28 Feb Azzorre, cosa vedere: idee per un viaggio on the road
Le isole Azzorre compongono l’arcipelago situato nel cuore dell’Atlantico a bandiera portoghese. Nove isole vulcaniche di estrema bellezza: São Miguel, Terceira, São Jorge, Pico, Faial, Flores, le più turistiche, e poi Graciosa, Corvo e Santa Maria.
Una meta per il turismo italiano forse meno nota rispetto a molte altre, ma che da sempre richiama i viaggiatori per un on the road tra le meraviglie della natura, che qui regna selvaggia.
Le isole Azzorre sono un vero paradiso per chi ricerca una vacanza attiva, un fly and drive ricchissimo di luoghi unici da vedere, tra catene montuose come il Monte Pico, con oltre duemila metri di altitudine, fiumi, laghi e lagune.
Organizzare un viaggio alle isole Azzorre significa scoprire un ecosistema incredibile, pianure verdeggianti e panorami mozzafiato, oltre a siti Patrimonio Unesco e villaggi che sembrano catapultare indietro nel tempo.
Tra le isole più gettonate c’è São Miguel, solitamente scelta come punto di approdo da cui poi partire alla scoperta delle altre isole.
Per organizzare al meglio un on the road alle isole Azzorre è importante definire con molta accuratezza l’itinerario in base al tempo che si ha a disposizione. È fattibile pianificare una vacanza di una settimana, anche se un pochino riduttivo; dieci o ancora meglio quindici giorni, sono l’ideale per visitare almeno tre isole.
In questo articolo elenco i luoghi principali da vedere per ogni isola, così da avere più spunti per costruire il vostro itinerario.
Come arrivare alle isole Azzorre
Al momento non ci sono collegamenti diretti dall’Italia, ma si transita sempre via Lisbona, che si raggiunge con voli low cost o con la compagnia aerea di bandiera Tap Air Portugal.
Prestate la massima attenzione alle tariffe aeree verificando la franchigia e quali bagagli sono inclusi, in particolare se state pianificando una vacanza all’insegna dello sport e volete portare con voi un bagaglio speciale.
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Azzorre, cosa vedere in un viaggio on the road
SÄO MIGUEL
Con due ore di volo da Lisbona si atterra a Ponta Delgada, capitale dell’isola di São Miguel, dove consiglio di pernottare almeno tre notti, così da andare alla scoperta dell’isola dopo aver noleggiato la vostra auto.
Tanti i luoghi da visitare perché si tratta dell’isola più estesa dell’arcipelago, che offre panorami e paesaggi imperdibili. Dal Miradouro do Caminho Novo, lungo la costa, fino al Miradouro Vista do Rei, per poi proseguire verso i laghi delle Sete Cidades, la Lagoa do Fogo e il Parco nazionale Terra Nostra. Ma l’elenco non si limita a questi luoghi, di certo tra i più noti.
Tra le attività che si fanno a São Miguel, il whale watching è forse una delle più richieste. Le Azzorre sono infatti un paradiso in cui transitano balene e delfini, avvistati soprattutto nei mesi da maggio a settembre. Non mancano cittadine da visitare come Furas e Ribeira Grande, la seconda città dell’isola, ma la bellezza delle Azzorre risiede soprattutto nelle sue alture.
Sono numerosi i punti panoramici scenografici, come il Salto do Cavalo e il Lagoa das Furnas; non mancano i sentieri tortuosi per gli appassionati del trekking, che portano a meraviglie naturalistiche come la Cascata da Ribeira do Rosal.
Tra le cose da fare alle Azzorre sono gli sport come il nuoto e lo snorkeling a definire il viaggio, e per i più impavidi attività come parapendio o kitesurf sono un must. Questo a sottolineare come le Azzorre non siano assolutamente una meta per chi ricerca una vacanza relax, e le poche spiagge presenti, di origine vulcanica, non sono sinonimo di relax e dolce far niente, anzi.
TERCEIRA
Terza per le sue dimensioni, l’isola di Terceira si raggiunge anche con volo diretto da Lisbona oppure in traghetto da una delle altre isole.
