalda, sempre capace di farti sentire a casa.
Brisighella, in questo contesto, è un grazioso diamante di storia e cultura. Una grazia che si snoda dall’alto, partendo dalla collina della Rocca, con una straordinaria finestra aperta sul verde morbido dell’Appennino, fino al basso, al centro pianeggiante del paese.
Borgo La Scola
Il borgo La Scola è stata una scoperta recente. Mi avevano incuriosito alcune foto viste su Instagram. Giunta lì, però, quelle foto le ho dimenticate perché dal vivo le cose cambiano parecchio. Cioè, più che le cose cambiano le sensazioni che si provano davanti a un posto simile.
Un borgo che sembra impossibile. Una ventina, non di più, di case e piccoli edifici in pietra dispersi tra le colline a una cinquantina di chilometri dal traffico e la normalità di Bologna. Qualcosa sulla cui realtà arrivi persino a dubitare, tanto ti sembra fuori dal mondo.
Trovate ancora un paio di riflessioni su La Scola e Brisighella anche qui: Tre borghi da vedere in Emilia Romagna
Monteveglio
Qui non manca niente: chi ha voglia di osservare un pezzo di storia troverà ad attenderlo il minuscolo borgo con tanto di antica Abbazia; chi preferisce invece oziare nel più beato dei relax lontano da stress e rumori urbani potrà sostare al parco, tra calanchi e vigneti.
Il parco e l’Abbazia di Monteveglio li ho scoperti lo stesso pomeriggio in cui ho visitato un altro splendido parco nei dintorni di Bologna. Ve ne avevo già parlato qui: Due parchi naturali poco distanti da Bologna
Altri post sull’argomento che potrebbero interessarti
Cosa vedere a Rimini (in un bellissimo sabato di primavera)
I borghi più belli dll’Emilia-Romagna
No Comments