Punto di partenza è l’antica capitale, Angra do Heroísmo, risalente al 1534, il cui centro storico è oggi Patrimonio Mondiale dall’UNESCO. Parchi naturali, paesaggi vulcanici, ma anche piccoli villaggi che conservano tradizione, cultura e un ritmo lento, sono le caratteristiche di Terceira.
Da Porto Judeu, dove consiglio di salire sino al Miradouro Cruz do Canario per il tramonto, a Vila de São Sebastiã e il villaggio di Biscoitos dove visitare il Museo del Vino.
Come ogni isola delle Azzorre, anche a Terceira si va per la natura, ricca e selvaggia, perfetta per escursionismo e trekking.
Si può scalare il vulcano estinto Monte Brasil (si può raggiungere la cima sia a piedi che in auto), e poi visitare il Parco Nazionale di Terceira, che si sviluppa nel punto più alto dell’isola oltre i mille metri. I panorami mozzafiato non mancano, come quelli con vista sull’oceano che si possono ammirare da Raminhoo dall’alto di Serra do Cume, da cui si gode della vista sull’intera isola.
Sul dove dormire a Terceira potete valutare la capitale, ma se cercate qualcosa di più wild, soprattutto in termini di paesaggi e di quiete con meno turismo, meglio la costa a nord rispetto a quella ad est dove abbondano i resort, oppure lungo la costa a ovest nell’area di Serreta.
Per il noleggio auto potete anche optare per una jeep, soprattutto se volete seguire sentieri tortuosi che si inerpicano sulle colline.
PICO
Situata a pochi chilometri dall’isola di Faial, da cui si arriva in traghetto, Pico è tra le mete da inserire in un itinerario di viaggio on the road alle Isole Azzorre, perfetta per gli amanti del trekking. Protagonista qui è l’omonimo vulcano, la cui ascesa richiama viaggiatori e sportivi che percorrono oltre mille metri dal campo base alla cima. Un itinerario per escursionisti esperti (il numero di accesso è chiuso, pertanto è un’attività che va pianificata con anticipo), ma non mancano percorsi di diverso livello di difficoltà per chi vuole andare alla scoperta di Pico. Isola dei vigneti, dichiarati Patrimonio dell’Unesco vent’anni fa, anche Pico ben si presta per una vacanza attiva, tra colline, natura, e soprattutto escursioni per l’avvistamento delle balene.
A Pico infatti si trovano tantissime attività legate al mondo sottomarino delle balene, dal Museo Cachalotes e Lulas di Madalena, ai villaggi di Sao Mateus e Lajes, un tempo purtroppo centro della caccia della balena. Visitate Madalena, città principale e porto dell’isola, da qui raggiungete il villaggio di Criação Velha dove si trova una grotta di lava di origine vulcanica a circa trecento metri di altitudine. Potete accedere tramite escursioni organizzate da esperti alpinisti.
Tra i luoghi da vedere a Pico ci sono i suoi villaggi tradizionali, un vero tuffo nel passato, tra tradizioni legate all’agricoltura, all’allevamento e alla pesca, dove tutto sembra davvero sospeso nel tempo. São João, Lajes, Ribeiras Calheta do Nesquim, Piedade e Ribeirinha sono l’anima dell’isola di Pico. Ammirate poi il Parque Forestal Prainha do Norte, ricoperto da vegetazione autoctona, tra fiumi e sentieri immersi nella natura.
SÂO JORGE
Altra meta di un viaggio on the road alle Azzorre è Sao Jorge, che si raggiunge in traghetto in circa tre ore di navigazione da Pico, e si abbina perfettamente anche a Faial. Pare abbia la conformazione di un drago per via delle sue dimensioni allungate, di fatto si tratta dell’isola più incontaminata dell’arcipelago e forse la più solitaria, ma non per questo meno adatta a un viaggio itinerante. Sao Jorge è perfetta per i percorsi di trekking ed escursionismo, tra miradouros da cui ammirare i panorami, alle lagune come quella di Faja da Caldeira de Santo Cristo, laguna naturale Riserva Naturale e Area Ecologica, oltre al Pico da Esperanca, oltre 1000 metri di altitudine. Anche qui potete avvistare le balene, primavera e estate sono i periodi migliori anche per flora e fauna nel massimo splendore, dalla migrazione degli uccelli, a scenari unici e incredibili immersi nella natura.
Necessarie almeno tre notti per andare alla scoperta dell’isola, partendo da uno dei luoghi più noti, le Fajas di Sao Jorge, le piscine naturali di Fajã do Ouvidor e il lago d’acqua della Fajã dos Cubres. Tra i luoghi da visitare sicuramente il Parco Naturale Florestal da Silveira, che si percorre a piedi tra sentieri di varia difficoltà, sino a raggiungere punti panoramici per ammirare Sao Jorge dall’alto. Tra i villaggi inserite nella vostra visita il capoluogo, Velas, fondato nel 1460 e il villaggio di Calheta, cittadina lungo la costa caratterizzata da casette bianche e rocce nere. Una vita che scorre lenta al ritmo dettato dalla natura che si mostra in tutta la sua bellezza e irruenza, senza fronzoli e senza filtri. Una natura selvaggia e incontrastata che cattura.
FLORES
La più occidentale delle isole Azzorre deve il suo nome proprio alla ricchezza della sua fauna. Tra le isole è sicuramente quella più piovosa dell’arcipelago, e questo la rende verdeggiante e ricca di luoghi naturalistici da non perdere, come le Lagoas e le cascate. Quieta e silenziosa, Flores è terra vulcanica, tra vallate e montagne, come il Morro Alto, e un entroterra cosparso di crateri che oggi sono laghi. Non mancano falesie, ma anche foreste e piante fiorite, oltre a piccoli villaggi che vivono una vita lenta e tranquilla. Escursioni per avvitamento di balene e delfini, giri in barca, ma anche immersioni subacquee, a Flores c’è l’imbarazzo della scelta su cosa fare e vedere.
Di piccole dimensioni, in realtà è un’isola ricca, soprattutto di grotte marine che sono visibili solo dall’acqua e per questo amate da sub e da chi pratica immersioni. Nella zona centrale ci sono sette crateri vulcaniciche oggi sono laghi davvero degni di nota. Qui i vulcani, un tempo attivi, hanno lasciato tracce indelebili nella natura che oggi ricopre l’isola, come la Rocha dos Bordões, delle colonne basaltiche situate su una collina frutto di un’antica eruzione. Per conoscere storia e tradizioni visitate il Museu Regional das Flores.Come nelle altre isole, anche a Flores la natura regna sovrana e ci sono luoghi imperdibili come la Riserva Naturale di Morro Alto Flores, ma anche le scogliere che compongono Flores e piccoli villaggi che sfidano la forza della natura.
FAIAL
Da Flores a Faial con un volo interno per raggiungere forse l’isola più apprezzata dagli escursionisti, anche se di fatto ha piccole dimensioni. Tra i luoghi imperdibili c’è la Caldeira do Cabeço Gordo, situata nel cuore di Faial: si tratta di un cratere con un diametro di due km. Il sentiero che si percorre è di spettacolare bellezza, tra ortensie di colore blu, folti boschi e natura tutt’intorno che conducono alla sua cima. L’accesso è limitato, va prenotato con largo anticipo, ma mettete in conto il fenomeno della nebbia, molto frequente, che circonda la cima. Faial dall’alto si visita raggiungendo un vecchio faro ormai in disuso, salendo oltre cento gradini che portano a un panorama che guarda il mare e le sabbie nere vulcaniche. Visitate Horta, capitale di Faial, nota non solo per i punti panoramici che ci sono in zona, ma per i suoi murales che raccontano la storia delle imbarcazioni che qui sono attraccate. Un mosaico di colori a ricordo di chi qui è passato per Faial. Una storia di viaggiatori, di balenieri che viene raccontata nel Museo Scrimshaw e nel Museo di Horta. Non mancano spiagge e zone dove fare immersioni, così come piccoli villaggi sul mare dove la vita scorre lenta.
Inserite Faial nel vostro viaggio on the road alle Azzorre se volete sentirvi parte di una comunità legata al mare e optate per Varadouro, luogo di villeggiatura amato dagli isolani o Almoxariffe, dove dormire in semplici guesthouse spesso molto spartane.
Le altre isole
Santa Maria, Graciosa e Corvo sono forse le mete meno frequentate, soprattutto per mancanza di tempo; d’altronde, in quindici giorni di viaggio è già arduo visitare quattro su nove isole.
Le Azzorre sono infatti una meta da scoprire senza fretta, senza rimbalzare da un luogo all’altro solo per avere poi una visione sfocata e limitata.
Meglio optare per poche isole, ma scoperte con attenzione, tra trekking nella natura e assaporando la vita lenta nei villaggi e quella legata al mare.
Santa Maria, piccola isola che vanta però un aeroporto, ha pittoreschi villaggi, come Santa Bárbara, Santo Espírito, São Pedro e Almagreira, oltre a un clima più caldo e meno piovoso per via della sua ubicazione più a sud.
Graciosa, al contrario, è l’isola più a nord, soprannominata l’Isola Bianca, ma gode di un clima secco. Ci sono pittoreschi mulini a vento, oltre a villaggi che si sono sviluppati sia nell’entroterra che lungo la costa. È stata classificata dall’UNESCO come Riserva Mondiale della Biosfera.
Infine Corvo, minuscolo angolo remoto nell’Atlantico, con un unico insediamento abitato sull’isola, Vila Nova do Corvo, cittadina dove vivono poche centinaia di persone.
Ancora qualche consiglio per un viaggio alle Azzorre
Visitare le isole Azzorre in un viaggio on the road vuol dire non solo ammirare panorami unici, ma conoscere la vita che scorre in questo lembo di terra situato a 1.500 chilometri dal Portogallo, dove le acque dell’Atlantico incontrano quelle acque della corrente del Golfo, dove terra e mare si fondono per dare vita a un ecosistema unico e da preservare.
Il costo di un viaggio alle Isole Azzorre dipende molto dal periodo in cui si sceglie di visitarle e ovviamente dal costo dal biglietto aereo, oltre ai collegamenti interni (se optate per isole collegate via mare in traghetto o con volo interno). Potrebbe essere richiesta una notte in transito con soggiorno a Lisbona, in arrivo o in partenza da e per l’Italia, alla quale si aggiungono i costi di noleggio che variano in base alla tipologia di auto e giorni di utilizzo.
Anche lo stesso itinerario va combinato con attenzione in base alla frequenza dei voli interni e dei traghetti, ma soprattutto vanno prenotati con largo anticipo i pernottamenti in quanto la disponibilità è limitata e nel periodo estivo ovviamente la richiesta molto alta.
Per darvi un’idea a grandi linee di budget, valutando un itinerario alle Isole Azzorre di quindici giorni che includa tre notti a Pico, due a Flores, due a Sao Jorge, due a Faial, tre a Terceira e tre a Sao Miguel, voli via Lisbona, tre voli interni e spostamenti in traghetto, con noleggio auto al seguito, si parte da circa 1500 euro a persona (poi tutto dipende dal costo dei voli aerei e dalla stagionalità in cui si parte).
Non ci sono molti hotel di livello, ma abitazioni diventate guest house, hostel o piccoli b&b dove pernottare. Ottima soluzione sono gli appartamenti, o gli studio dotati di cucina, ma se per un paio di notti desiderate eleganza e comfort, il Santa Bárbara Eco-Beach Resort, situato sull’isola di São Miguel, a Ribeira Grande, è l’indirizzo perfetto. La struttura offre una piscina a sfioro fronte mare, camere essenziali e moderne costruite con materiali sostenibili, lezioni di yoga all’alba e un ottimo ristorante di cucina tradizionale.
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Articolo di Monica Sauna
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